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Perché la Tour Eiffel non arrugginisce?

Nonostante sia completamente in ferro, a più di 100 anni dalla sua costruzione, la Torre Eiffel è ancora in piedi e non è completamente arrugginita. Come mai?

A cura di Videostorie
8 Marzo 2024
18:30
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Perché la Tour Eiffel non arrugginisce?
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Perché la Tour Eiffel non arrugginisce? È di ferro, no? E per di più è stata costruita più di 130 anni fa, nel 1889! Ma allora come mai non è completamente ricoperta da quel colore marroncino-arancione tipico della ruggine? Tutto merito di una attenta manutenzione: viene riverniciata periodicamente per evitare che si formi la ruggine.

La torre più alta del mondo

La Tour Eiffel fu completata nel 1889 in occasione dell’Esposizione Universale di Parigi. L’obiettivo era di lasciare estasiato il mondo intero dinanzi a quella che per i tempi sarebbe stata la torre più alta al mondo.
Più di 300 metri di altezza formati da quattro enormi travi reticolari allargate alla base e congiunte sulla cima. Un’opera di ingegneria davvero incredibile, simbolo di modernità e avanguardia tecnologica.
Per vedere la luce, però, necessitava non solo di ottimi ingegneri e architetti, ma anche del materiale adatto. Serviva un materiale estremamente resistente ma allo stesso tempo duttile e leggero. E cosa meglio del ferro? Già, peccato che il ferro, però, come moltissimi altri metalli, è soggetto a corrosione, all’arrugginimento nello specifico. Proprio per questo, inizialmente, la Tour Eiffel doveva essere un'installazione temporanea, pronta ad essere smantellata dopo appena un ventennio di vita, prima che la ruggine la logorasse completamente.
Lo stesso Gustave Eiffel, l’ingegnere a capo del progetto, disse "l'identificazione e l’arresto della diffusione della ruggine sono la sfida più grande per la sua longevità”.
La ruggine, infatti, non è un problema meramente estetico ma può portare, in casi estremi, anche al crollo della struttura. Ma allora perché la Tour Eiffel è ancora in piedi dopo più di un secolo?

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Gustave Eiffel

Come avviene la manutenzione della Torre Eiffel: quante volte è stata riverniciata

Per quanto possa sembrare banale, il segreto della sua longevità sta nella manutenzione. L’unica soluzione per tenere la ruggine lontana dalla torre, infatti, sempre secondo Gustave, sarebbe stata quella di praticare una attenta manutenzione ogni 7 anni.
È da più di un secolo, quindi, che, ogni 7 anni circa, una squadra di imbianchini specializzati si imbraga e sale lungo la torre per dipingere centinaia di metri di travi di ferro con la vernice antiruggine. Dalla sua costruzione fino ad oggi, la Torre è stata riverniciata ben 20 volte e oggi, come un secolo fa, questa pratica viene svolta rigorosamente a mano. Nella prima fase bisogna grattare via la pittura esistente, successivamente si pulisce per bene la superficie e poi si può aggiungere lo strato di vernice. In particolare, la vernice in questione, contiene fosfato di zinco. Questo composto viene spalmato lungo l’intera superficie metallica formando un sottilissimo strato che isola la Torre dall’umidità dell’aria e rallenta quindi l’arrugginimento. Per l’intero processo occorrono circa 60 tonnellate di pittura, svariate decine di milioni di euro e 15-18 mesi di tempo, durante i quali la torre rimane aperta ai visitatori. Proprio per questo potrebbe capitare, quando andiamo a visitare la Tour Eiffel, di imbatterci in una squadra di imbianchini appesi alle travi di metallo che spennellano con cura certosina ogni angolo di Torre.
Questo, almeno, è quello che dovrebbe accadere in condizioni normali. Purtroppo però, a causa dell’emergenza Covid e di altri ritardi, la manutenzione della Tour Eiffel è ferma da diversi anni. Troppi!
È di qualche giorno fa la notizia di uno sciopero indetto dai dipendenti della Torre che hanno bloccato l’accesso al monumento. Il motivo? Proprio la cattiva manutenzione. Denunciano una situazione mai vista prima: ci sono macchie di ruggine, crepe diffuse, ascensori e montacarichi mal funzionanti.
Insomma, la domanda iniziale era: perché la Tour Eiffel non arrugginisce? La verità è che arrugginisce eccome, e che se non si sta attenti e non si segue un regime di manutenzione puntuale, la struttura si può indebolire. Ma perché la ruggine rappresenta un problema così grosso? E come funziona esattamente il processo di arrugginimento?

Che cos'è l'arrugginimento?

Quella dell’arrugginimento è un’ ossido-riduzione, anche detta redox.  Come dice la parola stessa “ossidoriduzione”, si tratta di due reazioni che avvengono contemporaneamente: una ossidazione e una riduzione.
Una riduzione avviene quando aumentano gli elettroni, una ossidazione invece, quando si perdono elettroni. Affinché avvenga l'arrugginimento servono tre cose: il ferro, l’ossigeno e l’acqua.
A contatto con l’umidità dell'aria, il ferro perde i suoi elettroni che vengono acquisiti dalle molecole di ossigeno e, in questo modo, il ferro si ossida trasformandosi in ossido ferrico idrato: ossia in ruggine.
Il problema della ruggine è che non si limita a formare uno strato superficiale, ma tende anche a ingrossarsi, ad aumentare di volume staccandosi dal pezzo di ferro originario. In questo modo va a scoprire un altro strato di ferro, quello sotto, che può arrugginirsi a sua volta, in un circolo vizioso che porta la struttura metallica ad assottigliarsi sempre di più.  È un po' come se la ruggine "mangiasse" il ferro.
Non pensate però che il ferro sia l’unico metallo a ossidarsi, in realtà accade a quasi tutti i metalli fatta eccezione per i metalli nobili, che sono nobili proprio perché non si ossidano. Parliamo di metalli particolarmente preziosi e pregiati, come l’oro, l'argento e il platino.
Persino il rame, il materiale di cui è fatta la Statua della Libertà, è soggetto ad ossidazione. Il rame, in particolare, forma una patina verde sulla superficie ed è proprio questa patina che conferisce alla Statua della Libertà la colorazione verde che conosciamo. Quando venne costruita, però, prima che si ossidasse, la statua era color rosso rame, il colore delle monete da due centesimi, per intenderci.

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Tutti i colori della Torre Eiffel

Ma a proposito di colori che cambiano, noi oggi diamo per scontato che la Tour Eiffel sia di quel suo colore tipico, il “brun Tour Eiffel”, ma in realtà nel corso degli anni ha avuto diverse colorazioni.
Quando venne costruita era di color rosso veneziano, poi è stata ocra, giallo-marrone, rosso-marrone e infine nel ‘68 venne scelto il colore attuale. Questo colore, però, non è uniforme su tutta la superficie. È diviso in tre tonalità diverse, dalla più scura (alla base) alla più chiara (sulla punta), così da conferire alla costruzione un ulteriore slancio.
E non finisce qui, era giunta voce, addirittura, che in occasione delle olimpiadi del 2024 la torre sarebbe sarebbe stata dipinta con della vernice dorata!
Purtroppo, però, mancano appena 5 mesi all’inizio delle Olimpiadi e, a causa di vari ritardi, i lavori non sono ancora iniziati. Motivo per cui, è molto probabile che questa sobria e scintillante proposta non veda mai la luce.

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