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5 Marzo 2025
18:30

Perché l’anidride carbonica ai Campi Flegrei è potenzialmente pericolosa: il video-esperimento

Attualmente i Campi Flegrei sono una delle aree al mondo in cui c'è un maggior rilascio di CO2 in ambiente. Perché può diventare un potenziale problema per i piani bassi e gli scantinati? Lo spieghiamo con un esperimento.

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Perché l’anidride carbonica ai Campi Flegrei è potenzialmente pericolosa: il video-esperimento
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Nell'area dei Campi Flegrei sono state rilevate alte concentrazioni di CO2 in seminterrati e in piani bassi poco areati, con possibili rischi per la salute della popolazione. Nei giorni successivi alle segnalazioni sono state svolte riunioni per discutere la situazione e programmare sopralluoghi dei Vigili del Fuoco, inclusa l'applicazione di dispositivi di rilevamento gas per alcune abitazioni. Ma perché l'anidride carbonica può diventare un problema per la popolazione? Per fare chiarezza e per tranquillizzare chiunque abiti in quelle zone, abbiamo fatto un piccolo esperimento.

Perché la CO2 è un problema per i piani bassi delle abitazioni? L'esperimento

La CO2 nei locali bassi e poco areati ristagna e può prendere il posto dell’ossigeno. Quindi di fatto l’eventuale pericolo in caso di alte concentrazioni (solo ai piani bassi e seminterrati, ripetiamolo) è quello di asfissia, visto che in casi estremi si rischia di respirare anidride carbonica. Per dimostrarlo è sufficiente fare un esperimento, nel quale si vede chiaramente che la CO2, essendo più densa dei gas contenuti nell'aria (principalmente azoto e ossigeno gassosi) tende ad andare verso il basso. Se la mettiamo all'interno di un recipiente possiamo vedere che non solo rimane sulla sua base ma può addirittura essere versata, vista la sua tendenza ad affondare nell'aria.

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Quali comportamenti bisogna adottare per difendersi dai gas vulcanici?

La Protezione Civile suggerisce una serie di comportamenti per proteggersi dalle emissioni di gas vulcanici, come ad esempio:

  • evitare zone e strutture depresse dove possono accumularsi gas vulcanici (cantine, garage, piscine vuote, canali di raccolta delle acque, cisterne interrate, pozzi);
  • se è proprio indispensabile entrare in questi posti, limitare il più possibile il tempo di permanenza, assicurandoci che ci sia qualcuno fuori che sa che siamo entrati e che eventualmente possa soccorrerci;
  • evitare le aree vicine alle emissioni di gas vulcanici, soprattutto di notte e in condizioni meteorologiche sfavorevoli come assenza di vento, nuvolosità o presenza di nebbia;
  • allontanarsi in caso di ritrovamento di animali morti in zone dove avvengono emissioni gassose e avvisare immediatamente il proprio Comune.
  • in caso ci si trovi un ambiente basso, prestare attenzioni ai sintomi (come difficoltà respiratorie, nausea e capogiri) e uscire immediatamente.
Sono un geologo appassionato di scrittura e, in particolare, mi piace raccontare il funzionamento delle cose e tutte quelle storie assurde (ma vere) che accadono nel mondo ogni giorno. Credo che uno degli elementi chiave per creare un buon contenuto sia mescolare scienza e cultura “pop”: proprio per questo motivo amo guardare film, andare ai concerti e collezionare dischi in vinile.
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