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Perché piovono chicchi di grandine grandi quanto una palla da tennis

Tutto dipende dalla forza delle correnti ascendenti dei cumulonenbi: più volte salgono e scendono, più strati si formeranno e più grandi saranno i chicchi di ghiaccio.

25 Luglio 2023
18:30
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Perché piovono chicchi di grandine grandi quanto una palla da tennis
grandine gigante

D'estate è molto probabile assistere a eventi metereologici particolari come grandine., potenti temporali o downburst. La maggior parte delle precipitazioni prevende chicchi con diametro contenuto, ma a volte possono raggiungere dimensioni paragonabili a palle da tennis. Com'è possibile? Come fanno a formarsi palle di ghiaccio così grandi?

In questo video, vi raccontiamo come si forma la grandine dal punto di vista scientifico e di come le forti correnti ascendenti (quindi correnti di aria a bassa pressione che salgono verso l'alto) presenti all'interno dei cumulonembi contribuiscano a formare aggregati di ghiaccio così grandi da causare danni enormi, addirittura ad aerei in volo.

palle da tennis e grandine

Nello specifico, se le correnti ascendenti sono sufficientemente forti, riescono a riportare la grandine ad alta quota riuscendo ad ingrandire ulteriormente il chicco. Questo perché, durante la risalita, sulla superficie del chicco aderisce un nuovo strato di acqua. Quest'ultima, una volta arrivata ad alte quote, congela e di conseguenza aumenta la dimensione della grandine.

A questo punto, la massa del chicco è così grande che tenderà a cadere verso il basso. Se incontrerà nuovamente una corrente ascendente sufficientemente potente, si ripeterà lo stesso fenomeno: più volte salgono e scendono, più straterelli si formeranno, e più grandi saranno i chicchi, assumendo, in casi estremi, di diametri anche di 7-8 cm.

Ad ogni modo, avete notato che alcuni di questi chicchi presentano sia zone con del ghiaccio trasparente che porzioni di ghiaccio opaco? E perché alcuni sembrano avere una struttura a cipolla?

grandine trasparente e opaca
Credit: Chmee2, CC BY 3.0, via Wikimedia Commons

Nel video analizziamo dal punto di vista chimico come si formano il ghiaccio trasparente e il ghiaccio opaco.

È tutta una questione di purezza: se l'acqua è pura, si può sottoraffreddare (ovvero andare sotto gli 0 °C senza congelare, fenomeno chiamato sopraffusione) e far scappare le bollicine d’aria naturalmente contenute al suo interno. Se contiene impurezze, invece, l’aria rimarrà intrappolata durante la formazione del ghiaccio, quindi durante la cristallizzazione, e il ghiaccio risulterà più opaco.

Sono un appassionato del mondo microscopico, a partire dalle molecole fino agli artropodi. La laurea magistrale in chimica mi ha permesso di avere gli strumenti necessari per comprendere il funzionamento del mondo, ma soprattutto ha saziato la mia fame di risposte. Curioso, creativo e con idee folli: date una videocamera, un drone o una chitarra al DeNa e lo renderete felice.
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