La vittoria in una partita di tennis dipende da molti fattori: oltre alla bravura dell'atleta entrano in gioco la tipologia di campo, gli effetti applicati alla palla quando la si colpisce e anche la qualità stessa della pallina. In questo articolo ci concentreremo proprio su quest'ultimo aspetto, andando a vedere come vengono prodotte queste piccole e pelose sfere gialle, passaggio per passaggio.
La creazione del cuore in gomma
Come confermato anche dalla International Tennis Federation, per realizzare una pallina il primo step è quello di creare una sfera di gomma che farà da "scheletro" all'intera palla. Per realizzarla si parte da un impasto a base di gomma, argille, zolfo e vari additivi – necessari per modificarne alcune proprietà, come ad esempio la resistenza. Per creare le semisfere di gomma, questo impasto viene prima inserito in una pressa idraulica (con pressioni fino a 160 kg/cm2) e poi cotto in un forno a 150°C per circa due minuti.
Una volta ottenute due semisfere di gomma (punto 1 nell'immagine sottostante), queste vengono unite con un apposito adesivo, anch'esso a base di gomma (punto 2 nell'immagine sottostante).
La pressione delle palle da tennis
Uno degli aspetti più interessanti delle palle da tennis è che molte sono sotto pressione e questo è essenziale per garantire i migliori rimbalzi possibili.
Per pressurizzare o gonfiare la palla, esistono principalmente due metodi. Il primo prevede di inserire nel cuore di gomma sostanze come nitrato di sodio e cloruro di ammonio che, reagendo a causa del calore, producono azoto, inducendo un aumento della pressione interna. Il secondo metodo è invece più complesso ma, semplificando, possiamo dire che prevede di "pompare" all'interno della palla aria compressa poco prima di sigillare del tutto le due semisfere di gomma.
Le palline da tennis tendono però a perdere la pressione nel tempo perché la gomma non è del tutto impermeabile al gas presente al suo interno. Per cercare di conservarle il più a lungo possibile, vengono solitamente vendute all'interno di tubi pressurizzati, così da mantenere la qualità delle palline come appena uscite dalla fabbrica.
Il tessuto delle palline da tennis
Un aspetto estremamente importante delle palline da tennis è il loro rivestimento in feltro. Diciamo che in commercio ne esistono principalmente di due tipologie: feltro Melton e feltro Needle. Il primo, più pregiato, ha un contenuto di lana maggiore mentre il secondo, più economico, è costituito in prevalenza da fibre sintetiche.
Indipendentemente dalla qualità del materiale, questo raggiunge le aziende produttrici sotto forma di bobine lunghe circa 100 metri. Sul lato posteriore di questo rotolo viene applicata una soluzione vulcanizzante – cioè un composto a base di gomma che, se scaldato, permetterà di creare un effetto "colla". Questo rotolo di stoffa viene poi tagliato per formare tante strisce a forma di "8", ciascuna delle quali larga circa 5 cm e lunga 15 cm. Per ogni pallina è necessario utilizzare due di queste strisce, posizionate con un angolo di 90° l'una rispetto all'altra, e sigillate tra loro con una soluzione vulcanizzante.
La pallina viene quindi inserita in un'apposita pressa dove viene sottoposta ad alte temperature e pressioni per circa 11 minuti, unendo il cuore di gomma al feltro – grazie alla soluzione vulcanizzante vista prima. La pallina viene poi raffreddata e rimossa dalla pressa.
L'ultimo passaggio prevede di far passare le palline attraverso del vapore, così da rendere la loro gialla superficie morbida e "lanosa" come tutti la conosciamo! Ovviamente il feltro giallo non è solo un aspetto "estetico": la peluria permette un miglior controllo del colpo da parte del giocatore e se non ci fosse i rimbalzi sarebbero molto più difficili da controllare.
Perché le palle da tennis sono gialle?
Chiudiamo questo articolo con una piccola curiosità sul colore delle palle da tennis. Perché proprio il giallo?
In passato le palline venivano prodotte utilizzando stoffa bianca o nera ma, dal 1972, l'International Tennis Federation ha inserito nel regolamento l'obbligo di utilizzare solamente palle gialle. Il motivo è semplice: questo è il colore che permette alla pallina di essere più visibile in televisione!