Come fa la grandine a danneggiare un aereo in volo?

Dopo la grandine degli ultimi giorni, si è tornati a parlare della sicurezza degli aerei – specialmente dopo che un Boeing partito da Milano Malpensa e diretto a New York è stato dirottato a Roma Fiumicino dopo essere stato colpito da forti grandinate.

"Il velivolo – precisa la compagnia – ha subito alcuni danni durante il maltempo che sono in fase di revisione da parte del nostro team di manutenzione locale".

Ma quali sono i danni che la grandine può causare a un velivolo?

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Ovviamente l'obiettivo del pilota, a monte, è quello di evitare la grandine, posticipando il volo oppure scegliendo rotte alternative. Ma nel caso in cui un'aereo venisse colpito in volo da una grandinata, cosa potrebbe succedere? Come confermato anche da un documento sulla sicurezza di Airbus, le tipologie più comuni di danno troviamo:

• grandine nel motore – questo è forse il problema più grave perché alcune componenti possono rompersi o deformarsi. Fortunatamente è un'eventualità piuttosto rara visto che il motore è protetto con apposite protezioni proprio per evitare l'impatto con oggetti, siano essi chicchi di grandine o uccelli;
• danni al radome – il radome è la struttura che serve per proteggere le antenne radar e che si trova nella parte anteriore del velivolo. Fortunatamente la sua rottura non compromette in modo significativo il volo e i principali problemi che si riscontrerebbero sarebbero un aumento del rumore e l'aumento del rischio di danni all'antenna radar;
• danni al velivolo – i bordi e le componenti sporgenti del velivolo potrebbero essere danneggiate durante il volo;
• crepe nel parabrezza – questo è un problema piuttosto comune ma principalmente di tipo estetico, visto che dal punto di vista strutturale il vetro interno non viene danneggiato. Allo stesso tempo, però, la visibilità del pilota potrebbe essere ostacolata.

Se, da una parte, questi danni presi singolarmente non compromettono il volo, è possibile che la loro somma durante intense grandinate possa portare il pilota a scegliere di fare un atterraggio di emergenza, così da riparare il mezzo e garantire la sicurezza di tutte le persone a bordo.