
Ogni Capodanno, tra fuochi artificiali e auguri, ecco comparire in tavola piatti fumanti di lenticchie con cotechino o zampone. Non è solo una questione di gusto: è un piccolo rito che promette soldi e prosperità per tutto l’anno. La forma rotonda e piatta delle lenticchie ricorda le monete antiche e la credenza popolare vuole che più se ne mangiano, più ricchezza arriverà. Una tradizione nata nei campi e nel folklore contadino, che oggi è diffusa in tutta Italia, pur essendo particolarmente sentita al Centro e al Sud.
Le lenticchie a Capodanno come simbolo di prosperità e ricchezza
Le lenticchie a Capodanno sono simbolo di abbondanza e ricchezza da secoli, vista la loro forma rotonda e appiattita che ricorda le monete. Già gli antichi Romani, durante i Saturnali dedicati a Saturno, dio dell’agricoltura, scambiavano legumi come portafortuna: semi che “si moltiplicano” nella terra fertile e portano crescita e benessere. Nel Medioevo, per i contadini le lenticchie diventavano il “tesoro” nascosto nel suolo, cibo umile ma prezioso. Oggi si accompagnano al cotechino o allo zampone: il maiale, che rovista nel terreno con il grugno, è simbolo di progresso e abbondanza.
Alcune varianti aggiungono fichi secchi per dolcezza e fortuna extra. Tradizioni simili esistono anche all’estero, ma in Italia le lenticchie restano il “porta soldi” per eccellenza.
Quando si mangiano le lenticchie portafortuna?
Il momento giusto per gustarle è subito dopo la mezzanotte, nelle prime ore del nuovo anno, quando la famiglia è riunita e l’energia è alta. Non serve contarle: l’importante è l’abbondanza, con piatti colmi che, in alcune zone, si lasciano sul tavolo fino all’alba per “saziare” la prosperità. Tenere e profumate, cotte con cipolla, alloro e un goccio di vino, le lenticchie non devono mancare: le nonne lo giurano, chi le salta rischia di restare al verde!