Il capodanno è la principale festa popolare della Cina. La celebrazione cade tra il 21 gennaio e il 20 febbraio, ma la data esatta cambia ogni anno, perché è basata sull’antico calendario lunisolare in vigore fino al 1912. In Cina la celebrazione prevede tre giorni di festa nazionale e dà luogo a grandi festeggiamenti. La sera della vigilia le famiglie si riuniscono per cenare insieme e nella giornata successiva si organizzano sfilate di carri allegorici e altri spettacoli. Il ciclo completo dei festeggiamenti dura quindici giorni. Molte tradizioni del capodanno sono osservate anche dalle comunità cinesi all’estero, inclusa quella residente in Italia.
Il calendario cinese e la data del capodanno
La Repubblica popolare cinese adotta il calendario gregoriano, lo stesso che usiamo in Occidente. Tuttavia per le festività, tra le quali il capodanno, i cinesi seguono ancora il calendario che era in vigore fino al 1912. Essendo un calendario lunisolare, la data dell’inizio dell’anno cade sempre nello stesso periodo, ma non nello stesso giorno (come avviene da noi per la Pasqua).
In proposito bisogna ricordare che i calendari lunisolari misurano lo scorrere del tempo in base alle fasi della Luna, ma, a differenza dei calendari lunari “puri”, aggiungono dei giorni “extra” per adeguare il computo dei giorni all’anno solare. L’accorgimento è necessario perché un mese lunare, cioè una rotazione completa del nostro satellite, dura 29 giorni e mezzo. Di conseguenza, dodici mesi hanno una durata di 354 o 355 giorni e, risultando l’anno lunare più breve di quello solare, si aggiungono dei giorni (o interi mesi) per adeguarlo.
Nel calendario lunisolare cinese, ogni anno è composto da dodici mesi (tredici quando si hanno tredici lune piene tra l’undicesimo mese di un anno e l’undicesimo mese di quello successivo). Ogni mese comincia con la luna nuova e l’anno ha inizio alla seconda luna nuova dopo il solstizio d’inverno (la terza negli anni di tredici mesi). Perciò, la data del capodanno è mobile, ma cade sempre tra il 21 gennaio e il 20 febbraio. Nel 2024 capita il 10 febbraio.
Va ricordato anche che ogni anno è associato a un segno dello zodiaco cinese, secondo un ciclo che dura dodici anni. L’anno che inizia nel 2024 è l’anno del dragone.
Le usanze del capodanno in Cina
Il capodanno cinese, ufficialmente chiamato Festa di primavera, ha origini molto antiche. Le prime menzioni della celebrazione risalgono al tempo della dinastia Han (tra il III secolo a. C. e il III d. C.) e con il passare dei secoli si sono sviluppate numerosissime tradizioni legate alla ricorrenza. Attualmente, in Cina il capodanno prevede tre giorni di festa nazionale (che, associati al week-end, si trasformano in una settimana di vacanza) e in genere chi vive in altre zone del Paese approfitta della festività per rientrare a casa. Le usanze variano a seconda delle regioni, ma alcune tradizioni sono diffuse in tutto il Paese, come quella di organizzare un cenone con tutta la famiglia la sera della vigilia. Sulle tavole si mette cibo in abbondanza e spesso è presente l’hot-pot, la pentola con salsa piccante nella quale si intingono spiedini e altri alimenti.
Nel corso della giornata del capodanno, nelle città si organizza la Danza del leone, cioè la sfilata di un carro allegorico che rappresenta un leone, e si accendono fuori pirotecnici, molto diffusi in tutta la Cina.
Il ciclo dei festeggiamenti termina al quindicesimo giorno, durante il quale si celebra la Festa delle lanterne: le famiglie escono di casa portando con sé una lanterna cinese, che spesso i bambini fanno volare.
Negli addobbi per il capodanno predomina il colore rosso e tra le usanze c’è quella di regalare denaro (talvolta solo in quantità simbolica) collocato all’interno di buste rosse.
Il capodanno cinese fuori dalla Cina
Il capodanno non è festeggiato solo in Cina, ma anche in molti Paesi dell’Estremo Oriente e nelle comunità cinesi emigrate nel resto del mondo.
In Oriente, la festività è stata introdotta dai cittadini di origine cinese (che sono molto numerosi in Tailandia, Indonesia, Malesia e altri territori), ma è diventata popolare anche nel resto della popolazione e in molti Paesi è riconosciuta come festa nazionale dalle istituzioni.
Anche le comunità cinesi emigrate in Occidente festeggiano il capodanno, ma in genere la celebrazione coinvolge in misura limitata gli altri cittadini e non è riconosciuta dalle istituzioni, con l’eccezione della California e dello Stato di New York.
In Italia, il capodanno dà luogo a festeggiamenti nelle città che ospitano le comunità cinesi più numerose: Milano, Roma e Prato.
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