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27 Novembre 2025
15:06

Potrebbero esserci due passaggi sconosciuti nella piramide di Micerino a Giza: scoperte due entrate

La ricerca ScanPyramids (progetto franco-egiziano) sulla Piramide di Micerino ha individuato due anomalie dietro blocchi di granito insolitamente levigati della facciata est. Le tecniche ERT, GPR e ultrasuoni suggeriscono la presenza di vuoti interni, forse collegati a un accesso nascosto o a cavità architettoniche finora sconosciute.

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Potrebbero esserci due passaggi sconosciuti nella piramide di Micerino a Giza: scoperte due entrate
piramide di micerino giza

Nel lato est della piramide di Micerino, la più piccola del famoso complesso delle piramidi di Giza, potrebbero esserci due entrate secondarie nascoste. La scoperta è stata pubblicata recentemente dal team ScanPyramids, una collaborazione franco-egiziana volta a studiare le piramidi usando tecniche non invasive. La piramide di Micerino, alta 65 metri, è la più piccola e la più recente del grande complesso necropolare. Venne eretta per il faraone Micerino (Menkaure), figlio e successore di Chefren, nel corso del suo regno, durato dal 2532 al 2503 a. C. Il gruppo di studio ScanPyramids, guidato da Khalid Helal dell'Università del Cairo, si è occupato di studiare la facciata orientale della piramide, contraddistinta dalla presenza di blocchi di granito più rifiniti rispetto a quelli degli altri lati.

Queste analisi sono state compiute con tecniche non invasive, il cui obiettivo è quello di cercare dei vuoti all'interno delle grandi strutture, che potrebbero segnalare la presenza di ambienti o spazi aperti. Le tecniche in questione sono state:

  • L'ERT (Electrical Resistivity Tomography), che misurando la resistività dei materiali attraverso i quali passa la corrente permette di individuare i vuoti;
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Utilizzo dell’ERT sulla piramide di Micerino. Credit: Helal et al.
  • Il GPR (Ground Penetrating Radar), un radar che attraverso degli impulsi elettromagnetici permette di evidenziare eventuali anomalie;
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Utilizzo del GPR. Credit: Helal et al.
  • L'UST (Ultrasonic Testing), che grazie agli ultrasuoni può individuare i vuoti.
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Utilizzo dell’UST. Credit: Helal et al.

I ricercatori del progetto ScanPyramids hanno incrociato su un modello i dati restituiti da tutte e tre le tecniche di analisi, e hanno notato la presenza di due anomalie (probabilmente dei vuoti all'interno della struttura), molto vicine fra loro: queste, denominate A1 e A2, si trovano immediatamente dietro alcuni dei blocchi meglio lavorati sulla facciata orientale della piramide. A1 si trova dietro un blocco trapezoidale (1,5×1 m), mentre A2 si trova poco più a sinistra (misura 0,9×0,7 m).

Già da tempo era stata postulata l'esistenza di un possibile secondo accesso alla piramide. Nonostante le dimensioni inferiori rispetto alle altre due, la piramide di Micerino è la meglio conservata del complesso, e presenta caratteristiche strutturali uniche. La scoperta di queste due anomalie potrebbe dunque riaprire l'interesse archeologico per l'edificio, che nell'ultimo secolo è stato studiato molto meno rispetto (gli ultimi scavi risalgono al periodo 1906-1910, da parte dell'archeologo statunitense Reisner) alle piramidi di Cheope e Chefren.

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