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In passato, prima dell’invenzione delle creme solari moderne, per proteggersi dal sole gli esseri umani usavano due sistemi: o si coprivano con vestiti, copricapi o ombrelli oppure spalmavano sul corpo unguenti composti da prodotti naturali, come argilla e olio, che offrivano una protezione limitata. Gli uomini si proteggevano dal sole sia per non scottarsi, sia per una ragione simbolica: in passato, conservare la pelle chiara era uno status symbol (al contrario di quanto avviene adesso in cui abbronzarsi è desiderabile) perché dimostrava l’appartenenza a ceti sociali elevati. Le creme solari moderne sono state commercializzate solo nel Novecento, dopo che la scienza è stata in grado di definire l’azione e i rischi dei raggi UV sul corpo.
La protezione solare in passato: non serviva per andare in spiaggia
L’uomo ha sempre avuto la necessità di proteggersi dai raggi del sole. Sebbene fino agli ultimi decenni dell’Ottocento gli effetti dei raggi UV non fossero conosciuti scientificamente, a livello empirico gli esseri umani si rendevano conto che esporsi al sole provocava scottature. L’esposizione non avveniva, come oggi, per stare in spiaggia e divertirsi ma, nella grande maggioranza dei casi, perché si era costretti a lavorare all’aperto anche ad alte temperature.

Per tale ragione, in molte società del passato non abbronzarsi e conservare la pelle chiara era anche uno status symbol: significava che non si era costretti a lavorare sotto il sole e, quindi, che si apparteneva a ceti sociali elevati. I canoni estetici erano l’opposto di quelli attuali.
Vestiti e prodotti naturali per proteggersi dal sole
Prima dell’invenzione delle creme solari, l’uomo disponeva di due modi per proteggersi dal sole: o indossare vestiti per coprirsi, o cospargere il corpo con prodotti naturali che, secondo le credenze del tempo, fermavano l’azione del sole. I vestiti erano usati con lo scopo di protezione dai raggi solari sin da tempi antichissimi, così come i cappelli, attestati già in età preistorica. Le civiltà antiche, naturalmente, confezionavano gli indumenti con i tessuti dei quali disponevano. In Egitto, per esempio, si usava soprattutto il lino.

Sin dall’epoca più antica, inoltre, per proteggersi dal sole si adoperavano anche primitive “creme solari”, cioè prodotti naturali ai quali si attribuiva, a torto o a ragione, il potere di limitare l’azione dei raggi solari. Per esempio, da ritrovamenti archeologici sappiamo che già l’homo sapiens usava cospargere il corpo con argilla mista ad acqua: sebbene l’usanza avesse soprattutto ragioni cerimoniali e religiose, probabilmente serviva anche per proteggersi dal sole. In epoca storica, le civiltà del passato spalmavano sul corpo vari prodotti: per esempio, gli egizi si servivano della crusca di riso, i greci dell’olio di oliva: prodotti che offrivano una protezione inferiore a quella delle attuali creme, ma che non erano del tutto inutili.
Maschere e occhiali da sole
Una delle parti del corpo più delicata è il viso. Sin dall’epoca antica si usavano maschere per non far passare i raggi solari. Dal ‘500, tra le donne dell’aristocrazia europea si affermò l’uso della moretta, una maschera di velluto nero che si indossava in viaggio o nelle altre occasioni nelle quali ci si doveva esporre ai raggi del sole: per i nobili, come abbiamo visto, mantenere la pelle chiara era un importante status symbol.

Fino all’età moderna, invece, non esistevano sistemi per proteggere dal sole gli occhi. Solo i popoli delle regioni polari, come gli inuit, già in epoca si servivano di una sorta di “occhiali da neve”, con una piccola fessura, che consentiva di proteggersi dalla luce. Gli occhiali da sole veri e propri sono invece stati inventati nel Settecento alle vetrerie di Murano a Venezia e sono diventati un oggetto di uso comune nel Novecento.

La scoperta dei rischi dei raggi UV e le creme solari moderne
Dalla fine dell’Ottocento la scienza è stata in grado di spiegare l’azione dei raggi UV sulla pelle e sul corpo degli esseri umani. Nello stesso periodo furono sperimentate le creme solari moderne. Le prime creme commerciali apparvero nel 1928 e, con il passare del tempo, divennero sempre più efficaci. Nel 1936 comparvero in commercio le prime creme dell’azienda L’Oreal, che sarebbe diventata uno dei maggiori produttori mondiali. Durante la Seconda guerra mondiale, l’esercito americano fornì creme solari in quantità ai soldati impegnati nella guerra nel Pacifico.
Con il passare degli anni, la funzione delle creme è cambiata, almeno in parte: oggi non devono semplicemente bloccare l’azione dei raggi solari e consentire di conservare la pelle chiara, ma spesso hanno la funzione di limitare l’azione dei raggi e consentire alle persone di abbronzarsi. I canoni estetici sono cambiati e la maggior parte delle persone vuole abbronzarsi invece che conservare la pelle chiara: l’abbronzatura non significa, come in passato, lavorare sotto al sole, ma passare tanto tempo in spiaggia.