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9 Marzo 2024
14:32

Quali sono i più comuni errori di ragionamento e perché li facciamo così spesso?

Gli esseri umani possono facilmente compiere errori di ragionamento, o distorsioni cognitive, nell'interpretare la realtà: riconoscerli e sapere come funzionano e perché succedono ci rende più consapevoli nelle nostre valutazioni e decisioni.

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Quali sono i più comuni errori di ragionamento e perché li facciamo così spesso?
errori ragionamento

Pensiamo di voler comprare il melone più dolce del mercato: qual è il metodo più logico che per primo ci verrebbe in mente? In teoria assaggiarli tutti. Non potendo farlo, usiamo un sistema più “classico”, cioè annusiamo, tastiamo, ecc. Usiamo regole “di massima” che potrebbero funzionare, pur consapevoli che non ci possano assicurare il successo dell’impresa. Lo stesso avviene per altri tipi di ragionamenti: approssimiamo per necessità le informazioni che abbiamo e, talvolta, incorriamo in errori sistematici di ragionamento e valutazione. Gli errori di ragionamento (detti anche distorsioni cognitive) sono pensieri automatici che come “scorciatoie mentali” ci portano a interpretare le situazioni in modo più rapido ma al contempo distorto.

Questo avviene perché capita frequentemente di trovarsi a dover prendere decisioni in situazioni di incertezza o con limitate informazioni. Dobbiamo però stare attenti a imputare gli errori di ragionamento all’irrazionalità di chi li compie: il cervello umano si è evoluto cercando di ottimizzare il modo in cui funziona e talvolta gli errori di ragionamento sono legati al processo razionale stesso e tutti noi possiamo esserne vittime, come vedremo adesso con gli esempi di errori del ragionamento induttivo e deduttivo.

Errori nel ragionamento induttivo

Un esempio di ragionamento induttivo è la diagnosi dal medico: dati certi sintomi, è probabile che un paziente abbia una certa patologia. Il ragionamento induttivo, quindi, in sintesi, è quello che cerca di stabilire una legge universale partendo da singoli casi particolari.

errori ragionamento induttivo

Nel ragionamento induttivo, mentre stabiliamo quanto possa essere probabile un fatto, entrano in gioco quelle che Tversky e Kahneman chiamano “euristiche”, cioè procedure mentali veloci che semplificano in modo inconsapevole il processo di ragionamento. Le euristiche possono portare all’errore perché, cercando una soluzione, utilizzano “scorciatoie mentali” senza esplorare tutti i percorsi alternativi e possibili.

Ecco alcuni errori di ragionamento induttivo.

Tendenza alla sovralternanza o fallacia del giocatore

Questa distorsione cognitiva ci porta a stimare erroneamente la probabilità che accada qualcosa sulla base di eventi accaduti precedentemente. Per esempio, se lanciando una moneta esce 7 volte “testa” mi aspetto che l'ottava volta molto probabilmente uscirà “croce”. In realtà, però, la probabilità che esca “croce” al lancio di una moneta è sempre del 50%.

Euristica della disponibilità

È la tendenza a credere che certi eventi siano frequenti o probabili quando sono molto vividi nella nostra mente. Per esempio, credere che quando siamo di corsa aumenti la probabilità di trovare semafori rossi.

Euristica dell’accomodamento

È la tendenza a essere influenzati dalle informazioni fornite in precedenza. Per esempio, quando aggiustiamo delle nostre stime sbagliate, tendiamo comunque a non discostarci troppo da quelle iniziali.

euristiche ragionamento induttivo

Errori nel ragionamento deduttivo

Il ragionamento deduttivo parte da una o più premesse e arriva ad una conclusione senza la necessità di ricorrere a dati concreti. Tipici esempi deduttivi sono il ragionamento condizionale e quello sillogistico. vediamoli

Ragionamento condizionale

Il ragionamento condizionale si basa sul “se… allora”. Un esempio è: «Se è primavera ci sono le rondini». Da numerose ricerche, emerge che gli individui sono in grado di seguire questa regola logica con facilità nel caso in cui se è vera la premessa è vera la conseguenza: se è vero che è primavera, è vero che ci sono le rondini. Si incontrano invece delle difficoltà a seguire il ragionamento opposto, ossia se «Se non ci sono le rondini allora non è primavera».

Per capire meglio, proviamo a fare su di noi l’esperimento di Wason del 1966:

Esperimento di Wason (1966)

Abbiamo davanti a noi 4 carte, entrambe con una lettera su un lato e un numero sull'altro. Quali carte bisogna voltare per verificare se è stata rispettata questa regola: «Se una carta ha una vocale da una parte, ha un numero pari dall’altra»? Per dare la risposta giusta, va girato il minor numero di carte possibile.
Nella maggior parte dei casi, i soggetti girano la E , oppure la E e il 4.

  • E = scelta corretta ma non sufficiente: se dall’altro lato c’è un numero pari, confermo la regola; se c’è un numero dispari, la disconfermo.
  • E e 4 = scelta errata: girare il 4 è ridondante. Se dietro il 4 c’è una vocale, confermo la regola, se c’è una consonante non ottengo alcuna informazione (la regola non dice nulla sulle consonanti)

Qual è la risposta giusta? Ricordiamoci che noi dobbiamo verificare la validità dell’affermazione iniziale. E quindi dobbiamo girare la E e il 7: se dietro il 7 c’è una consonante, la regola rimane valida, se c’è una vocale, viene falsificata. Solo il 4% dei soggetti decide di girare le carte E e 7: la maggior parte delle persone non riconosce utile il procedimento della falsificazione. Perché?

Perché entra in gioco la cosiddetta “fallacia dell’affermazione del conseguente”: scegliamo la carta 4 perché abbiamo la tendenza ad attribuire simmetria alla premessa condizionale. In altre parole, la condizione “se c’è una vocale, allora c’è un numero pari” porta per simmetria a ritenere che “se c’è un numero pari, allora c’è una vocale”.

Ragionamento sillogistico

Per ragionamento sillogistico si intende un discorso consequenziale che parte da certe premesse e arriva a conclusioni logiche. Anche qui, però, possiamo incappare in alcuni errori logici, per esempio sul contenuto.

Sillogismo 1:

Tutti gli uomini sono esseri viventi.
Tutti gli italiani sono uomini.
Tutti gli italiani sono esseri viventi.

Sillogismo 2

Tutti i gatti hanno le corna.
Tutti gli animali sono gatti.
Tutti gli animali hanno le corna.

Secondo le regole di costruzione logica, entrambi i sillogismi sono validi, ma dal punto di vista della realtà il sillogismo 2 non è accettabile rispetto all'1, perché è falso nel contenuto.

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