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19 Luglio 2023
12:30

Quali sono i principali tipi di legno usati per gli strumenti musicali?

Abete, cedro, mogano, frassino. Per gli strumenti musicali a corda si usano diversi tipi di legno scelti per le loro caratteristiche acustiche, ma non solo.

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Quali sono i principali tipi di legno usati per gli strumenti musicali?
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Che si parli di chitarre, violini, pianoforti o altro, quel che è certo è che il legno utilizzato per costruire gli strumenti musicali è un materiale di alta qualità. Per le componenti più esigenti, come la cassa armonica, i pezzi di legno vengono appositamente selezionati in base alle loro caratteristiche acustiche e meccaniche.
Il suono infatti deve rimbalzare in un certo modo per essere amplificato. Per ottenere questo risultato ci sono diversi parametri da considerare e la tipologia di legno è uno di questi.

La scelta del legno per gli strumenti musicali

Per realizzare uno strumento musicale in legno bisogna scegliere la giusta essenza in base all'obiettivo, ma bisogna anche selezionare il giusto pezzo di legno e lavorarlo in un determinato modo.
Nel settore degli strumenti musicali vengono utilizzate tante tipologie di legno diverse, dall'acero al frassino, passando per il palissandro, il mogano, il faggio.

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La scelta dell'essenza da utilizzare avviene in base a due criteri principali. Il primo è quello tecnico. Il secondo è quello estetico.
Infatti le caratteristiche di uno strumento dipendono dall'insieme di tutte le sue componenti, non solo dal legno scelto. Per questo motivo si può giocare con diverse essenze, combinando pezzi di diverse tipologie di legno, per ottenere tante varianti.

Tecnicamente, una proprietà che viene molto valutata di un legno è l’elasticità, ovvero quella che gli permette di vibrare.
Poi ci sono tutta una serie di caratteristiche acustiche.
Un esempio è la velocità di propagazione del suono nel materiale. Una delle particolarità del legno è che è un materiale le cui proprietà dipendono dalla direzione in cui sono disposte le sue fibre. Tecnicamente si dice che è anisotropo.
Anche la velocità di propagazione del suono nel legno dipende dalla direzione in cui sono disposte le fibre.

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Importantissimo anche lo smorzamento, ossia la capacità di attenuare e annullare l'intensità di un fenomeno periodico, come la vibrazione di una corda.

La selezione del pezzo di legno

Dopo aver scelto l'essenza adatta, si sceglie il pezzo di legno.
Per i materiali più pregiati il legno deve provenire da un tronco quanto più perfetto possibile. Di forma cilindrica, il pezzo perfetto non deve avere marciumi o tagli, né tracce di rami lungo la sua lunghezza.
Per ottenere queste (rare) caratteristiche, il tronco deve crescere in maniera molto regolare e omogenea, con anelli che crescono al suo interno in maniera costante.

anelli di crescita alberi
Illustrazione di Geopop (Nicole Pillepich).

Per avere un tronco super regolare servono la giusta umidità ed esposizione al sole, nonché la giusta inclinazione del pendio. Insomma, non è per niente facile.
Il legno selezionato deve poi essere stagionato. Durante questo processo viene lasciato per anni nella cosiddetta xiloteca, il posto in cui i pezzi di legno riposano ed essiccano. Il legno perde quindi la sua umidità.

Tipologie di legno per gli strumenti musicali

Per componenti diversi vengono usate tipologie di legno diverse.
Facciamo un esempio con una chitarra.

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Le componenti che richiedono più attenzioni nella scelta del materiale sono la tavola armonica e la scatola di risonanza (formata dalle fasce e dal fondo, ossia il retro). La tavola armonica deve sostenere il carico strutturale dato dalla tensione delle corde. La scatola di risonanza necessita di un legno più rigido e in grado di amplificare il suono senza assorbire troppo le vibrazioni.
Nel manico invece è molto importante la disposizione delle fibre del legno, perché determina la rigidezza. Se un manico è realizzato secondo la direzione delle fibre allora è più flessibile di uno realizzato perpendicolarmente ad esse.

L'acero è un legno compatto, con un buon compromesso tra rigidità ed elasticità. Viene spesso utilizzato per realizzare i manici degli strumenti musicali ma anche il fondo o le fasce.
Il pioppo, il frassino e il faggio sono usati per lo più nei lati del manico. Ad esempio il frassino alleggerisce molto lo strumento, anche se ultimamente non è molto reperibile.
Alcuni dei legni più usati per gli strumenti a corda sono il palissandro e il mogano, usati per il fondo o anche per la tavola armonica.

Legni speciali: l'abete di risonanza

Per componenti più esigenti si usano legni speciali, più rari e pregiati.
Ad oggi, l'abete rosso (Picea Abies) è il legno che si addice di più alla realizzazione della cassa armonica di uno strumento a corda, ovvero la scatola che fa aumentare il suono facendolo rimbalzare sulle pareti. Non a caso si parla di abete rosso "di risonanza".

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Realizzazione di una cassa armonica di un violino da parte di un liutaio.

L'abete di risonanza è un materiale robusto e leggero. Il motivo per cui è il legno privilegiato per la cassa armonica è duplice.
La cassa deve avere la capacità di vibrare anche quando l'energia prodotta dalla sollecitazione delle corde è minima, per amplificarla. Intanto però deve anche essere in grado di resistere alla forza che applichiamo sul ponte, schiacciando le corde.

corde strumenti musicali

Per quanto possa sembrarci assurdo, la pressione che esercitiamo sulle corde in realtà è molto alta.
Se consideriamo un pianoforte con circa 210-230 corde, possiamo stimare che sulla superficie della cassa armonica graveranno per tutta la vita dello strumento circa 350-450 kg! (Fazioli P. 1998)
Il materiale scelto deve poter sopportare tutta questa pressione. Insomma, ecco perché serve un legno leggero e resistente: per vibrare ma anche per resistere.

abete rosso di risonanza

Di solito l'abete di risonanza si ricava in Europa centrale e occidentale. Possiamo trovarlo anche in Italia, ad esempio in Trentino!
Date tutte le specifiche che devono avere, non tutti gli abeti rossi sono selezionati per andare a realizzare le casse di risonanza. Si parla solo di 1 albero su 100! (Zugliani G. Dotta L. 2009).
E il prezzo sale di conseguenza.

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Credits: Anthony. "Atelier d’un luthier"

Per resistere a certi valori di sollecitazione il legno usato per la cassa armonica è di taglio radiale. Significa che le venature sono sempre perpendicolari al piano su cui vanno a riflettersi le onde sonore. In questo modo si ottiene una maggiore resistenza, ma anche reattività e propagazione delle vibrazioni.
Solo in questo modo la cassa armonica può sopravvivere anni e anche secoli senza deformarsi troppo, né per le sollecitazioni né per l'umidità.

Curiosi di sapere di che legni è fatta e come viene realizzata la chitarra elettrica di Geopop?

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