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2 Giugno 2023
15:30

Quali sono le aree del pianeta con minor accesso ad Internet?

Nell’era dei big data e della vita da “iperconnessi” esistono realtà dove l’accesso a Internet resta un miraggio. Ecco la situazione attuale della diffusione di internet.

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Quali sono le aree del pianeta con minor accesso ad Internet?
accesso internet mondo

Nell’era digitale, ogni informazione è raggiungibile in pochi click e anzi, spesso siamo addirittura bombardati da informazioni ridondanti (e non sempre veritiere). Per la maggior parte della popolazione mondiale accedere ad Internet è cosa garantita, praticamente scontata. Non dappertutto però è così. In un periodo in cui gli sforzi comuni sono incentrati sull'appiattimento delle disuguaglianze digitali, cercando di rendere disponibile la connessione a banda larga per numeri sempre maggiori di utenti, esistono aree della terra nelle quali la connessione ad Internet resta appannaggio di pochi o, peggio, non è per nulla disponibile. Analizziamo la situazione attuale e le proiezioni per il futuro.

Quante persone hanno accesso a internet nel mondo

L’impatto di Internet sulla società è stato a dir poco strabiliante se pensiamo a tutte le attività che la rete ha reso possibili, semplificandole. Dalla sua nascita, il numero di persone che annualmente si è affacciata sulla rete, è stato in continua ed inesorabile crescita. Le stime più attendibili, riportano un tasso di diffusione della rete per oltre il 64% della popolazione mondiale.

A livello globale, stando ai risultati pubblicati dalle Nazioni Unite tramite l’ITU (International  Telecommnication Union), che rappresenta l’autorità che si occupa delle politiche sulle telecomunicazioni a livello globale, nel settembre 2022, su una popolazione globale poco superiore a 8 miliardi di persone, gli utenti stabili di Internet erano circa 5,3 miliardi. La recente pandemia, in questo senso, ha costituito un fattore di diffusione della tecnologia digitale molto importante: se prima del Covid19 i dati sulla popolazione sprovvista di accesso ad Internet vedevano coinvolte quasi 3,6 miliardi di persone,  si è scesi in due anni a 2,7 miliardi. Ma, di fatto, cosa possiamo tirare fuori da questi numeri?

I numeri menzionati sono indubbiamente impressionanti: in rete, esistono siti specializzati per poter consultare statistiche accurate sulle tendenze digitali della popolazione globale, sui siti più visitati, sulle tecnologie maggiormente in uso e sui social più visitati fino a stimare le impressionanti quantità di dati che circolano annualmente in rete.

1/3 del mondo non è connesso al web

Se i due terzi della popolazione è connessa a internet, però, come se la cava il restante “terzo” del mondo? Sembrerà strano nel 2023 ma, l’accesso alla rete anche ai giorni d’oggi non è garantito a tutti. Volendo fare un paragone con l’epoca dei grandi esploratori, 1/3 delle terre emerse non è ancora stato esplorato (almeno digitalmente). Chiaramente queste situazioni sono inevitabilmente più marcate in aree del mondo a minor tasso di sviluppo, sebbene, anche all’interno di ogni paese esistono realtà più o meno avvantaggiate nell'accesso al digitale.

Dal progressivo allentarsi (fortunatamente) dello stato di emergenza pandemico, il tasso di crescita dovuto alla diffusione delle tecnologie digitali ha anch’esso subito un rallentamento. Tra gli obiettivi che le Nazioni Unite si prefiggevano vi era l’interconnessione di tutta la popolazione mondiale entro il 2030. Ad oggi però, sembrerebbe che questo traguardo sia quanto mai complesso da raggiungere. Le aree sprovviste di connessione ad Internet sono spesso caratterizzate da contesti geopolitici fortemente instabili o contrari al diffondersi dell’informazione; altri ancora semplicemente sono più isolati e ignorano quali opportunità possano essere correlate all’utilizzo del digitale.

connessione internet disegno

Le aree critiche e quelle iperconnesse

Spesso si sente parlare di “digital divide” ma cosa significa questo termine?  Digital divide è un termine coniato per evidenziare la disparità di accesso al digitale, una sorta di "valore assoluto" che rappresenta la possibilità data alla popolazione residente in una determinata area di accedere alla rete in modo stabile e con connessioni a banda larga, ossia capaci di trasportare grandi quantità di dati.

Ad oggi, le aree del mondo caratterizzate da un “digital divide” più marcato sono:

  • Africa: in cui solo il 40 % della popolazione ha accesso alle tecnologie digitali;
  • Asia: in cui il 65% è connesso ad Internet;
  • Gli stati Arabi: con percentuale di circa il 70% di popolazione connessa.

Per contro, le aree più connesse, come facilmente immaginabile, sono:

  • le Americhe:  in cui l’80% della popolazione che può contare su un accesso ad internet;
  • Europa: con oltre il 90% di abitanti connessi in rete.

Cosa significa battere il digital divide

L’accesso ad una connettività a banda larga mirato a garantire a tutti l’accesso ad Internet potrebbe sembrare un obiettivo superfluo, un programma non prioritario. Quello che va ricordato è che Internet non è soltanto svago o shopping on line: scuole, istituti di ricerca o di sanità traggono grande vantaggio nel poter contare su accessi rapidi alla rete e sulla condivisione di qualsiasi informazione.

Ancora una volta, la pandemia ha rappresentato un esempio lampante: anche nel nostro paese, che come si è visto appartiene a quella parte di mondo più fortunata, le aree più lontane dai grandi agglomerati urbani e i piccoli centri, hanno potuto potuto sperimentare, sulla loro pelle la difficoltà di accedere alle informazioni dovute all’utilizzo di connessioni non particolarmente preformanti. La sconfitta del digital divide, rappresenterebbe un importante traguardo per garantire equamente sviluppo a tutte le popolazioni del pianeta: massimizzare in tal senso gli sforzi dei governi e gli investimenti in questa direzione è quindi doveroso e quanto mai necessario.

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