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26 Agosto 2025
7:00

Quando il Sahara era un oceano: l’incredibile Valle delle Balene di Wadi al Hitan

adi al hitan è un sito archeologico/paleontologico famosissimo che ospita centinaia di resti di ossa fossilizzate di balene e si trova in Egitto nell’oasi di El-Fayoum.

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Quando il Sahara era un oceano: l’incredibile Valle delle Balene di Wadi al Hitan
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Vista su Wadi al Hitan. In primo piano la colonna vertebrale fossilizzata di un Basilosauride. Credit: Guy Debonnet, CC BY–SA 3.0, via Wikimedia Commons

In pochi sanno che in Egitto, tra le dune del deserto, esiste uno dei siti paleontologici più importanti del mondo, ovvero "Wadi al Hitan" (in arabo la "Valle delle Balene"), dove giacciono le ossa fossilizzate di antichi giganti marini, antenati delle balene. La sua importanza risiede nel fatto che abbia permesso agli studiosi di conoscere la storia dell'evoluzione degli antenati dei Cetacei, raro caso in cui una specie terrestre si sia adattata a vivere in acqua.

Il sito di Wadi al Hitan, patrimonio UNESCO dal 2005, si trova nel deserto occidentale egiziano, nel governatorato di El Faiyum, a circa 150 km in direzione sudovest dalla capitale Il Cairo. La Valle delle Balene è nota per la presenza di centinaia di fossili di Archaeoceti, un sottordine estinto di Cetacei sviluppatosi tra l'Eocene e l'Oligocene, ovvero tra i 50 e i 20 millioni di anni fa circa. Oltre ai resti di questi animali, i paleontologi hanno rinvenuto quelli di numerose altre specie acquatiche. Questa zona infatti nell'Eocene non era un arido deserto, bensì un mare tropicale, con fondali poco profondi, che videro un ampio sviluppo di vita acquatica.

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Resti di Basilosauridi nella Valle delle Balene. Credit: AhmedMosaad, CC BY–SA 4.0, via Wikimedia Commons.

I fossili di Wadi al Hitan, all'interno di strati rocciosi formatisi circa 30 milioni di anni fa, si sono preservati in maniera ottima, e ciò ha permesso agli studiosi di riconoscere negli scheletri degli Archeoceti alcune caratteristiche anatomiche che sottolineano la transizione evolutiva tra animali terrestri e acquatici. Le formazioni di arenaria, erose dal vento e dalla sabbia, hanno fatto emergere i resti di Basilosaurus isis, una delle specie più grandi di Archeoceti note, e soprattuto di Dorudon atrox. Entrambe le specie appartenevano alla famiglia dei Basilosauridi.

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Resti di Basilosaurus isis a Wadi al Hitan. Credit: Mohammed ali Moussa, CC BY–SA 3.0, via Wikimedia Commons.

La prima specie, Basilosaurus isis, poteva raggiungere i 15-18 metri di lunghezza, mentre le dimensioni di Dorudon atrox si aggiravano attorno ai 5 metri. Di questa ultima specie in particolare sono stati ritrovati tantissimi fossili di esemplari giovanili (alcuni predati proprio da Basilosaurus isis), andando a segnalare come probabilmente, per Dorudon atrox l'area in cui oggi si trova Wadi al Hitan fosse una zona abituale per partorire e allevare i cuccioli.

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Scheletro di Dorudon atrox rinvenuto a Wadi al Hitan, oggi in mostra all’Università del Michigan, negli Stati Uniti. Credit: Ellen from Ann Arbor, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons

Queste specie di Basilosauridi possedevano delle caratteristiche anatomiche uniche, che hanno permesso ai paleontologi di riconoscere in loro alcuni tratti in comune con i loro antenati terrestri, scomparsi poi nella successiva evoluzione dei cetacei. Sia Basilosaurus isis che Dorudon atrox presentavano infatti un misto di caratteristiche arcaiche e innovative. Fra i tratti arcaici, mantenuti in comune con gli antenati terrestri (i più antichi antenati noti dei Cetacei, Pakicetus e Indohyus, vissuti tra Pakistan e India circa 50 milioni di anni fa, conducevano probabilmente uno stile di vita anfibio), c'erano la conformazione del cranio, provvisto di una dentatura eterodonte (ovvero con tipi di denti diversi, specializzati in diversi ruoli nella masticazione, come i nostri), la presenza di arti posteriori ancora presenti sebbene non sviluppati e non collegati alla spina dorsale per via delle piccole dimensioni del bacino, e la presenza di narici anziché di sfiatatoi. Fra i tratti innovativi invece, in comune con i moderni cetacei, vi era la conformazione della coda, adattata alla vita acquatica, e gli arti anteriori, avviatisi a divenire vere e proprie pinne.

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Scheletro di Pakicetus, antenato anfibio dei Cetacei, vissuto 50 milioni di anni fa e delle dimensioni di un cane. Credit: Kevin Guertin from Ottawa, CC BY–SA 2.0, via Wikimedia Commons

Tutti questi elementi sull'evoluzione dei cetacei, avvenuta nelle acque costiere della Tetide, l'antico oceano che separava all'epoca l'Africa dall'Asia, sono venuti alla luce grazie allo studio paleontologico dei resti rinvenuti nella Valle delle Balene, cominciato a partire dalla scoperta dei primi fossili nel 1902. Oggi Wadi al Hitan è visitabile, sebbene si trovi in un'area del deserto egiziano poco raggiungibile. Per via della sua iscrizione al patrimonio UNESCO, il sito si è dotato di un percorso turistico in grado di permettere ai visitatori di vedere gli scheletri meglio conservati rinvenuti nella valle. Ciò si è rivelato necessario anche per proteggere i fossili, che in passato sono stati razziati e danneggiati dai collezionisti.

Fonti
Wadi Al-Hitan (Whale Valley)
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