;Resize,width=638;)
Il conclave è alle porte e in poco tempo verrà annunciato il successore di Papa Francesco. Il 7 maggio infatti i 133 cardinali elettori si riuniranno nella Cappella Sistina per eleggere il nuovo pontefice: si tratta di un numero leggermente inferiore a quanto inizialmente pianificato, visto che 2 cardinali non presenzieranno a causa di problemi di salute. Tra i nomi papabili a prendere il ruolo di vescovo di Roma troviamo Luis Antonio Tagle, Matteo Zuppi e Pietro Parolin. Alla luce di tutto ciò, quanti voti dovrà ricevere il nuovo papa per essere eletto?
L'elezione del pontefice può avvenire solo se questo riceve almeno due terzi dei voti e per questo motivo, visto che a questo conclave parteciperanno 133 cardinali, è matematicamente necessario ricevere 88,6 voti. Ovviamente i decimali non possono essere considerati dunque per raggiungere il quorum bisognerà ottenere i due terzi dei voti più uno, cioè 89 voti.
Nonostante in molti ritengano che l'elezione del nuovo papa potrebbe essere piuttosto rapida, le norme prevedono che dopo la 34°a votazione, se ancora non si è arrivati alla maggioranza richiesta, si prendano i due cardinali più votati dal precedente scrutinio e si mettano solo loro due al ballottaggio. Attenzione: anche in questo caso non è sufficiente avere la maggioranza ma è bene raggiungere sempre i due terzi più uno dei voti.
Per quanto riguarda gli ultimi conclavi non è mai stato raggiunto questo valore: papa Francesco infatti fu eletto dopo il quinto scrutinio, mentre papa Benedetto XVI dopo il quarto. In epoca recente, uno tra i conclavi più lunghi fu quello di Papa Pio XI nel 1922 che fu eletto dopo 14 scrutini.
Ma come funziona esattamente un conclave? E perché avviene tutto a porte chiuse? Ecco un video ad hoc sull'argomento: