
Pochi giorni fa, i curatori del Vesthimmerlands Museum di Aars, nella Danimarca settentrionale, hanno annunciato una straordinaria scoperta archeologica: in una campagna di scavo promossa dal Museo, nel corso del mese di gennaio, gli archeologi hanno infatti rinvenuto le tracce di un'imponente struttura circolare realizzata in pali di legno, probabilmente di quercia, risalente a circa 4000 anni fa. La struttura, per via della sua somiglianza col sito inglese di Stonehenge, è stata immediatamente ribattezzata "Woodhenge", perché realizzata in pali di legno.
Nei contesti archeologici è molto raro che il legno si conservi: per questo motivo gli archeologi danesi non hanno ritrovato direttamente i pali, ma una serie di buche dentro alle quali questi erano piantati. Solo alcune tracce del legno che li componeva si sono conservate grazie al terreno umido. In uno scavo archeologico non è raro trovare fossi del genere, ma gli archeologi hanno realizzato con meraviglia come in questo caso la loro successione componesse un circolo: si tratta di 45 buche, a circa 2 metri di distanza l'una dall'altra, che vanno a formare una circonferenza di circa 30 metri di diametro. Al momento le indagini archeologiche sono in prosecuzione, per determinare se all'interno del primo circolo di pali ce ne sia un altro più piccolo, concentrico, come nel caso di Stonehenge.
I circoli megalitici di pietre, espressione di un'ancestrale forma di litolatria, sono piuttosto comuni nelle isole britanniche, in Gran Bretagna e Irlanda, e sono caratteristici del periodo Neolitico, l'ultima fase della Preistoria, anche se sono rimasti in uso anche nei secoli successivi, fino all'Età del Bronzo e oltre. Esistevano circoli anche in legno, molto più difficili da individuare per gli archeologi a causa della deperibilità del materiale. In attesa dei risultati delle analisi del radiocarbonio dai campioni estratti dai resti di legno rimasti nelle buche, gli archeologi danesi stimano che il circolo di pali rinvenuto ad Aars possa datarsi proprio al Neolitico e alle prime fasi dell'Età del Bronzo, tra il 2600 e il 1600 a. C. A questo periodo infatti sono stati datati altri siti particolarmente rilevanti già conosciuti nell'area, come alcuni villaggi, una necropoli, e un altro circolo di pali di legno di dimensioni considerevolmente minori. La realizzazione di circoli come questo, molto probabilmente dei santuari comuni, mette in evidenza il livello di coesione delle società neolitiche dell'Europa Settentrionale, sicuramente in contatto fra loro fra le due sponde del Mare del Nord.