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La competizione tra Giove e Saturno per detenere il record di pianeta col maggior numero di lune sembra aver virato decisamente a favore del signore degli anelli. Gli astronomi hanno infatti riportato la scoperta di ben 128 nuove lune attorno a Saturno, portando il totale a 274 corpi celesti in orbita attorno al gigante gassoso. Saturno possiede ora più lune di quante ne abbiano tutti gli altri pianeti del Sistema Solare combinati, con Giove ormai staccato a sole 95 lune. La scoperta è stata resa possibile grazie ad osservazioni con lunghissimi tempi di esposizione effettuata dal telescopio Canada-France-Hawaii, sulla somma del Monte Maunakea alle Hawaii.
Non pensate però che queste nuove lune siano piacevolmente sferiche e grandi come la nostra Luna. Le nuove lune scoperte hanno tutte forme irregolari, quasi a patata, con un diametro compreso tra i 2 e i 4 km. Come da tradizione, il gruppo di astronomi che le ha scoperte avrà l'onore di dare un nome ad ognuna di loro, probabilmente tratto dalla mitologia norrena, gallica o inuit canadese, come altre lune di questo bellissimo gigante gassoso.
Come sono state scoperte le nuove lune di Saturno
Il team di astronomi guidato da Edward Ashton dell'Academia Sinica di Taipei, Taiwan, ha scoperto queste 128 nuove lune utilizzando il telescopio Canada-France-Hawaii, un telescopio di 4 metri di diametro che si trova a 4000 metri di altezza sulla sommità del Monte Maunakea, alle Hawaii. Gli astronomi hanno dovuto dare fondo a tutte le capacità di questo telescopio per poter scovare nuove lune. Le osservazioni sono iniziate prima del 2019: più gli astronomi osservavano e sovrapponevano le immagini per aumentare il segnale, più lune venivano identificate. Si è partiti nel 2019 con la scoperta di 20 oggetti, seguiti dai 62 nel 2023, per terminare con i 128 confermati dal Minor Planet Center della NASA l'11 marzo di quest'anno. Nonostante ore ed ore di osservazioni, a causa dell'effetto turbolento dell'atmosfera la maggior parte di queste lune appare nelle immagini come piccoli blob sfocati. Saranno necessarie le osservazioni dallo spazio a più alta risoluzione per determinarne con precisione sia la dimensione che la forma.
Le 128 nuove lune: come sono fatte e da dove provengono
Le 128 nuove lune di Saturno hanno forme irregolari, simili ad una patata, con un diametro compreso tra i 2 e i 4 km. Esse seguono orbite ampie ed ellittiche, spesso molto inclinate rispetto al piano degli anelli di Saturno. Queste caratteristiche le rendono parte del gruppo norreno di lune di Saturno, un gruppo di lune che orbitano in direzione retrograda, ad angoli inclinati e su percorsi ellittici, al di fuori degli anelli di Saturno. Sono quindi molto diverse dalle lune normali come la Luna della Terra, che segue un percorso molto meno ellittico ed inclinato.

La maggior parte di queste lune orbita Saturno in moto retrogrado, cioè in verso opposto alla rotazione del pianeta. Questo è un chiaro indizio del fatto che queste lune non si siano formate nel sistema saturniano, ma piuttosto siano state catturate dalla gravità del pianeta. In origine, queste lune facevano parte di un piccolo gruppo di oggetti più grandi catturati da Saturno. Questi ultimi sono successivamente andati incontro a una serie di collisioni centinaia di milioni di anni fa che li hanno frammentati in rocce di piccole dimensioni come quelle appena scoperte.
Quando si parla di lune: il limite minimo di dimensioni
Le nuove lune scoperte non sono grandi e sferiche come il nostro satellite naturale, ma piccole e irregolari. Con l'aumentare delle capacità tecnologiche dei telescopi, gli astronomi stanno scoprendo lune con un diametro sempre più piccolo. A questo punto diventa lecito chiedersi quanto piccola può essere una luna prima che sia semplicemente una roccia?
A questa domanda, gli astronomi dell'Unione Astronomica Internazionale (IAU) stanno cercando di dare risposta da anni, anche perché dare un nome ad ognuna di esse sta diventano un problema non di poco conto. La tendenza dell'IAU sembra quella di voler definire un limite minimo in dimensione affinché un oggetto possa essere considerato una luna, che probabilmente si aggirerà intorno al chilometro di diametro.
Nonostante ciò la ricerca continua, anche perché mappare tutti gli oggetti del Sistema Solare si rivelerà molto importante in futuro quando, si spera, l'umanità diventerà una società interplanetaria interessata nell'estrazione di risorse dagli asteroidi e dalle lune del Sistema Solare.