
Un gruppo di ricercatori ha scoperto tre imponenti vulcani sottomarini, diversi fenomeni di idrotermalismo e persino un relitto di un'antica nave nell'area marina compresa tra Mazara del Vallo e Sciacca.
La spedizione scientifica internazionale è stata coordinata dall'Università di Malta e dall'OGS (Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale).
Le recenti scoperte rivelano che i vulcani appena individuati sono larghi almeno 6 chilometri e si elevano per oltre 150 metri sopra il fondale marino circostante.
Il relitto della nave invece misura 100 metri di lunghezza e 17 metri di larghezza e riposa ad una profondità di 110 metri, sul Banco Senza nome, un tratto che si trova a metà strada tra l'isola vulcanica di Linosa e la costa della Sicilia.
Nei prossimi mesi verrà effettuata un'analisi di laboratorio dei campioni di rocce prelevati durante la spedizione, tra cui lave e depositi piroclastici, ovvero materiale vulcanico depositato sul fondale. Questo permetterà di acquisire informazioni sulla datazione dei vulcani e sulle specifiche proprietà del magma.
Le informazioni raccolte rivestiranno un ruolo importante nell'analisi della storia geologica di una delle aree più articolate del Mediterraneo centrale, che presenta una topografia del fondo molto complessa.
Per l'esplorazione dei fondali marini, sono state utilizzate delle strumentazioni avanzate: un sistema ecoscandaglio Multibeam, per creare una rappresentazione dettagliata e precisa della morfologia sottomarina e un magnetometro, per individuare le strutture vulcaniche sottomarine. Infine, per investigare le caratteristiche geologiche delle prime decine di metri al di sotto del fondale marino, è stato impiegato un sistema di sismica ad alta risoluzione.