
Una recente ricerca ha scoperto una nuova specie di corallo nelle profondità dell’oceano pacifico, la Iridogorgia chewbacca. Il nome che onora il personaggio di Star Wars è legato al suo aspetto peloso, molto simile a Chewbacca, il Wookie più famoso del mondo.
La nuova specie è stata scoperta da un gruppo di ricerca cinese del Laboratorio Chiave per la Biodiversità e la Conservazione Marina di Qingdao e pubblicata sulla rivista Zootaxa. Appartiene al genere delle Iridogorgia, e al Phylum Cnidaria, il che la rende lontana parente di meduse e coralli, con cui condividono anche la stessa classe, gli Anthozoa. Organismi tipici delle profondità marine, sono coralli a tutti gli effetti: non sono un organismo unico, ma una comunità. Sono formati infatti da centinaia di migliaia o addirittura milioni di piccoli organismi, i polipi, che costituiscono la struttura che noi definiamo corallo. A voler essere precisi, l’Iridogorgia chewbacca è un Octocorallo, una sottoclasse degli Anthozoa i cui polipi hanno otto tentacoli (semplice, no? Ma non confondetelo con il polpo, che appartiene al Phylum Mollusca, completamente diverso).
Come è fatto il “corallo Chewbacca”
Anche se dalle foto ci sembra alta e maestosa come il valoroso Chewbacca, in realtà gli esemplari di Iridogorgia chewbacca finora documentati superano di poco il metro di altezza: quello alle Hawaii arrivava a 1,20 metri, mentre quello del 2016 arrivava a stento a 50 cm. Le lunghe "braccia pelose" e fluttuanti, invece arrivano a misurare fino a 40 cm.
Oltre all’aspetto “morbidoso” li contraddistinguono la superficie lucida le a particolare iridescenza (da cui ipotizziamo che possa derivare il nome dell’intero genere, Iridogorgia: iride, deriva infatti da iride, termine che indica un corpo con sfumature cangianti). A detta degli scienziati che hanno avuto la fortuna di vederla, come Les Watling, coautore dello studio «è uno spettacolo indimenticabile».
A differenza dei suoi lontani cugini, molti dei quali abitano la Grande Barriera Corallina, l’Iridogorgia chewbacca, preferisce stare da sola, come un gigante (o quasi) solitario sui fondali oceanici.
I precedenti avvistamenti dell’Iridogorgia chewbacca e le nuove scoperte
In realtà, non è la prima volta che questa specie fa la sua comparsa. Era già stata avvistata, proprio dal coautore dello studio Les Watling, nel 2006 a largo delle coste di Molokaʻi, un’isola delle Hawaii e successivamente nel 2016 nella Fossa delle Marianne. Però, è la prima volta che viene ritrovata nell’Oceano Pacifico occidentale tropicale. Soprattutto è la prima volta che viene analizzata, analisi che hanno permesso di categorizzarla come una specie a sé stante. Il tradizionale metodo di classificazione e identificazione basato sulla direzione di crescita dei coralli (oraria o antioraria), in questo caso non è stato sufficiente e gli scienziati del laboratorio di Qingdao sono dovuti ricorrere a metodi integrati tra analisi morfologiche e genetiche, che hanno permesso anche di scoprire l’enorme variabilità genetica di questi ottocoralli.
Delle quattordici specie di Iridogorgia attualmente conosciute, infatti, il Pacifico ne ospita ben dodici, dieci delle quali abitano le acque del Pacifico occidentale tropicale, dove la Chewbacca non è stata l’unica nuova scoperta di questa ricerca. Al suo fianco, l’Iridogorgia curva, che sta riscontrando meno onori delle cronache, forse perché non assomiglia a un personaggio famoso: quando il nepotismo colpisce anche i coralli!