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20 Giugno 2024
17:54

Sempre meno credenti in Italia e in Occidente, la religione sparirà? Cosa potrebbe succedere

In Italia i praticanti regolari sono scesi dal 36% al 19% della popolazione negli ultimi 20 anni. È il fenomeno della "secolarizzazione", in cui una religione perde centralità in seno a una società. Questo probabilmente non si tradurrà in una scomparsa del cristianesimo, ma a una sua trasformazione.

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Sempre meno credenti in Italia e in Occidente, la religione sparirà? Cosa potrebbe succedere
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In Italia nel corso del ‘900 abbiamo assistito alla separazione tra Stato e Chiesa e tra l'istruzione scolastica statale e quella religiosa. Dall’indagine Istat Aspetti della vita quotidiana (2001-2022), inoltre, è emerso che negli ultimi 20 anni, il numero di persone che in Italia si definiscono "praticanti regolari" (a prescindere dalla religione di appartenenza) si è quasi dimezzato, passando dal 36% al 19%, mentre i "mai praticanti" sono di fatto raddoppiati dal 16% al 31%.

Sempre nel 2020, la società di analisi Gallup, ha registrato per la prima volta dal 1937 che negli USA meno del 50% degli americani frequentano una sinagoga, una chiesa o una moschea e il 21% non si riconosce in alcuna religione (nel 2000 erano l'8%). Stiamo davvero assistendo alla scomparsa della religione in Italia e in Occidente? La risposta non è così semplice come sembrerebbe e richiede di chiarire anzitutto il concetto di secolarizzazione.

Perchè ci sono sempre meno credenti: il fenomeno della secolarizzazione

Nel mondo occidentale, nel pieno periodo dell'industrializzazione presero piede vari studi sociologici per comprendere il mutamento delle società e la perdita di importanza delle religioni tradizionali. Questo fenomeno fu chiamato secolarizzazione e prevedeva, da un lato, la differenziazione e progressiva autonomia tra gli aspetti laici della vita sociale e quelli religiosi e tra le istituzioni laiche e quelle religiose (pensiamo alla separazione Stato-Chiesa in Italia e alla nascita dell'istruzione laica); dall'altro, vedeva la riduzione dei contenuti religiosi nelle arti, nella filosofia e nella letteratura e la parallela affermazione della scienza.

Cosa potrebbe accadere alla religione: le teorie della secolarizzazione

Gli studi sociologici che avvaloravano e avvalorano la tesi secondo cui il processo di secolarizzazione era o sia un inevitabile stadio dell’evoluzione umana sono stati più volte criticati. In sintesi, si tratta di teorie e, come tali, presentano punti di forza e di debolezza e potrebbero non verificarsi mai. In breve, comunque, è possibile distinguere tre teorie della secolarizzazione e del nuovo modo di “vivere la religione”:

  • Secolarizzazione come desacralizzazione: secondo questa teoria la religione ha la funzione di "spiegare il mondo" legandosi ad elementi irrazionali e soprannaturali; nelle società attuali, tuttavia, questi elementi perderanno progressivamente la loro centralità per lasciare spazio a tutto ciò che è razionale ed empiricamente dimostrabile.
  • Secolarizzazione come privatizzazione della religione: la religione verrà sempre più privata della sua funzione morale e perderà la capacità di spiegare la realtà, ritirandosi nella sfera privata delle persone. Secondo Heelas, le religioni come il cristianesimo, l'islam e l'ebraismo, incentrate su Dio, saranno sostituite da “religioni fai da te”. In un mondo occidentale sempre più focalizzato sull’individuo, infatti, anche la religione lo diventerà. Secondo questa visione si assisterà sempre meno a rituali collettivi e pubblici e sempre più a pratiche religiose individuali (per esempio la meditazione).
  • Secolarizzazione come laicizzazione della religione: secondo questa prospettiva, i valori religiosi non scompariranno, ma verranno considerati sempre più come valori laici. Bellah parla, per esempio, di "religione civile", per descrivere i caratteri della cultura americana che, derivano dall'istituzionalizzazione dei valori cristiani. C'è poi la concezione di “religione politica” di Sironneau, che fa riferimento alle grandi ideologie del ‘900 (marxismo, nazionalsocialismo) come equivalenti della religione tradizionale.

Insomma, in l'Italia, così come più in generale in l'Occidente, potremmo assistere più probabilmente a un mutamento della religione più che a una sua scomparsa. D'altro canto, non è detto che il processo possa variare nel tempo e addirittura invertirsi, trasformandosi nei fenomeni inversi di de-secolarizzazione e di ri-secolarizzazione.

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