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8 Marzo 2024
14:35

TikTok potrebbe sparire dagli USA in 6 mesi: perché vogliono vietarlo e cosa sta succedendo

Una proposta di legge appena firmata chiede la rimozione di TikTok dagli app store negli USA se l'azienda cinese ByteDance non venderà il social entro 6 mesi. Le motivazioni riguardano la sicurezza e la privacy degli utenti. L'ultimatum potrebbe però violare il primo emendamento della Costituzione americana.

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TikTok potrebbe sparire dagli USA in 6 mesi: perché vogliono vietarlo e cosa sta succedendo
titktok USA bytedance

Gli Stati Uniti vogliono tentare di convincere ByteDance, società di proprietà cinese, a vendere TikTok entro 6 mesi se vuole che l'app del social continui a essere disponibile sul territorio statunitense. A chiederlo è una proposta di legge – Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Actc – avanzata da un gruppo bipartisan di deputati americani, citando motivazioni legate alla sicurezza nazionale. Il disegno di legge, concede a ByteDance un periodo di tempo di 6 mesi per vendere TikTok. Se ciò non dovesse avvenire, il social network cinese rischia di affrontare la rimozione della app da tutto il territorio degli Stati Uniti. La proposta di legge richiama iniziative precedenti, durante le presidenze di Joe Biden e Donald Trump, di contrastare la diffusione della celebre app negli Stati Uniti. TikTok non ha preso bene la decisione degli USA, criticandola aspramente e inviando ai propri utenti una notifica che, oltre a informarli della cosa, li invita a reagire alla proposta del Congresso.

Le preoccupazioni che hanno spinto il Congresso a mobilitarsi nei confronti dell'applicazione cinese riguardano principalmente il modo in cui questa raccoglie e gestisce i dati degli utenti statunitensi e le implicazioni politiche di quest'ultima con la Cina. In un comunicato Mike Gallagher, presidente della commissione d'inchiesta della Camera dei rappresentanti sulla Cina, ha infatti dichiarato:

Questo è il mio messaggio a TikTok: rompi con il Partito Comunista Cinese o perderai l'accesso ai tuoi utenti americani. Il principale avversario dell'America non può controllare una piattaforma mediatica dominante negli Stati Uniti.

Sulla stessa lunghezza d'onda anche il deputato Raja Krishnamoorthi, secondo cui la proposta di legge va ad affrontare i problemi legati alla sicurezza nazionale attribuibili a TikTok e protegge gli utenti americani dei social media da quella che definisce una vera e propria "sorveglianza digitale".

Dal momento che la proposta di legge costringerebbe TikTok a non poter più far parte di ByteDance – la società che nel 2017 ha acquistato il social network – la sua reazione è stata piuttosto forte. TikTok ha infatti inviato una notifica ai propri utenti, contenente il seguente messaggio:

Stop alla chiusura di TikTok. Il Congresso sta pianificando un divieto totale di TikTok. Parlate ora, prima che il vostro governo privi 170 milioni di americani del loro diritto costituzionale alla libertà di espressione. Questo danneggerà milioni di aziende, distruggerà i mezzi di sostentamento di innumerevoli creators in tutto il Paese e negherà agli artisti un pubblico. Fate sapere al Congresso cosa significa TikTok per voi e dite loro di votare NO.

TikTok | Geopop
Credits: TechCrunch.

A storcere il naso sulla proposta di legge presentata dal Congresso sono stati anche alcuni esperti di diritto internazionale. Tra questi c'è Jameel Jaffer, celebre avvocato per i diritti umani e le libertà civili e direttore inaugurale del Knight First Amendment Institute della Columbia University, secondo cui la proposta di legge solleverebbe problemi legati al Primo Emendamento. L'avvocato ha infatti dichiarato:

Il Congresso può proteggere la privacy e la sicurezza dei dati senza vietare agli americani l'accesso a una delle piattaforme di comunicazione più popolari al mondo. Dovrebbe iniziare approvando una legge completa sulla privacy che limiti il tipo di informazioni che TikTok e altre piattaforme possono raccogliere. Vietare agli americani l'accesso ai media stranieri dovrebbe essere l'ultima risorsa.

A prescindere da quali saranno gli sviluppi futuri della vicenda, una cosa è certa: TikTok probabilmente continuerà a dover affrontare simili beghe con il governo statunitense, visto che non è la prima volta che finisce nel suo mirino.

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