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Sigaretta con tabacco riscaldato: come funziona e i possibili effetti sulla salute

Nei prodotti a tabacco riscaldato (HTP) non avviene la combustione come nelle sigarette tradizionali che raggiungono i 900°C, ma si possono comunque sviluppare sostanze tossiche a causa della presenza di glicerolo e della temperatura prossima ai 350 °C. Vediamo nel dettaglio di quali sostanze stiamo parlando.

22 Aprile 2024
18:30
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Sigaretta con tabacco riscaldato: come funziona e i possibili effetti sulla salute
Sigarette con tabacco riscaldato come funzionano

Le sigarette con tabacco riscaldato o Heated Tobacco Product (HTP), insieme alle sigarette elettroniche, sono emerse come un'alternativa potenzialmente meno dannosa rispetto alle sigarette tradizionali. Questo perché, a differenza delle sigarette convenzionali, che bruciano il tabacco a temperature elevate (circa 900 °C), le HTP riscaldano il tabacco a temperature inferiori (max 350 °C). Tuttavia, nonostante la loro crescente popolarità, l'impatto sulla salute delle HTP è ancora oggetto di dibattito. Infatti ci sono studi che dimostrano la presenza di particelle solide di carbone dell'espirato, considerandolo quindi fumo a tutti gli effetti, piuttosto di solo aerosol. In questo video-articolo quindi siamo andati a capire il funzionamento delle sigarette a tabacco riscaldato di ultima generazione, abbiamo spiegato la composizione chimica del fumo e i possibili effetti sulla salute umana.

Come funzionano le sigarette a tabacco riscaldato

A differenza delle sigarette tradizionali, all'interno delle sigarette a tabacco riscaldato (che d'ora in avanti chiameremo solo HTP) non avviene la combustione. Questo perché la temperatura massima raggiunta da questi dispositivi è di massimo 350 °C a questa temperatura non avviene la reazione chimica di combustione tra l'ossigeno dell'aria e la materia organica di cui è composta il tabacco.

Ad ogni modo, il riscaldamento dipende dalla marca e tipologia di HTP: potrebbe avvenire grazie ad una resistenza che scalda la parte esterna del tabacco, grazie ad una "lama" che "infilza" il tabacco dello stick e lo scalda da dentro, oppure tramite induzione. Quest'ultima tecnica fa parte delle HTP di ultima generazione e sfrutta la presenza di una lamella di metallo pre-inserita all'interno dello stick.

Lo stick di tabacco non contiene solo tabacco, ma anche una piccola percentuale variabile di acqua, glicerolo e aromi. L'acqua e il glicerolo vengono aggiunti per permettere la formazione di aerosol: le temperature elevate (max 350 °C) producono piccolissime goccioline liquide di acqua e glicerolo che trasportano aromi, nicotina e prodotti di degradazione del tabacco.

Nel video andiamo a mostrare proprio il funzionamento di queste HTP, smontando ogni singolo componente dello stick.

Come sono fatti gli stick delle sigarette a tabacco riscaldato

La composizione del "fumo"

Possiamo affermare che la maggior parte di quello che viene inalato è formato da un aerosol liquido di acqua e glicerolo in cui sono sciolti aromi e nicotina. Una piccola percentuale, ma non trascurabile, invece è formata da prodotti di degradazione del glicerolo e del tabacco. A causa delle alte temperature (max 350 °C) si  potrebbero formare diverse sostanze che vengono inalate insieme all'aerosol di acqua e glicerolo. Nello specifico parliamo di:

  • monossido di carbonio (CO),
  • idrocarburi policiclici aromatici (IPA),
  • composti organici volatili,
  • fenoli,
  • nitrosammine specifiche del tabacco,
  • aldeidi (tra cui formaldeide e acetaldeide);
  • particelle solide di carbone.

Ora, come sempre però è importante chiedersi in che quantità si formano tutte queste sostanze. In questo caso, in quantità più basse rispetto alle sigarette tradizionali, perché nelle sigarette tradizionali si raggiungono temperature molto più elevate, anche 900 °C. C'è un'eccezione: alcune aldeidi che arrivano dalla degradazione del glicerolo sono presenti in maggiori quantità nel fumo delle sigarette a tabacco riscaldato, rispetto alle sigarette tradizionali.

Per quanto riguarda, invece, la presenza di particelle solide di carbonio, ci sono studi contrastanti in letteratura. Ad ogni modo non possono essere considerate innocue dal punto di vista della salute.

fumo

Gli effetti sulla salute: quanto fanno male

Diciamo subito che è ancora presto per dire con certezza quali siano i danni sulla salute causati dalle HTP. Servono analisi indipendenti grandi (quindi non finanziate dalle industrie del tabacco) e prolungate nel tempo. Per ora non è possibile dire con sicurezza che il fumo delle HTC sia cancerogeno.

Gli studi preliminari però ci dicono fondamentalmente che è vero che la quantità di sostanze cancerogene nelle HTP è minore rispetto a quella del fumo tradizionale, ma ci sono anche delle sostanze presenti solo nel fumo di sigarette a tabacco riscaldato. Tra queste abbiamo detto che ci sono alcune aldeidi, e in particolare formaldeide. Ricordiamo che la formaldeide è considerata una sostanza cancerogena di tipo 1, quindi che aumenta la probabilità di contrarre qualche tipologia di tumore: più se ne assume e più alto è il rischio.

radon polmoni

Poi ci sono anche gli aromi: anche loro possono degradarsi e formare sostanze potenzialmente tossiche. Capite bene quindi che ci sono tante variabili in gioco, senza considerare tutti gli effetti nocivi della nicotina, che causa una forte dipendenza e può favorire l'ipertensione, il diabete e nei giovani può interferire con lo sviluppo neurologico, quindi con lo sviluppo del cervello.

Oltre a questo, bisogna considerare gli effetti a breve termine legati alla nicotina, che sono Irritazione delle vie aeree, eccessiva secrezione di muco, tosse, difficoltà respiratorie, dolore al petto, nausea, vomito o diarrea, stanchezza, febbre o perdita di peso.

Insomma le sigarette a tabacco riscaldato di certo non fanno bene e gli studi futuri ci daranno più informazioni, soprattutto sul legame con i tumori. Possiamo dire che facciano meno male delle sigarette tradizionale? Molto probabilmente sì. Di quanto? Di preciso non lo sappiamo, sicuramente il fumo di sigaretta tradizionale è estremamente tossico e cancerogeno, mentre il fumo/aerosol delle HTP lo è in quantità minore. Possiamo dire che le HTP facciano più male delle sigarette elettroniche? Molto probabilmente sì. Di quanto? Non lo sappiamo di preciso. Vedremo quali saranno i risultati degli studi futuri.

Sono un appassionato del mondo microscopico, a partire dalle molecole fino agli artropodi. La laurea magistrale in chimica mi ha permesso di avere gli strumenti necessari per comprendere il funzionamento del mondo, ma soprattutto ha saziato la mia fame di risposte. Curioso, creativo e con idee folli: date una videocamera, un drone o una chitarra al DeNa e lo renderete felice.
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