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4 Settembre 2025
13:00

Sinner e il Mental Economy Training: come funziona l’approccio neuroscientifico da numero 1 al mondo

Da diversi anni il tennista italiano, n° 1 del mondo, usa un approccio neuroscientifico per migliorare le proprie performance: si tratta del "Mental Economy Training" sviluppato dal professor Riccardo Ceccarelli, medico dello sport che da 30 anni lavora nella Formula 1.

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Sinner e il Mental Economy Training: come funziona l’approccio neuroscientifico da numero 1 al mondo
Jannik Sinner agli US Open 2024 Credit: Hameltion, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons
Jannik Sinner agli US Open 2024 Credit: Hameltion, CC BY–SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by–sa/4.0>, via Wikimedia Commons

Jannik Sinner è diventato il primo italiano della storia a salire sul gradino più alto del tennis mondiale – dal quale, a oggi, non è mai sceso: un traguardo raggiunto anche grazie al Mental Economy Training, un allenamento ideato dal medico dello sport Riccardo Ceccarelli. Parte del merito dei risultati del classe 2001 nato in Val Pusteria va oltre che alle straordinarie doti tecniche e atletiche anche alla sua forza mentale. Ceccarelli si occupa da 30 anni della psicologia della crème de la crème della Formula 1 (da Ayrton Senna fino a Max Verstappen e Charles Leclerc), ma che ha anche seguito altri sportivi come le sciatrici Mikaela Shiffrin e Federica Brignone e il nuotatore Gregorio Paltrinieri, inoltre, dirige a Viareggio “Formula Medicine”, centro all’avanguardia per il mental coaching (il supporto che mira a migliorare le prestazioni individuali attraverso lo sviluppo delle capacità mentali e delle strategie di gestione delle emozioni). Il rapporto tra Sinner e Ceccarelli è nato 5 anni fa, quando l'atleta azzurro era ancora sotto la guida del suo ex coach, Riccardo Piatti, a Bordighera ed è continuato con la gestione Vagnozzi-Cahill, gli attuali allenatori del n° 1 del mondo. Il centro toscano sottopone i propri "pazienti" al cosiddetto "Mental Economy Training", un approccio che affonda le radici nella neuroscienza.

Cos’è  il Mental Economy Training di Sinner e da dove nasce

Il "Mental Economy Training" nasce da uno studio realizzato presso l’Università di Pisa da Riccardo Ceccarelli in collaborazione con due eccellenze della neuroscienza, i professori Pietro Pietrini ed Emiliano Ricciardi. Dopo aver raccolto dati dalla pista di Formula 1 (esami del sangue prima e dopo le gare, registrazioni elettrocardiografiche durante le stesse e durante tanti test in palestra e in laboratorio), il prof Ceccarelli ha spostato la ricerca in ambito accademico per indagare attraverso la Risonanza Magnetica Funzionale le peculiarità cerebrali che contraddistinguono i piloti riuscendo a dimostrare che questi si differenziano dalla media della popolazione perché sono in grado di evitare inutili sprechi di energie nervose, come dimostra la loro capacità di raggiungere elevate performance mentali attivando solo le aree cerebrali strettamente necessarie.

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L’immagine mostra a sinistra l’attività della corteccia cerebrale di un pilota esperto e a destra quella di un guidatore non esperto al test del semaforo in Formula 1: il primo attiva nello stesso tempo solo le aree cerebrali strettamente necessarie. Credit: Formula Medicine

Le pubblicazioni scientifiche sono state presentate a 4 edizioni del prestigioso congresso "Human Brain Mapping" (un evento annuale organizzato dalla Organization for Human Brain Mapping che riunisce ricercatori da tutto il mondo per discutere le ultime scoperte e sviluppi nel campo della mappatura del cervello umano e delle sue funzioni), riscontrando grande interesse da parte della comunità scientifica internazionale. Negli anni successivi, ricerche simili hanno dimostrato che l’economia mentale, scientificamente denominata "efficienza neurale", è una caratteristica che accomuna le persone di successo, non solo nello sport, ma anche nelle attività lavorative.

Come funziona il Mental Economy Training e come lo svolge Sinner

Riccardo Ceccarelli ha sviluppato test computerizzati ad hoc per monitorare la performance dell'atleta e associarla alle linee del suo consumo cerebrale (attraverso una fascia frontale) e del battito cardiaco. Il training è finalizzato a ricreare situazioni che permettano di percepire sensazioni come rabbia, sconforto, stanchezza, stress, calma o efficienza. Sarà poi l'atleta ad associarle ai vari momenti vissuti durante le partite. Con Sinner, come con gli altri sportivi, il centro di Viareggio lavora sulla self awareness, ovvero lo sviluppo della conoscenza di se stessi, attraverso la gestione dell’automatismo e della elaborazione cognitiva: la prima rappresenta l’istinto del gesto sportivo, collegato a una reazione che scatta in pochi centesimi di secondo, la seconda l’elaborazione della tattica di gioco. L'approccio è oggettivo, numerico. I test si possono svolgere sia in sede (ci sono 9 postazioni, costituite da monitor e touch screen, dislocate su una superficie di 150 metri quadrati come la "Stanza delle distrazioni") sia a casa o in ogni parte del mondo (come fa il n° 1 del tennis). Bastano un PC e una piccola valigetta contenente strumenti come cuffie e joystick. I software sviluppati consentono di stilare un profilo psico-fisiologico del soggetto, evidenziandone i punti di forza e le aree da ottimizzare con routine o allenamenti specifici. Nella vita di tutti i giorni Ceccarelli definisce l'approccio all'Economia mentale anche come "tecnica dello scalatore", ovvero fare un passo alla volta senza mai guardare la vetta, senza sprecare energie inutili, altrimenti il rischio è di cadere e di fallire.

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