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27 Agosto 2025
13:30

Primo successo pieno per un volo del razzo Starship: perché questo test è importante per SpaceX

Per la prima volta nella storia di SpaceX, un test di volo di Starship ha raggiunto tutti gli obiettivi previsti, con il booster Super Heavy ammarato nel Golfo del Messico. Questo traguardo permette all'azienda di rassicurare sulla tenuta del programma Starship, dopo il fallimento dei tre test precedenti.

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Primo successo pieno per un volo del razzo Starship: perché questo test è importante per SpaceX
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Il decimo test di volo di Starship. Credit: SpaceX

Il decimo test di volo del razzo Starship di SpaceX si è finalmente concluso con un successo, dopo due rinvii precedenti dovuti prima a problemi tecnici ai sistemi di rifornimento e poi alle pessime condizioni meteo. Decollato da Starbase, in Texas, alle 18:30 del 26 agosto (ore locali, le 01:30 del 27 agosto in Italia), il prototipo Starship Block 2 ha raggiunto tutti gli obiettivi prefissati dal piano di volo, terminando con un ammaraggio controllato nell’Oceano Indiano.

Per l'azienda guidata da Elon Musk si tratta di un traguardo importante, soprattutto dopo che i tre test precedenti si erano conclusi con un fallimento, sollevando preoccupazioni sulla possibilità che il programma Starship si stesse arenando.

Vediamo in dettaglio com'è andato il test di volo, visibile anche nel video qui sotto, e quanto è importante questo successo per SpaceX e per il programma di allunaggio Artemis.

Come è andato il decimo volo di Starship: gli obiettivi raggiunti da SpaceX

Per SpaceX si tratta del primo volo di successo per il prototipo Block 2 della navicella Starship, lanciato per la prima volta a gennaio di quest'anno. Tutti gli obiettivi del piano di volo sono stati raggiunti, nonostante siano stati riscontrati alcuni piccoli problemi tecnici.

In particolare, il lancio è iniziato con il decollo del booster Super Heavy (alto circa 70 metri) grazie all'accensione di tutti i 33 motori Raptor. La fase di ascesa è stata seguita da una manovra di hot staging (cioè l'accensione dei 6 motori Raptor della navicella Ship mentre questa era ancora collegata al Super Heavy), a circa 7 minuti dal decollo.

A quel punto, il Super Heavy è ammarato in modo controllato nel Golfo del Messico: prima di toccare l'acqua, però, i motori sono stati nuovamente accessi, così da capovolgere la posizione del razzo e farlo entrare nell'Oceano con il cono di prua rivolto verso l'alto. L'ammaraggio del Super Heavy è stato accolto con grande entusiasmo, dal momento che nell'ultimo test non era nemmeno previsto un rientro morbido.

Ma è la navicella Ship, cioè lo stadio superiore del razzo, che ha dato le soddisfazioni più grandi all'azienda di Elon Musk. La Ship infatti non era mai riuscita a raggiungere, in nessuno dei test precedenti, tutti gli obiettivi previsti. Dopo il distacco dal Super Heavy, la navicella ha proseguito il suo volo suborbitale verso l’Oceano Indiano, durante il quale sono stati dispiegati 8 finti satelliti Starlink V3 (rilasciati sulla stessa traiettoria suborbitale di Starship), che si sono poi distrutti rientrando in atmosfera. L'obiettivo, in questo caso, era quello di testare i meccanismi di movimentazione e rilascio di un carico, dato che la nuova generazione di Starship Block 3 dovrebbe essere in grado di trasportare fino a 60 Starlink.

La Ship ha acceso in modo nominale un suo motore nello spazio (obiettivo raggiunto per la seconda volta) ed è rientrata in atmosfera senza troppi danni prima dell'ammaraggio , a circa un'ora dal decollo, nell'Oceano Indiano: anche in questo caso non era previsto il recupero, ma i dati ottenuti serviranno per lo sviluppo e il perfezionamento dei prossimi razzi Starship.

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Lo schema di volo del decimo test di lancio di Starship. Fonte: SpaceX

Perché il successo del decimo test di volo di Starship è così importante

Il successo del decimo test di volo di Starship rappresenta un traguardo storico per SpaceX: è la prima volta, infatti, che l'azienda raggiunge tutti gli obiettivi fissati in un piano di volo. Il successo di questo lancio, però, non era scontato: i tre test di volo precedenti (quello di gennaio, marzo e maggio) si erano infatti conclusi con l'esplosione dei razzi in volo: di conseguenza, iniziavano a diffondersi sempre più preoccupazioni sull'effettiva tenuta del programma Starship e sull'affidabilità dell'azienda nello sviluppo di prototipi spaziali.

È pur vero che la filosofia di Space X è sempre stata quella di testare i prototipi il più velocemente possibile, anche a rischio di fallire, così da individuare subito gli eventuali problemi e risolverli nel breve termine. Proprio la mancanza di risultati nelle ultime missioni, però, stava mettendo in dubbio la stessa capacità di SpaceX di raggiungere i propri obiettivi, considerando che dalla società di Elon Musk dipende anche il programma di allunaggio umano Artemis III, previsto dalla NASA per il 2027.

Insomma, il successo di questo decimo volo ha permesso, da un lato, di rimettere in carreggiata il programma Starship, mentre dall'altro ha dissipato i dubbi sull'affidabilità dei prototipi di SpaceX.

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