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17 Giugno 2025
7:00

Su WhatsApp di Meta ci sarà la pubblicità su aggiornamenti di stato e canali: cosa cambia

L'app di messaggistica WhatsApp di proprietà di Meta sta introducendo pubblicità negli aggiornamenti di stato e nei canali, senza influire sulle chat private, che restano escluse dalla novità.

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Su WhatsApp di Meta ci sarà la pubblicità su aggiornamenti di stato e canali: cosa cambia
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Credit: Meta.

WhatsApp, l'app di messaggistica istantanea di Meta utilizzata da miliardi di persone nel mondo, sta per raggiungere un'importante pietra miliare: l'introduzione di pubblicità negli aggiornamenti di stato e nei canali. Questo cambiamento, pur rappresentando una svolta significativa nell'ecosistema dell'app, è stato progettato in modo da non interferire con l'esperienza privata di messaggistica tra utenti, che resta protetta dalla crittografia end-to-end. Sostanzialmente, se utilizzate WhatsApp principalmente per comunicare con amici o familiari, non noterete alcuna differenza nelle vostre chat.

Le novità si concentreranno esclusivamente nella sezione “Aggiornamenti”, che ogni giorno viene consultata da oltre 1,5 miliardi di persone in tutto il mondo. Meta, la società madre di WhatsApp, intende sfruttare questa base di utenti per offrire nuove opportunità agli amministratori di canali e alle aziende, attraverso tre strumenti principali: abbonamenti premium per contenuti esclusivi, canali sponsorizzati per aumentarne la visibilità e inserzioni pubblicitarie visibili negli stati, simili a quelle già presenti su Facebook e Instagram. Il tutto, assicurano da WhatsApp, sarà implementato rispettando i più alti standard di protezione dei dati personali, senza interferire con la comunicazione privata degli utenti né vendere numeri di telefono agli inserzionisti.

Come funziona la pubblicità nella sezione “Aggiornamenti” di WhatsApp

Ma entriamo nel dettaglio. L'aggiornamento riguarda un'area specifica dell'app che negli ultimi due anni ha visto una rapida espansione: la scheda “Aggiornamenti”. In questa sezione si trovano due funzionalità distinte. La prima è lo stato, dove gli utenti condividono brevi aggiornamenti visibili per 24 ore, in un formato molto simile alle “storie” di altre piattaforme social. La seconda sono i canali, flussi di contenuti unidirezionali seguiti da milioni di persone per ricevere notizie, aggiornamenti o contenuti da creator, brand e istituzioni (a proposito, se non seguite ancora il canale WhatsApp di Geopop, questo è il momento buono per iniziare a farlo).

Meta ha deciso di potenziare questa sezione con tre strumenti chiave, pensati per offrire valore aggiunto sia agli utenti sia agli stessi creatori di contenuti:

  • L'abbonamento ai canali, che permetterà a chi segue un canale di sostenerlo economicamente attraverso un pagamento mensile. In cambio, si riceveranno aggiornamenti esclusivi, non visibili agli utenti che non sono abbonati.
  • I canali promossi, ovvero la possibilità, per gli amministratori, di aumentare la visibilità del proprio canale all'interno della directory pubblica di WhatsApp. Questo consentirà agli utenti di scoprire più facilmente contenuti potenzialmente interessanti in base ai propri interessi, aumentando l'interazione e la varietà di informazioni disponibili.
  • L'introduzione delle inserzioni negli stati, la più discussa, dove cominceranno ad apparire brevi annunci pubblicitari da parte di aziende. Non si tratta di messaggi invasivi nelle chat personali, ma di contenuti promozionali visualizzati esclusivamente nella scheda “Aggiornamenti”. Toccando uno di questi annunci, sarà possibile avviare una conversazione diretta con l'azienda promotrice del contenuto sponsorizzato.

Le implicazioni sulla privacy

Per quanto riguarda la gestione della privacy, uno degli aspetti più delicati quando si parla di pubblicità online, WhatsApp ha ribadito che le conversazioni private, le chiamate vocali e i gruppi continueranno a essere protetti con crittografia end-to-end. Questo significa che nemmeno WhatsApp può accedere al contenuto dei messaggi.

Le inserzioni saranno selezionate in base a un numero limitato di informazioni, come la città o il Paese da cui si effettua l'accesso a WhatsApp, la lingua impostata, i canali seguiti e il tipo di interazione che si è avuto con precedenti annunci pubblicitari. Per chi ha collegato WhatsApp al Centro gestione account di Meta (lo stesso che unifica Facebook e Instagram), saranno usate anche le preferenze pubblicitarie espresse sugli altri servizi del gruppo, così da rendere gli annunci più rilevanti e uniformi.

Un punto importante riguarda la trasparenza: il numero di telefono degli utenti non verrà mai condiviso né venduto agli inserzionisti. Inoltre, i contenuti delle chat private e dei gruppi non saranno mai utilizzati per scopi pubblicitari. Meta sottolinea di voler costruire un modello di business sostenibile per WhatsApp, senza compromettere la natura intima e sicura dell'applicazione.

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