
Un violento terremoto di magnitudo 7.4 ha colpito oggi alle 9:43 locali (le 3:43 in Italia) il sud delle Filippine con epicentro al largo della costa orientale di Davao Oriental, a 62 km da Manay, e ipocentro a 58,1 km di profondità, stando ai dati raccolti dal servizio geologico statunitense USGS confermati dall'Istituto di Vulcanologia e Sismologia delle Filippine. C'è stato panico tra la popolazione che è scesa in strada e numerosi blackout nell'isola. Il governo filippino ha confermato una vittima a Davao City.
Inizialmente c'è stata preoccupazione per un'allerta tsunami, emessa dall'istituto sismologico nazionale e poi rientrata dopo alcune ore, che ha portato all'evacuazione dei paesi affacciati alle coste. L'unica onda anomala registrata è stata a Tandag City con un'altezza di circa 30 centimetri.
La scossa di terremoto di magnitudo 7.4 nel sud delle Filippine
Il sisma ha colpito la regione sudorientale del Paese, con epicentro in mare a un centinaio di km da Davao City. Inizialmente l'Istituto di Vulcanologia e Sismologia filippino ha registrato una magnitudo pari a 7.6, poi scesa a 7.4 in accordo con la magnitudo stimata dall'USGS. Il forte terremoto segue di appena 10 giorni fa il sisma di magnitudo 6.9 che ha colpito la provincia di Cebu. Al terremoto principale sono seguite finora almeno 170 scosse di assestamento, di cui la principale con magnitudo 5.8 alle 11:32 locali.

L'origine del sisma, secondo l'istituto geologico statunitense, è da attribuire al movimento della placca delle Filippine che scorre rispetto alla microplacca della Sonda. Il movimento relativo tra le due placche è di circa 100 millimetri all'anno. Il terremoto è stato originato da una faglia obliqua tra le due placche.
Perché nelle Filippine ci sono spesso terremoti intensi
Le Filippine si trovano lungo la cosiddetta “cintura di fuoco del Pacifico”, cioè – semplificando – una linea che segue le coste dell'Oceano Pacifico particolarmente attiva dal punto di vista geologico per via dell'azione delle varie placche continentali sulla placca del Pacifico. Questa placca subisce un fenomeno chiamato subduzione: in parole semplici, sprofonda sotto le placche confinanti. I vasti complessi movimenti tettonici in questa linea danno origine a numerosi vulcani attivi e violenti terremoti.

In quanto parte di questo “anello di fuoco”, anche la placca delle Filippine subisce frequentemente terremoti di grande intensità: nell'ultimo secolo, come riporta l'USGS, sono avvenuti 155 terremoti con magnitudo superiore a 6.0 e 15 terremoti di magnitudo superiore a 7.0, come quello odierno.