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27 Settembre 2023
9:31

Terremoto di magnitudo Richter 4.2 ai Campi Flegrei, il più forte dagli anni ’80

Una scossa di magnitudo 4.2 ha colpito nella notte i Campi Flegrei, a poca distanza da Napoli Bagnoli. Si tratta di un sisma legato al bradisismo.

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Terremoto di magnitudo Richter 4.2 ai Campi Flegrei, il più forte dagli anni ’80
campi flegrei 27 sett

Nella notte di mercoledì 27 settembre, alle ore 3:35, un terremoto di magnitudo  4.2 ha colpito i Campi Flegrei, a poca distanza dal quartiere di Napoli Bagnoli. L'ipocentro del terremoto è molto superficiale, circa 3 km, e per questo motivo è stato distintamente avvertito dalla popolazione di Napoli, Pozzuoli e di svariati comuni limitrofi. Fortunatamente non si registrano né gravi danni né vittime ma a Pozzuoli le scuole sono state chiuse per precauzione e anche le linee ferroviarie sono state sospese nella notte – per poi riprendere gradualmente la normale attività in mattinata.

Quello di 4.2 in realtà è solo uno dei più di 60 terremoti che hanno interessato la zona a partire dalle 5:06 di martedì 26 settembre – come confermato anche da una comunicazione del direttore dell'Osservatorio Vesuviano. Ma a cosa sono dovute tutte queste scosse? Appariremo anche ripetitvi ma la risposta è la stessa: "bradisismo". Si tratta di un fenomeno di periodico e lento innalzamento e abbassamento del suolo che, ciclicamente, interessa l'area flegrea.

L'ultima fase di sollevamente, che continua tutt'oggi è iniziato nel 2005 e a luglio 2023 ha raggiunto un picco di 113 cm nell’area del Rione Terra di Pozzuoli. L’innalzamento del suolo è sistematicamente accompagnato da terremoti (a differenza delle fasi di abbassamento, durante le quali non ci sono sismi).

L'ultima crisi bradisismica si è avuta nel 1982-1984, con l'evacuazione di una parte della popolazione. Fu in quell'occasione che si ebbero dei terremoti con magnitudo simile a quella del 27-09-23.

Il direttore dell'Osservatorio Vesuviano Mauro di Vito:

I parametri geofisici e geochimici analizzati, sia in pozzo che nelle emissioni idrotermali, indicano il perdurare della dinamica in corso, con sollevamento del suolo, che presenta nell’area di massima deformazione al Rione Terra una velocità media di circa 15 mm/mese dagli inizi del 2023, in lieve incremento negli ultimi giorni, e assenza di variazioni geochimiche significative nell’ultima settimana.

campi flegrei 27 9 23
Credit: INGV

Nello stesso comunicato viene anche detto che attualmente non ci sono elementi che ci possano suggerire evoluzioni del sistema in un lasso di tempo breve, anche se una futura variazione dei parametri potrebbe modificare gli scenari di pericolosità.

Per approfondire, vi consigliamo questo video sul bradisismo:

Sono un geologo appassionato di scrittura e, in particolare, mi piace raccontare il funzionamento delle cose e tutte quelle storie assurde (ma vere) che accadono nel mondo ogni giorno. Credo che uno degli elementi chiave per creare un buon contenuto sia mescolare scienza e cultura “pop”: proprio per questo motivo amo guardare film, andare ai concerti e collezionare dischi in vinile.
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