
Il tifone Kajiki si sta abbattendo sul Vietnam, causando piogge intense, allagamenti e venti che hanno superato i 133 km/h, equivalente a un uragano atlantico di categoria 2 nella Scala Saffir-Simpson. Il tifone ha toccato terra attorno alle 13:00 di oggi (ora locale, le 08:00 in Italia) e l'occhio del tifone è stato localizzato a 145 km ad est della provincia di Ha Tinh.
Per il momento non sono ancora stati segnalati vittime né feriti: tuttavia, l'Agenzia nazionale di previsione meteorologica del Vietnam ha emesso un'allerta per il rischio di inondazioni improvvise e frane in oltre 400 comuni e più di più di 586 mila persone sono state evacuate. Ad alimentare Kajiki sono state anche le acque estremamente calde al largo della costa centro-settentrionale del Vietnam, dove le temperature della superficie del mare hanno raggiunto i 30 °C.
Secondo gli ultimi aggiornamenti, gli aeroporti di Thanh Hoa e Quang Binh sono stati chiusi e centinaia di voli sono stati cancellati. Nel frattempo, il tifone Kajiki si sta dirigendo verso nord-ovest, a una velocità media di 20 km/h. Per far fronte alla situazione, il governo ha dispiegato circa 16 mila militari.
Il passaggio del tifone Kajiki in Vietnam: la situazione attuale
Il tifone Kajiki ha toccato terra intorno alle 13:00 del 25 agosto (ore locali, le 08:00 in Italia): secondo quanto riportato dai media locali, circa 586 mila persone sono state evacuate, con scuole ed edifici pubblici riconvertiti in rifugi temporanei. Nel frattempo, gli aeroporti delle province di Thanh Hoa (a circa 160 km dalla capitale Hanoi) e Quang Binh sono stati chiusi e centinaia di voli sono stati cancellati.
Nell'ultimo aggiornamento, il Centro meteorologico nazionale ha confermato che il tifone è diminuito d'intensità, anche se permangono forti venti che possono raggiungere tra i 103 e i 130 km/h e l'impatto delle piogge torrenziali proseguirà fino a tarda serata.
Si tratta del quinto tifone che colpisce il Vietnam quest'anno e finora è il più potente: inizialmente le previsioni indicavano un'intensità di Kajiki simile a quella del tifone Yagi, di categoria 4, che lo scorso anno aveva devastato il nord del Paese, causando la morte di circa 300 persone e danni per oltre 5 miliardi di dollari a infrastrutture, fabbriche e terreni agricoli. In realtà, Kajiki è risultato più debole del previsto, fermandosi a una categoria 2.
La traiettoria del tifone Kajiki: le previsioni
In questo momento, il tifone Kajiki si sta dirigendo verso nord-ovest: sono state previste mareggiate fino a 1,5 metri, con il livello del mare in alcune aree che dovrebbe raggiungere più di 3,5 metri. Il Centro meteorologico cinese ha previsto che il tifone porterà forti piogge in 13 province del Vietnam centrale e settentrionale, ma anche in Laos e in Thailandia, con il rischio di inondazioni improvvise e frane in aumento.
Si teme che la pioggia torrenziale e i venti di circa 130 km/h possano provocare allagamenti nelle fattorie e nei villaggi lungo la traiettoria del tifone, distruggendo le colture e uccidendo il bestiame: in alcune regioni sono previsti tra 200 e 400 millimetri di pioggia, ma alcune aree superano i 600 mm.

Prima di raggiungere il Vietnam, il tifone Kajiki si è abbattuto anche sull’isola cinese di Hainan, dove numerosi alberi sono stati sradicati e sono state registrate diverse interruzioni di corrente.
Il tifone Kajiki è a tutti gli effetti un uragano: di cosa si tratta
Il termine tifone viene usato per indicare un ciclone tropicale (cioè un vortice atmosferico a bassa pressione) che si sviluppa al largo delle coste asiatiche dell'Oceano Pacifico: di base, equivale a un uragano, termine però utilizzato per indicare i cicloni tropicali che si sviluppano al largo delle coste del Centro-Nord America. A seconda dell'intensità del tifone, la velocità dei venti può variare, arrivando fino a 250 km/h in caso di uragano di categoria 5 nella scala Saffir-Simpson.
In generale, i tifoni si originano da una perturbazione tropicale preesistente, che prima si evolve in tempesta tropicale, poi in ciclone tropicale e, infine, in un tifone/uragano a seconda dell'intensità dei venti. Come già detto, questo fenomeno atmosferico è caratterizzato da un'intensa rotazione: a ruotare, però, non è solo l'aria, ma anche l'ammasso nuvoloso formato dal vapore acqueo di origine oceanica condensato. Ecco perché la forma è quella di una spirale o di una ciambella con il buco al centro, anche definito “occhio del ciclone”.