
Nella notte tra sabato 29 marzo e domenica 30 marzo 2025 torna nuovamente l'ora legale in Italia, cambia l'orario come ogni anno nell'ultimo fine settimana di marzo. Alle 2:00 del mattino di domenica le lancette slitteranno avanti di un'ora. La conseguenza più evidente dello spostamento orario sarà avere un'ora in più di luce nel tardo pomeriggio, poiché il tramonto del Sole cadrà un'ora dopo rispetto a prima. Questo spostamento, promette un potenziale risparmio sulla bolletta elettrica grazie alla maggiore disponibilità di luce naturale, tuttavia, dovremo rinunciare a sessanta minuti di sonno nella notte tra sabato e domenica. I dispositivi digitali connessi a internet aggiorneranno l'orario autonomamente, mentre quelli analogici richiederanno un intervento manuale. L'ora legale ci accompagnerà fino a domenica 26 ottobre 2025, quando verrà ripristinata l'ora solare spostando indietro le lancette dalle 3:00 del mattino alle 2:00.
Perché si passa all’ora legale: i risparmi energetici
La principale ragione alla base dell'adozione dell'ora legale risiede nella sua comprovata capacità di generare un risparmio energetico significativo, principalmente perché ritarda di un'ora la necessità di ricorrere all'illuminazione elettrica a fine giornata. Secondo Terna, il gestore della rete di trasmissione nazionale, nel 2024 l'ora legale ha portato a un risparmio di 340 milioni di kWh. In termini economici, si tratta di 75 milioni di euro risparmiati a livello nazionale nei 7 mesi di ora legale.
Il minor consumo energetico comporta anche una riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera. Sempre stando ai dati raccolti da Terna, nel 2024 sono state 160 000 le tonnellate di anidride carbonica non emesse in atmosfera grazie al passaggio all'ora legale.
Questi non sono dati virtuosi relativi solamente allo scorso anno, ma si inseriscono in un trend significativo anche se si allarga lo sguardo a un orizzonte temporale più ampio. Prendendo in considerazione il periodo dal 2004 al 2024, per esempio, Terna stima 11,7 miliardi di kWh e 2,2 miliardi di euro risparmiati grazie all'ora legale.
A che punto è il dibattito sull'ora legale tutto l'anno
L'alternanza tra ora legale e ora solare ha vantaggi e svantaggi e per questo Paesi diversi hanno opinioni anche molto diverse a riguardo. Per esempio, negli ultimi anni si è parlato molto in Italia di istituire l'ora legale tutto l'anno, quindi senza cambi di orario due volte l'anno. Secondo i propugnatori di questa soluzione, l'introduzione dell'orario unico stabile avrebbe come ulteriore vantaggio un effetto positivo sulla salute in quanto eviterebbe i due “mini jet lag” annui che causano in molte persone problemi legati al ciclo sonno-veglia per via della temporanea alterazione del ritmo circadiano.
La questione comunque è in stallo da diversi anni e di fatto può considerarsi abbandonata, almeno fino al prossimo futuro. Nel 2018 il Parlamento Europeo chiese infatti alla Commissione Europea di valutare l'abolizione dell'alternanza di orario, opzione che l'anno successivo venne effettivamente votata favorevolmente. La direttiva però non è mai entrata in vigore, dapprima a causa dell'emergenza sanitaria dovuta alla pandemia di COVID-19, poi per una sostanziale incapacità di trovare un accordo a livello nazionale sul modo migliore per impostare un sistema di orario unico annuale.