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Ci risiamo: nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo 2024 (la domenica di Pasqua) torna l'ora legale e si dovranno spostare le lancette dell'orologio in avanti di un'ora, dalle 02:00 alle 03:00 del mattino (su smartphone, tablet e dispositivi connessi a Internet in generale l'orario verrà "aggiustato" in automatico naturalmente). Il cambio orario permetterà di guadagnare un'ora in più di luce, ma costerà la perdita di un'ora di sonno. L'ora legale resterà in vigore da domenica 31 marzo 2024 fino a domenica 27 ottobre 2024, quando tornerà l'ora solare. Non si hanno ancora notizie circa l'approvazione della nuova direttiva sull'ora legale, che risulta ferma al Parlamento europeo da ormai diversi anni.
A cosa serve l'ora legale
L'ora legale, permettendo di guadagnare un'ora in più di luce solare, consente di avere un risparmio energetico per nulla trascurabile. Secondo una stima fatta da Terna, l'azienda proprietaria del sistema elettrico nazionale in Italia (più precisamente, della rete elettrica di trasmissione nazionale o RTN), dal 2004 al 2020 il cambio d'ora ha consentito un risparmio di circa 10 miliardi di kWh di energia, che tradotto in termini economici equivalgono a 1 miliardo e 720 milioni di euro!
Secondo una stima fatta da Sima & Consumerismo, inoltre, adottando in via permanente l'ora legale sarebbe possibile avere un notevole risparmio anche dal punto di vista ambientale. Questo perché l'adozione permanente dell’ora legale consentirebbe la riduzione delle emissioni di CO2 di 200.000 tonnellate ogni anno.
Per non parlare poi dei benefìci sulla salute. Adottando un sistema orario "fisso" si andrebbe a evitare lo stress causato dai piccoli squilibri del ciclo sonno-veglia causato dallo spostamento delle lancette, fenomeno con cui molti di noi dovranno fare i conti tra non molto.
Perché l'ora solare non è stata ancora abolita?
Visti i benefìci nell'adottare l'ora legale, perché l'ora solare non è stata ancora abolita in Italia? Questa domanda assume ancora più senso se si pensa al fatto che i deputati del Parlamento Europeo hanno votato per porre fine al cambio stagionale dell’ora a partire dal 2021.
Il motivo per cui l'Italia e gli altri Stati membri dell'Unione Europea non si sono ancora mossi in tal senso va ricercato nel fatto che per svariate ragioni – in primis la pandemia da COVID-19 che ha cambiato le priorità – la direttiva sull'ora legale non è stata più ripresa dagli europarlamentari, almeno fino ad oggi.
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