
Il vulcano Sakurajima, in Giappone, è tornato a farsi sentire generando tre diverse eruzioni sull'isola nipponica di Kyushu – nel sud-ovest del Paese – sollevando una colonna di fumo e cenere alta fino a 4,4 km e causando la cancellazione di oltre 30 voli dall'aeroporto di Kagoshima, situato nelle vicinanze.
Secondo quanto riportato dall'Agenzia Meteorologica Giapponese (JMA), la prima eruzione del vulcano è stata registrata dal cratere Minamidake intorno all'01:00 di domenica 16 novembre (ore locali, le 17:00 di sabato 15 novembre in Italia), la seconda è avvenuta intorno alle 02:30 e la terza e ultima alle 08:50.
L'agenzia di stampa Kyodo ha poi riferito che l'episodio costituisce la prima eruzione vulcanica a generare una colonna di cenere superiore ai 4.000 metri in oltre 13 mesi: la JMA ha confermato che la cenere vulcanica si è spostata verso nord-est, finendo per colpire la vicina Kagoshima e la prefettura di Miyazaki nell'arco della giornata di ieri.
Le autorità non hanno segnalato feriti o danni gravi dovuti all'eruzione e hanno emesso un'allerta di livello 3, che vieta l'avvicinamento al vulcano ed esorta la popolazione civile a prepararsi per un'eventuale evacuazione, soprattutto nel caso di anziani o persone fragili.
Ma quali sono le caratteristiche del vulcano Sakurajima?
Si tratta di uno stratovulcano alto circa 1117 metri che si trova lungo la cosiddetta Cintura di fuoco del Pacifico, ovvero un'area caratterizzata da un'intensa attività vulcanica. L'origine di questo vulcano è legata alla subduzione tra la placca Filippina e quella Eurasiatica: inizialmente il monte formava un'isola separata dal resto del Giappone ma le continue eruzioni hanno permesso il suo collegamento con il resto del Paese.