Ieri, domenica 24 luglio 2022 alle ore 20:05 (ore locali, in Italia le 12:05), in Giappone il vulcano Sakurajima ha dato vita a un'eruzione nel sud del Paese, nei pressi della città di Kagoshima. Si è trattato di un evento sufficientemente violento da spingere l'Agenzia Meteorologica Nazionale a diramare l'allarme massimo di livello 5 che prevede l'evacuazione degli abitanti dall'area – in totale circa 50 persone da due diverse cittadine.
L'eruzione del vulcano ha proiettato cenere a circa 2,5 km di distanza ma, per fortuna, al momento non si segnalano danni a cose o persone.
L'ultima volta che il Giappone ha deciso di diffondere un'allerta così alta è stata nel 2015 in occasione dell'eruzione del Kuchinoerabu, sempre nella stessa area.
Ma quali sono le caratteristiche del monte Sakurajima?
Si tratta di uno stratovulcano alto circa 1117 metri che si trova lungo la cosiddetta Cintura di fuoco del Pacifico, ovvero un'area caratterizzata da un'intensa attività vulcanica. L'origine di questo vulcano è legata alla subduzione tra la placca Filippina e quella Eurasiatica: inizialmente il monte formava un'isola separata dal resto del Giappone ma le continue eruzioni hanno permesso il suo collegamento con il resto del Paese.
Tra le varie, di particolare rilevanza fu quella dell'11 gennaio 1914: in quell'occasione si osservò una prima fase estremamente violenta che causò circa 35 vittime, seguita poi da uno stile eruttivo effusivo.
Fortunatamente l'eruzione di ieri, per quanto intensa, ha interessato solo un'area piuttosto ristretta del Paese: come confermato anche dalle autorità giapponesi, la centrale nucleare di Sendai che si trova a circa 50 km dal vulcano non è stata minimamente coinvolta nell'evento eruttivo.