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26 Maggio 2025
6:00

La vera storia della principessa Sissi, l’imperatrice Elisabetta d’Austria

Elisabetta, detta Sissi e nata duchessa di Baviera, è stata imperatrice d'Austria, regina d'Ungheria, di Boemia e di Croazia. Moglie dell'imperatore Franz Joseph, è passata alla storia per il suo anticonformismo e per la difficoltà di adattarsi ai voleri di corte. Celebre nell'immaginario collettivo, la vita di Sissi è stata ben più ardua di quel che sappiamo.

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La vera storia della principessa Sissi, l’imperatrice Elisabetta d’Austria
principessa sissi

Elisabetta Amalia Eugenia di Baviera, detta Sissi, nata in Baviera nel 1837 e assassinata a Ginevra il 10 settembre 1898, fu moglie di Franz Joseph e imperatrice d'Austria, regina d'Ungheria, di Boemia e di Croazia. Resa celebre nell’immaginario collettivo dai film degli anni ‘50, la vera storia di Sissi è meno patinata: l’imperatrice ha dovuto affrontare non poche difficoltà sia nel suo ruolo di regnante che come moglie e madre. Fin da subito l’etichetta della rigida corte austriaca per lei è stata insostenibile, perse la prima figlia a soli due anni, cercò di allontanarsi da Vienna per viaggiare in cerca di libertà, divenne madre di altri tre figli perdendone un altro – Rodolfo, l’erede al trono – e, per tutta la vita, fu incline a stati malinconici che le resero molto difficile svolgere il suo ruolo.

Nonostante questo, Sissi è passata alla storia come una donna affascinante, bella, dai modi gentili e con un legame sincero e longevo con Franz. Sissi, uccisa nel 1898 con una pugnalata dall’anarchico Luigi Lucheni, non è riuscita durante il suo Regno a collocarsi come figura anticonformista agli occhi dell’Europa.

La giovinezza della principessa Sissi e il matrimonio con Franz Joseph

Sissi nasce a Monaco di Baviera la vigilia di Natale del 1837, quarta figlia di dieci fratelli: i suoi genitori sono il duca di Baviera, Massimiliano Giuseppe, e la principessa Ludovica, figlia del re Massimiliano I di Baviera e sorella dell’arciduchessa Sofia, madre di Franz Joseph (Francesco Giuseppe), futuro marito di Sissi.

La giovane Elisabetta – soprannominata Sisi, con una sola ‘S', come è ancora nota in Austria, a differenza della ‘Sissi' italianizzata dai film degli anni '50 – cresce a Possenhofen, sul lago di Starnberg, immersa nella natura, in un contesto libero e disinibito, lontano dalla vita e dall’etichetta di corte. Quando si avvicina il momento di combinare il matrimonio dell’imperatore Franz Joseph, Ludovica e Sofia pensano inizialmente a Elena, sorella di Sissi, considerata la più adatta perché molto disciplinata, cattolicissima e discreta.

Nel 1853 – quando Sissi ha 16 anni – viene organizzato un incontro tra Francesco Giuseppe ed Elena: a quell’incontro partecipa anche Sissi in qualità di sorella della possibile futura sposa, la madre ha deciso di portarla con sé perché la ragazza sta attraversando un periodo difficile e pensa che il viaggio la potrà aiutare a riprendere. Franz vedendo la giovane Elisabetta – come scriverà in una lettera a suo cugino Alberto – si “innamora perdutamente”, tanto da chiedere in sposa lei e non la sorella.

Ludovica e l’arciduchessa Sofia, spiazzate dalla richiesta, tentano di dissuadere l'imperatore definendo la giovane Sissi come una ragazza molto giovane dal temperamento indomito e imprevedibile, non abituata alla vita né all’etichetta di corte, che non sa muoversi negli ambienti sociali. Ma Franz non vuole sentire ragioni, Sissi accetta la proposta e, il 24 aprile 1854, i due si sposano nella chiesa di Sant’Agostino a Vienna.

La difficoltà della vita di corte, la maternità di Sissi e la perdita della prima figlia Sofia

Proprio come immaginato, la vita di corte ben presto diventa una prigione. Nonostante questo, Sissi tenta di condividere con il marito anche aspetti della vita politica, interessandosi alle questioni di Stato, capendo in fretta che in particolare i viaggi di stato sono occasioni preziose sia per stare sola con lui che per far valere le proprie idee.

Nel 1855 nasce la prima figlia di Sissi e Franz, Sofia. L’arciduchessa, con cui la piccola condivide il nome, è molto invadente nel processo di educazione della bambina, cosa che fa soffrire Sissi. Quando nel 1856 nasce Gisella, Sissi si impone sulla suocera e pretende che entrambe le bambine vivano con lei a nel Palazzo di Hofburg. Così è, ma purtroppo all’orizzonte si delinea un evento molto spiacevole: l’anno successivo la giovane imperatrice vuole portare entrambe le bambine con lei e Franz in un viaggio in Ungheria – paese con cui l’Austria sta intessendo un lungo dialogo politico – l’arciduchessa si oppone, ma Sissi insiste. Durante il viaggio la piccola Sofia si ammala e nel maggio dello stesso anno la bambina muore. Sissi è distrutta dai sensi di colpa e cade in uno stato depressivo, che la porterà a isolarsi e delegare alla suocera l’educazione di Gisella.

Nell’agosto del 1858, un anno dopo, nasce Rodolfo: Sissi purtroppo è una madre distrutta, e i medici che la assistono le consigliano di provare a viaggiare in zone con climi salubri per riprendersi, ma il ritorno a Vienna sarà nuovamente una doccia gelata. Le sue condizioni si aggravano, e Sissi parte di nuovo, questa volta per Corfù, dove nasce in lei un grande amore per la cultura greca e la zona del Mediterraneo.

Il ritiro dalla vita di corte e la vicinanza alla questione ungherese

È il 1862, e Sissi torna a Vienna. Ha 25 anni e, grazie anche al periodo lontano da corte, la sua salute si è ripresa e la sua bellezza inizia a diventare leggendaria. L’imperatrice d’Austria è passata alla storia infatti per i suoi lunghissimi capelli – che pesavano fino a 5 kg – che siamo abituati a vedere nei ritratti che consacrano la ragazza, la figura slanciata, l’eleganza e lo sguardo triste e allo stesso tempo agguerrito.

In questi anni Sissi, appoggiata dal marito, decide di ritirarsi dalla vita opprimente di corte e dall’etichetta che impone una disciplina per lei insostenibile: svolge il suo ruolo di regnante accanto a Franz, continua a interessarsi di questioni politiche, compare in vesti ufficiali seguendo le regole di Vienna solo quando strettamente necessario. In particolare, Sissi è molto vicina ai ribelli ungheresi, aristocratici che vogliono riconquistare i privilegi che Vienna ha negato loro dopo la rivolta del 1848.

In questi anni Sissi sceglie come sua dama di compagnia e persona a lei più vicina proprio una ragazza ungherese e stringe una forte amicizia con il colonnello Andrássy: questo rapporto, da Sissi coltivato con molta fermezza – i due, si dice, furono per lungo tempo amanti – permetterà all’Ungheria di rimanere annessa all’Austria, pur con i suoi privilegi costituzionali, e a Sissi e Franz Joseph di essere incoronati imperatori di Austria e Ungheria, dando così vita all’Impero Austro-Ungarico nel 1867.

Gli anni dei viaggi e la morte del figlio Rodolfo

Sissi si trasferisce nella neonata Budapest e proprio qui nasce nel 1868 la quarta figlia di Sissi e Franz, la piccola Maria Valeria. Dal 1874, Sissi e la sua adorata ultimogenita, iniziano a viaggiare e l’imperatrice, per ritagliarsi un po’ di libertà, lo fa sotto falso nome. Negli anni successivi, il rapporto tra Sissi e Franz cambia moltissimo: accanto al marito compare un’altra donna, l’attrice Katharina Schratt, che Sissi accetta con reale benevolenza.

Questi stessi sono anni difficili per il figlio Rodolfo, erede al trono, che ha problemi nel suo matrimonio con Stefania del Belgio, e allo stesso tempo felici per Maria Valeria, che nel 1888 si fidanza – sostenuta fermamente dalla madre – con l’arciduca Francesco Salvatore d’Asburgo-Lorena.

L’anno successivo, nel 1889, Rodolfo muore – apparentemente suicida insieme alla sua amante – negli eventi di caccia di Mayerling. Tutt’oggi non è chiaro in quali circostanze sia avvenuta la morte dei due giovani, indicato anche come crimine di stato, e l’evento sarà per Sissi fonte di immenso dolore.

L’attentato a Sissi e la morte

Sissi, poco più che cinquantenne, non si riprende dalla morte del figlio maschio, e rimane vestita a lutto fino alla fine dei suoi giorni. Passa il suo tempo in viaggio, rifiuta di mettere piede a Vienna – l’imperatrice considera la corte responsabile della morte del figlio – usa pseudonimi per non farsi notare.

Trascorsi altri dieci anni, il 10 settembre 1898, Sissi si trova a Ginevra. Mentre sta per imbarcarsi sul battello diretto a Montreux, viene avvicinata dall'anarchico Luigi Lucheni che la identifica chiaramente, sebbene l'imperatrice tenti di passare inosservata, e la colpisce a morte, pugnalandola al cuore. Sissi avrebbe voluto essere sepolta a Corfù, o vicino alle acque del suo amato Mar Mediterraneo, ma le regole la vogliono nella Cripta dei Cappuccini a Vienna, dove ancora oggi riposa.

Fonti
National Geographic Storia Enciclopedia delle Donne Sisi Museum - Hofburg
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