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Biometano e Bio-GNL dal letame: ecco come trasformare uno scarto in energia in maniera sostenibile

Gli impianti per la produzione di biometano e bio-GNL permettono di ottenere energia a partire dai reflui zootecnici. Vediamo come avviene il processo e per quale motivo è un ottimo esempio di economia circolare.

21 Dicembre 2022
13:00
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Biometano e Bio-GNL dal letame: ecco come trasformare uno scarto in energia in maniera sostenibile
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Esiste un modo per trasformare le cacche degli animali in combustibile? Assolutamente sì, e la risposta la possiamo trovare all’interno di appositi impianti che permettono di trasformare i reflui zootecnici prima in biogas e successivamente in biometano e bio-GNL, cioè gas naturale bio liquefatto.

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Questi impianti sono degli ottimi esempi di economia circolare e per funzionare sfruttano delle grosse cupole che prendono il nome di digestori. Al loro interno avviene la digestione anaerobica del letame, permettendo di estrarre quel 20% circa di energia ancora contenuto nello scarto sotto forma di biogas.

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Tra le altre cose, al momento il piano del Governo è proprio quello di aumentare la produzione italiana di biometano, investendo 1,7 miliardi di euro tra il 2022 e il 2026. Questo permetterà di aumentare la produzione interna di 4 miliardi di metri cubi – che potrebbero salire a 8 miliardi entro il 2030.

Gli impianti per la produzione di biometano, nonostante siano spesso realizzati in mezzo ai campi, sono talvolta criticati a causa dell’odore e del traffico di camion e trattori nell’area. In una situazione di crisi energetica come quella attuale è però necessario guardare le cose dalla giusta prospettiva e tenere presente che anche il loro contributo è importante – soprattutto se parliamo di una soluzione energetica che non prevede l’emissione di CO2.

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