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8 Gennaio 2025
11:30

Virus hMPV in Cina, l’aumento dei contagi preoccupa l’Asia: cos’è, i sintomi e cosa sappiamo

In questi giorni in Cina si sta registrando un incremento di infezioni respiratorie provocate da hMPV, un virus isolato nel 2001 e già noto per essere causa di malattie respiratorie simil-influenzali. Al momento, in Italia non si registrano segnalazioni ufficiali di aumenti del contagio da hMPV rispetto ai valori consueti.

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Virus hMPV in Cina, l’aumento dei contagi preoccupa l’Asia: cos’è, i sintomi e cosa sappiamo
HMPV Cina Virus Mascherine

In questi giorni in Cina si sta registrando un aumento nel numero dei contagi da Metapneumovirus umano (hMPV), un virus respiratorio della famiglia Pneumoviridi isolato nel 2001 da un’equipe di ricercatori nei Paesi Bassi. Non si tratta di un nuovo ceppo virale, ma di un virus piuttosto comune che ha una diffusione globale e una distribuzione stagionale simile alla gran parte dei virus respiratori.  L’infezione determina generalmente sintomi lievi simili al comune raffreddore negli adulti sani, ha invece effetti più evidenti e a volte più gravi tra i bambini al di sotto dei 5 anni. Può comportare complicanze bronchiali e polmonari anche sugli anziani e su soggetti immunodepressi.

Da quanto riferito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), in base ai dati pubblicati dalla Cina, in queste settimane coincidenti con la stagione invernale, sono in aumento tutte le infezioni respiratorie, non solo dovute a hMPV, ma anche l’influenza stagionale, ai rinovirus ed altri virus simil-influenzali. Peraltro, le malattie influenzali segnalate in Cina in queste settimane rientrano nell'intervallo previsto per la stagione invernale.

Cos’è il virus hMPV e come si trasmette

L’hMPV è un virus a RNA a singolo filamento, appartenente al genere Metapneumovirus. Fu isolato per la prima volta nel 2001 da un’equipe di ricercatori nei Paesi Bassi su un gruppo di 28 bambini ricoverati in ospedale. Gli studi successivi consentirono anche di stabilire che il ceppo virale era già in circolazione da circa 50 anni. Ha un ciclo di incubazione da 3 a 6 giorni e si stima una durata dell'infezione variabile, ma comparabile a quella di altri virus respiratori.

La diffusione del virus hMPV è più ampia nel periodo invernale, si trasmette attraverso le famose droplets respiratorie, ossia goccioline di secrezioni disperse nell’aria da persone infette attraverso starnuti o colpi di tosse oppure per contatto con superfici contaminate. Il Virus riesce a penetrare all’ interno della cellula ospite grazie all’azione di particolari proteine cosiddette di fusione virale (F), che si trovano sull’involucro di protezione esterna.

Quali sono i sintomi e come si curano

I sintomi più comuni sono quelli a carico delle vie respiratorie superiori e inferiori. I più frequenti sono febbre, tosse, respiro sibilante, rinorrea, asma, bronchiolite fino ad arrivare a polmonite nei casi gravi. Inoltre, è possibile che in presenza di hMPV si verifichino co-infezioni con altri patogeni, sia virus che batteri. La maggior parte delle persone presenta sintomi lievi e guarisce in pochi giorni.

Alcuni casi soprattutto fra i bambini, che sembrano essere più esposti al contagio durante i primi 5 anni di vita e in particolare al di sotto di un anno di età, possono comportare il ricovero in ospedale per bronchite, bronchiolite o polmonite.

A oggi non sono disponibili farmaci antivirali o vaccini contro l'hMPV: tuttavia, dopo 20 anni di ricerche sono stati fatti notevoli progressi nella conoscenza di questo virus, del suo meccanismo di infezione e quindi si prevede che vaccini per la profilassi e la terapia di questo virus saranno presto disponibili. Fra i principali candidati alla terapia vaccinale ci sono due vaccini a mRNA. Per il momento, come consigliato anche dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, la difesa migliore è la prevenzione tramite adeguate misure igieniche, ormai già note e diffuse dai tempi della pandemia da COVID-19: coprirsi naso e bocca se si starnutisce o tossisce, lavarsi frequentemente le mani ed evitare di uscire se si presentano sintomi.

La situazione in Italia sui contagi da virus Metapneumovirus umano

Per quanto concerne la situazione nazionale in base al Bollettino settimanale RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità relativo alla settimana dal 23 al 29 dicembre 2024  l’1,2% dei campioni clinici analizzati sono risultati positivi al Metapneumovirus, mentre il 16,8% sono risultati positivi ai ceppi dell’influenza stagionale.

Non c'è quindi motivo di allarmarsi, anche perché ogni anno dai bollettini RespiVirNet risulta una percentuale di campioni positivi al virus hMPV, peraltro piuttosto esigua.

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