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Specie diverse di zanzare ci infastidiscono durante il periodo estivo sia all’aperto sia al chiuso, di giorno e di notte, sotto il sole, all’imbrunire e al buio. Quando proviamo a catturarle, ci sfuggono con grande rapidità e questo anche grazie ad un sistema visivo particolarmente raffinato ed efficiente. Osservandolo al microscopio elettronico si nota subito che l'occhio della zanzara è completamente diverso da quello umano o di altri vertebrati. Sulla vista delle zanzare sono stati condotti numerosi studi anche nell'intento di trovare tecniche di controllo innovative basate su emissioni luminose in sostituzione di agenti chimici.
Come vedono le zanzare e quali colori percepiscono
La zanzara riesce ad avere un campo visivo praticamente a 360°, contro i nostri 180°, senza dover muovere la testa. L'efficienza di questo sistema è così elevata che di recente si stanno sperimentando sistemi di lenti artificiali da applicare nella robotica ispirate proprio all'occhio della zanzara. La visione è nitida e a colori, e alcune specie sono in grado di captare anche i raggi ultravioletti. Le lunghezze d'onda della luce percepita dipendono comunque dalla specie; le zanzare con abitudini diurne come la Zanzara egiziana (Aedes aegypti ) sono attratte dalla luce di un'ampia gamma di diverse lunghezze d'onda compresi gli UV, mentre le zanzare notturne come l'Anopheles tendono, invece, a essere respinte dalla luce blu e gli ultravioletti.
Del resto, la vista è fondamentale per la sopravvivenza delle zanzare adulte considerato che i maschi si nutrono di linfa vegetale e devono essere in grado di vedere i fiori, mentre le femmine hanno bisogno del sangue di cui si nutrono tramite le punture prima di deporre le uova e per individuare il loro ospite fanno ricorso a segnali visivi associati alla percezione del calore e della CO2 emessi dall'ospite.
Com’è fatto l’occhio delle zanzare
Nel suo insieme, l'occhio della zanzara è un sistema di lenti convesse disposte su una superficie anch'essa convessa e ciò determina delle proprietà davvero sorprendenti in termini di capacità visive e di rapidità di risposta. Le zanzare e, più in generale, gli insetti presentano ai lati del capo un paio di grandi occhi composti costituiti da circa un migliaio di unità funzionali visive dette ommatidi. Ogni ommatidio intercetta un raggio di luce attraverso una microlente convessa, di forma esagonale, collegata ad una fibra ottica. Tutte le fibre ottiche dei singoli ommatidi, convergono in un unico nervo ottico e, così, ogni ommatidio contribuisce a ricostruire un'immagine a mosaico estremamente dettagliata degli oggetti, come se si trattasse della composizione di tanti pixel o di tante micro-tessere unite insieme.

Oltre agli occhi composti, al centro del capo sono presenti tre occhi semplici detti ocelli che agiscono in modo indipendente dal sistema visivo dell'occhio composto. La loro funzione principale non è tanto visiva quanto di percezione dei cambiamenti nell'intensità luminosa nel ciclo giorno-notte e di rilevazione dell'orizzonte durante il volo.