Difenderci dalle zanzare è una sfida ardua e per la quale abbiamo diverse armi, come gli antizanzare, ma cosa fare quando ci pungono? Il nostro sistema immunitario reagisce alle punture cercando di eliminare le sostanze iniettate dalle zanzare nel nostro organismo, rilasciando istamina e molecole infiammatorie che causano prurito e gonfiore. Di solito questi fastidiosi sintomi spariscono in poche ore, ma in alcuni casi può essere necessario ricorrere a rimedi come farmaci e prodotti da banco: per esempio, sono efficaci gli stick a base di ammoniaca e le creme a base di antistaminici e cortisonici.
Una premessa: cosa succede quando una zanzara ci punge
Quando le zanzare ci pungono, rilasciano nel nostro organismo della saliva che contiene enzimi per impedire al sangue di coagulare e poterlo succhiare meglio e sostanze anestetizzanti, così potranno pasteggiare indisturbate.
A farci accorgere del morso, infatti, non è tanto la puntura in sé quanto la reazione del nostro organismo: la saliva delle zanzare e le sostanze che contiene sono allergeni, molecole esterne che provocano irritazione con conseguente attivazione della risposta infiammatoria e immunitaria.
Viene rilasciata istamina, che a livello locale provoca vasodilatazione e un aumento della permeabilità dei vasi: cioè, lascia passare più facilmente alcune sostanze, come globuli bianchi (leucociti), citochine e prostaglandine, attraverso le pareti dei vasi sanguigni.
L’attivazione di questa risposta infiammatoria causa gonfiore e prurito, che solitamente scompaiono in poche ore o massimo in un paio di giorni. In alcune persone ipersensibilizzate, come la qui presente vittima preferita delle zanzare, possono formarsi ponfi molto grandi (più di 5 cm di diametro) che durano per più di due giorni. In rari casi si attiva una vera e propria reazione allergica, che può coinvolgere tutto l’organismo.
Nella maggior parte dei casi quindi ponfo e prurito sono la prova che il nostro sistema immunitario sta lavorando correttamente per annientare un agente irritante esterno, la saliva della zanzara. Parliamo di allergia quando la risposta del sistema immunitario è eccessiva, come spiegato dall’Istituto Superiore di Sanità, secondo cui le allergie sono una “reazione specifica prodotta dal sistema immunitario quando si è esposti ad una sostanza normalmente innocua (pensiamo alla polvere che alla maggior parte della popolazione non crea danni), anche in minima quantità”.
I rimedi per il prurito da puntura di zanzara: quali sono quelli efficaci
I rimedi per le punture di zanzara sono sintomatici, servono cioè a far passare il prurito.
Secondo il Center of Disease Control and Prevention (CDC) statunitense, può essere utile applicare un po’ di ghiaccio avvolto in un fazzoletto, anche se non ci sono studi specifici che avvalorino questo metodo. Il motivo per cui sembra funzionare, però, potrebbe essere perché il freddo provoca vasocostrizione, rallentando quindi l’afflusso di quelle sostanze che causano il gonfiore e il prurito.
Sebbene non sia chiaro come agiscano, diversi studi clinici confermano invece che gli stick a base di ammoniaca diluita, solitamente a concentrazioni al 4%, alleviano il prurito anche se per poco tempo (dai 5 ai 90 minuti).
La saggezza popolare vuole che in caso di puntura fastidiosa si faccia una croce sulla puntura stessa: ebbene, questo metodo non funziona e non ha basi scientifiche.
Le creme a base di antistaminici e cortisonici sono utili nel ridurre l’infiammazione, come indicato anche dall’ISS. Sono farmaci a tutti gli effetti, per cui, anche se si tratta di farmaci da banco che non richiedono la prescrizione medica, è necessario chiedere consiglio al farmacista, al medico o a un professionista sanitario per utilizzarli al meglio e in sicurezza.
Visto che nella formazione del ponfo è coinvolta l’istamina, tra le molecole più adatte a trattare queste punture ci sono gli antistaminici. Queste molecole sono antagoniste del recettore per l’istamina: si attaccano a questi recettori impedendo che lo faccia l’istamina e bloccando il rilascio di altre sostanze che promuovono l’infiammazione.
Le creme a base di cortisonici disponibili per le punture di zanzare contengono idrocortisone, meno potente di altri farmaci della stessa classe, ma anche con minori effetti collaterali. Anche l’idrocortisone blocca la sintesi di alcune molecole che promuovono l’infiammazione: in questo caso citochine, prostaglandine e leucotrieni. Inoltre, inibiscono la produzione e la migrazione dei leucociti, riducono la permeabilità delle pareti dei vasi sanguigni e svolgono infine un’azione vasocostrittrice. Di fatto, agiscono annullando tutti gli effetti dell’infiammazione che abbiamo descritto nel primo paragrafo.
Come riportato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), creme a base di antistaminici e corticosteroidi possono causare fotosensibilizzazione, ossia un’irritazione cutanea con rossore e bruciore derivata dall’interazione di queste molecole con i raggi solari. Quindi ribadiamo che è fondamentale seguire le indicazioni del proprio medico o farmacista quando usiamo questi farmaci!