0 risultati
video suggerito
video suggerito
16 Settembre 2025
12:36

Cosa sono gli accordi di Abramo e perché sono a rischio dopo l’attacco di Israele a Doha

Un attacco aereo israeliano contro Hamas a Doha, in Qatar, ha messo a rischio gli Accordi di Abramo. Queste intese di pace tra Israele e Paesi come Emirati e Bahrein vacillano, portando a un "raffreddamento" delle relazioni diplomatiche nella regione.

Ti piace questo contenuto?
Cosa sono gli accordi di Abramo e perché sono a rischio dopo l’attacco di Israele a Doha
bandiere paesi accordi-di-abramo

In un Medio Oriente già scosso dalle violenze a Gaza, un attacco israeliano del 9 settembre 2025 contro la leadership di Hamas a Doha, capitale del Qatar, ha suscitato indignazione internazionale e messo a rischio gli Accordi di Abramo, una serie di intese per la normalizzazione diplomatica che hanno coinvolto tra gli altri Israele, Emirati Arabi Uniti e Bahrein. Un vertice d’emergenza si è svolto ieri a Doha, con la partecipazione di decine di Paesi arabi e musulmani, condannando duramente il raid israeliano.

Cosa prevedono gli accordi di Abramo

Nel corso del 2020, la diplomazia internazionale ha assistito allo sviluppo degli Accordi di Abramo, una serie di intese che hanno sancito la normalizzazione delle relazioni tra Israele e un gruppo di Paesi arabi composto da Emirati Arabi Uniti, Bahrein e Marocco. Questi accordi sono stati mediati dagli Stati Uniti, durante la prima presidenza di Donald Trump: la prima intesa è stata raggiunta ad agosto 2020 tra Israele e gli Emirati, seguita il 15 settembre dallo storico incontro alla Casa Bianca, dove Israele ha firmato accordi separati con Abu Dhabi e con il Bahrein.

Successivamente, a ottobre, anche il Sudan ha annunciato la normalizzazione dei rapporti con Israele, sebbene l'accordo non sia stato formalmente ratificato. Infine, a dicembre, si è unito anche il Marocco, ottenendo in cambio il riconoscimento da parte degli Stati Uniti della sua sovranità sul Sahara Occidentale.

L’obiettivo degli Accordi di Abramo era di promuovere la pace e la stabilità in Medio Oriente, stimolando la cooperazione in vari settori, tra cui economia, tecnologia, energia, turismo e sicurezza. In effetti, ci sono stati significativi benefici per i Paesi firmatari: gli Emirati Arabi Uniti, per esempio, hanno ottenuto l'accesso a tecnologie avanzate israeliane nei settori della cybersecurity e dell'agritecnologia, mentre Israele ha beneficiato di investimenti e opportunità di cooperazione economica con i Paesi arabi.

Inoltre, sono stati avviati progetti comuni in ambito energetico e infrastrutturale, mentre la cooperazione a livello di sicurezza è stata potenziata, con particolare attenzione alla minaccia rappresentata dall'Iran. Israele e gli Emirati hanno collaborato su intelligence e difesa, mentre il Bahrein ha partecipato a iniziative congiunte per contrastare attività destabilizzanti nella regione.

Tuttavia, l'escalation a Gaza e le tensioni derivanti dalle azioni militari israeliane hanno messo a dura prova questi accordi e gli obiettivi di stabilità regionale e crescita economica. Paesi come l'Arabia Saudita, pur non essendo firmatari, hanno espresso preoccupazione per l'assenza di progressi significativi nella questione palestinese, elemento che continua a influenzare le dinamiche regionali e la sostenibilità degli Accordi di Abramo.

Perché sono a rischio gli accordi di Abramo

L’attuale contesto geopolitico e le crescenti tensioni regionali infatti mettono a rischio la stabilità di questi accordi. In molti Paesi arabi, l'opinione pubblica rimane critica nei confronti di Israele, soprattutto nei confronti della campagna militare a Gaza, alzando la pressione nei confronti dei leader politici.

Le recenti azioni israeliane hanno esacerbato le tensioni: l’attacco aereo israeliano a Doha, in Qatar, ha suscitato una condanna unanime da parte delle nazioni arabe e islamiche durante un vertice d'emergenza convocato in Qatar. Il principe ereditario del Qatar, Tamim bin Hamad al-Thani, ha definito l'attacco come "traditore e codardo", interrompendo la cooperazione diplomatica e l'intelligence con Israele.

Durante il vertice, è stato sottolineato che azioni come quella israeliana rischiano di compromettere gli sforzi di normalizzazione e di minare la stabilità regionale. Inoltre, è emersa una crescente frustrazione nei confronti degli Stati Uniti, accusati di non aver impedito l'aggressione israeliana.

Gli Emirati Arabi Uniti, pur essendo firmatari degli Accordi, hanno espresso disappunto, limitando la partecipazione israeliana a eventi come un salone aeronautico e suggerendo un possibile raffreddamento delle relazioni. Nonostante le dichiarazioni di condanna e le azioni limitate intraprese, per ora nessun Paese firmatario ha annunciato ufficialmente la rescissione degli Accordi. Tuttavia, le recenti tensioni e le prese di posizione ufficiali indicano un possibile "raffreddamento" delle relazioni.

Attacco israeliano a Doha: cosa è successo e le reazioni

Il 9 settembre, un attacco aereo israeliano ha colpito un compound (area recintata con residenze, uffici o altre strutture) a Doha, in Qatar, dove si trovavano membri di Hamas. Secondo i miliziani, l'attacco ha causato la morte di sei persone, tra cui alcuni collaboratori e parenti dei dirigenti, ma non ha colpito i leader principali. In particolare, l’attacco a Doha ha assunto un valore importante perché il Qatar svolge un ruolo fondamentale come mediatore nei conflitti regionali, come quello a Gaza, ed è un fermo alleato degli Stati Uniti.

La Casa Bianca ha affermato di non essere stata informata in anticipo dell'attacco e ha cercato di rassicurare Doha, ma il raid ha messo a dura prova la fiducia tra Israele e i Paesi arabi, tra cui quelli firmatari degli Accordi di Abramo. Sebbene non si sia giunti a una rottura definitiva, l'episodio rischia di aver accelerato un processo di raffreddamento delle relazioni israeliane nella regione. Il "nuovo Medio Oriente" appare oggi più lontano, con i Paesi del Golfo che potrebbero rispondere rafforzando una linea comune, senza rinunciare alla solidarietà verso la causa palestinese.

Sfondo autopromo
Cosa stai cercando?
api url views