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episodio 20

Basi NATO e USA in Italia: quante sono e dove si trovano

Il nostro territorio ospita numerose basi dell'Alleanza Atlantica e della superpotenza americana. È importante capire i motivi dietro questa presenza e i numeri che la contraddistinguono.

8 Novembre 2022
18:30
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Basi NATO e USA in Italia: quante sono e dove si trovano
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Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, l'Italia è diventata la sede di numerose basi NATO e basi americane. Ora, l'Italia è a tutti gli effetti un Paese NATO, quindi è abbastanza normale che ospiti delle basi dell'Alleanza Atlantica. Ma perché allora ci sono anche più di 120 basi americane, alcune delle quali segrete? In questo articolo approfondiamo la questione.

Dove si trovano le basi e quante sono

Prima di spiegare i motivi per cui l'Italia ospita così tante basi NATO e basi americane, vediamo rapidamente quante sono e dove si trovano.

In realtà, è molto complesso definire precisamente il numero di basi NATO che si trovano in Italia, perché sotto molti punti di vista esse sono integrate con le basi americane presenti nel nostro territorio. Certamente, però, possono essere individuate 4 installazioni principali. Procedendo da nord si tratta di:

  1. Il centro ricerche NATO situato a La Spezia
  2. Il Defense College di Roma
  3.  Il Comando NATO di Napoli
  4. La base navale NATO di Taranto
Basi Nato in Italia

Come appare evidente, non tutte queste basi hanno natura strettamente operativa e militare. Ciò è dovuto al fatto che, allo stesso tempo, in Italia è presente un alto numero di basi militari americane, distribuite più o meno su tutto il territorio nazionale.

Tra esercito, marina ed aviazione, infatti, in Italia ci sono più di 120 basi americane, ma l'ubicazione di alcune di queste è segreta; qui ci limitiamo a segnalare le più importanti, indicando che tipo di forze ospitano:

  1. Base di Aviano (Friuli): aeronautica USA, con presenza di armi atomiche.
  2. Base di  Ghedi (Lombardia): tecnicamente italiana, ma con forte presidio americano in quanto ospita delle armi atomiche.
  3. Base di Camp Ederle (Veneto): esercito USA.
  4. Base di Camp Darby (Toscana): esercito USA (anche se tecnicamente italiana).
  5. Base di Gaeta (Lazio): marina USA.
  6. Base di Napoli (Campania): esercito USA e comando NATO.
  7. Base di Sigonella (Sicilia): aeronautica e marina USA.

Oltre alle basi, inoltre, vi sono in Italia più di 12.000 soldati americani, e bisogna ricordare che – nel Mediterraneo – si aggira la VI flotta americana. Ma perché è così elevata la presenza militare americana nella nostra penisola?

Soldati americani in Italia

Chi comanda nelle basi?

Davanti a così tante basi americane e NATO, la domanda sorge spontanea: che leggi valgono al loro interno? Chi decide, ad esempio, se utilizzare una bomba atomica? Nelle basi, di norma, valgono le leggi italiane, anche se è molto complesso affermarlo, perché di norma, nelle aree militari, le leggi civili possono essere legalmente ignorate se vi è in ballo la sicurezza nazionale.

Per quanto riguarda invece l'uso delle armi atomiche presenti in Italia, bisogna ricordare che – essendo l'Italia nella NATO ed essendo la NATO un'alleanza difensiva – esse possono essere usate solo se un paese NATO dovesse essere attaccato. Un paese NATO, però, non per forza l'Italia. Se, ad esempio, la NATO dovesse decidere di usare la bomba atomica che si trova ad Aviano per difendere, ad esempio, la Polonia, essa non dovrebbe chiedere il permesso di farlo al governo italiano, ma al Consiglio dell'Alleanza Atlantica. Se questo dovesse dare parere favorevole, allora nulla potrebbe impedire l'uso di quell'arma.

Alleanza Italia USA

Perché così tante basi americane?

In Italia ci sono così tante basi militari americane per due motivi.
In primo luogo, sebbene sia spesso dimenticato, l'Italia è stato un Paese sconfitto durante la Seconda Guerra Mondiale. Si aggiunga poi che la Repubblica Italiana nata dalla Resistenza, per quanto si sia presentata in antitesi rispetto al ventennio fascista, ospitava contemporaneamente il più grande Partito Comunista d'Europa e gli USA temevano che il Belpaese potesse finire in orbita sovietica.

In secondo luogo, durante la Guerra Fredda l'Italia era particolarmente vicina alla cortina di ferro che, secondo l'espressione di Churchill, andava proprio "da Stettino (Polonia) a Trieste". Dunque, per la NATO, era fondamentale che l'Italia fosse ben armata e pronta a rispondere in caso di "surriscaldamento" della Guerra Fredda.

Guerra Fredda Italia

A cosa servono oggi queste basi?

Le basi americane e le basi NATO disseminate nel nostro Paese oggi hanno una duplice valenza: da un lato difensiva, dall'altro offensiva. Da un punto di vista difensivo, le basi sono dei presidi di protezione e sicurezza per il nostro Paese. Inoltre, il far parte della NATO permette all'Italia di mantenere le spese militari più basse di quanto sarebbero se non potessimo contare sulla protezione americana e dell'Alleanza Atlantica.

Da un punto di vista offensivo, invece, le basi americane continuano ad avere una certa importanza per gli USA. Dal nostro territorio, infatti, possono essere avviate missioni in tutta Europa e nel bacino del Mediterraneo e dintorni.

Classe ‘88, sono laureato in Scienze Geografiche e prima di Geopop ho lavorato per lo sviluppo di progetti socio-ambientali, scritto un romanzo di viaggio, insegnato Geografia, Storia e Lettere alle superiori e fatto divulgazione su YouTube e RaiGulp. Viaggiare e raccontare il mondo è la mia passione: geopolitica, luoghi, usi e costumi, storie… Da bambino adoravo Piero Angela e Indiana Jones.
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