3000 omicidi all’anno, è questo il dato che rende Città del Capo, in Sudafrica, la città che, secondo varie classifiche, ha il maggior numero di omicidi al mondo in termini assoluti. Tutto questo nel Paese del Nobel per la Pace Nelson Mandela, a 30 anni di distanza dalla fine dell’apartheid, la politica di segregazione razziale della popolazione nera messa in pratica da una ristretta minoranza bianca dal 1948 al 27 aprile 1994.
Per l’occasione abbiamo invitato in redazione Pablo Trincia, giornalista, autore e podcaster, nonché protagonista di Essere Umani: Le cicatrici di Cape Town – Un viaggio di Pablo Trincia, docuserie Sky Original prodotta da Sky Italia e Sky TG24 e realizzata da Chora Media che si può trovare e vedere su Sky e in streaming su Now. Potete guardare l'intervista nel video qui sopra. Di seguito invece trovate gli argomenti che abbiamo approfondito.
Pablo ci ha raccontato il fallimento del sogno sudafricano di dar vita a un Paese arcobaleno: oggi le divisioni socio-economiche sono ancor più evidenti rispetto a qualche decennio fa e la povertà, la criminalità e la violenza sono molto diffuse, tanto da creare un palpabile senso di insicurezza anche in città come Cape Town. La polizia pubblica è ridotta all'osso e spesso corrotta e la sicurezza è sempre più nelle mani di compagnie private. Centinaia di gang, più o meno organizzate, controllano gli isolati delle township di Città del Capo e si fanno la guerra spesso per puro senso di identità e di contrapposizione con gli altri gruppi. La società è ormai anestetizzata nei confronti di assassini, rapimenti e crimini in generale e la vita non ha quasi più valore. In un contesto del genere è perciò molto difficile parlare di speranza, nonostante gli sforzi di poche persone che cercano di mediare tra le parti in lotta.