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16 Giugno 2024
7:00

Breve biografia di Ottaviano Augusto, il primo imperatore romano, fondatore del principato

Caio Giulio Cesare Ottaviano, meglio conosciuto come l’Augusto, fu una delle figure più importanti e iconiche del mondo antico, primo imperatore di Roma e fondatore del principato. Fu capace di lasciare eredità ancora oggi percepibili.

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Breve biografia di Ottaviano Augusto, il primo imperatore romano, fondatore del principato
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Ottaviano Augusto, considerato il primo imperatore romano, nacque a Roma con il nome di Caio Ottavio nel 63 a.C. Era nipote di Giulio Cesare perché sua madre, Attia, era figlia di Giulia, una sorella del condottiero. Alcuni anni dopo la nascita, Cesare scelse il giovane Ottavio come suo figlio adottivo. Il giovane divenne perciò anche suo erede politico  e si scontrò Marco Antonio, altro esponente della fazione cesariana, per il controllo sullo Stato romano.

Dopo aver sconfitto Antonio nell’anno 31, Ottaviano divenne il signore di Roma. Il senato gli conferì poteri straordinari e gli assegnò il titolo di Augustus, mettendo di fatto fine alla repubblica e dando inizio alla fase del principato. Ottaviano, ormai noto come Augusto, divenne il primo princeps (tradotto in genere come “imperatore”) di Roma antica. Governò per circa quarant’anni, promuovendo riforme importanti in numerosi campi della vita politica e sociale. Morì nel 14 d.C. a Nola.

Chi era Ottaviano Augusto: riassunto della sua vita in gioventù

L’uomo che sarebbe diventato noto come Augusto nacque a Roma, sul colle Palatino, nel 63 a.C. con il nome di Caio Ottavio. Apparteneva a una famiglia potente e ricca. Sua nonna materna era Giulia, sorella di Giulio Cesare.

Busto di Ottavio da giovane (Credits Wolfgang Sauber)
Busto di Ottavio da giovane (Credits: Wolfgang Sauber)

Al momento della nascita di Ottavio, Roma stava attraversando un periodo di turbolenze e guerre civili, dovute al fatto che era retta da istituzioni repubblicane fondate quando era un piccolo centro e non idonee per amministrare un vasto impero come quello conquistato nel I secolo a.C. Uno dei protagonisti delle guerre civili era Cesare, che però trovò il tempo di occuparsi anche della formazione culturale e politica di Ottavio, mandandolo a studiare in una città dell’Epiro, Apollonia (oggi in territorio albanese), insieme a due amici, Caio Cilnio Mecenate e Marco Vipsanio Agrippa, che gli resteranno vicini per tutta la vita.

Nell’anno 44, mentre si trovava ad Apollonia, Ottavio ricevette la notizia che Cesare era stato ucciso in una congiura e che, prima di morire, lo aveva adottato e nominato suo erede.

L’ascesa al potere di Augusto e il secondo triumvirato

Ottavio rientrò subito a Roma e cambiò il nome in Caio Giulio Cesare, al quale fu aggiunto per consuetudine il secondo nomen Ottaviano (che però lui non usava, facendosi chiamare semplicemente Cesare). Numerosi senatori si schierarono dalla sua parte, pensando che fosse più manovrabile di Marco Antonio, che era stato uno degli uomini più vicini a Cesare e intendeva raccoglierne l’eredità.

Dopo un primo scontro, Ottaviano e Antonio riuscirono a trovare un accordo e nel 43 a.C. fondarono il secondo triumvirato, un’alleanza che includeva anche un altro esponente politico, Marco Emilio Lepido, e aveva gli scopi di mettere fine al periodo delle guerre civili e di eliminare l’esercito fedele a Bruto e Cassio, i capi della congiura che aveva ucciso Cesare.

La guerra tra Ottaviano e Antonio

Per alcuni anni l’accordo sembrò funzionare. Nel 42 Ottaviano e Antonio sconfissero le forze di Bruto e Cassio nella battaglia di Filippi e nel 40 i tre triumviri trovarono un accordo per “spartirsi” il controllo dei territori romani: Ottaviano avrebbe governato la parte occidentale dell’impero, Antonio l’Oriente, Lepido l’Africa.

Il triumvirato, però, non era destinato a durare a lungo. Già nel 37 Lepido entrò in contrasto con Augusto e fu di fatto esautorato dall’incarico. I rapporti tra Ottaviano e Antonio si fecero progressivamente più tesi e nel 31 si trasformarono in guerra aperta. Il casus belli fu la decisione di Antonio di lasciare, dopo la morte, il controllo dei territori orientali dell’impero alla regina d’Egitto, Cleopatra. Ottaviano, sceso in guerra contro il rivale, gli inflisse una sconfitta decisiva nella battaglia navale di Azio del 31 a.C., al termine della quale Antonio si tolse la vita.

La battaglia di Azio (credits Neq00)
La battaglia di Azio (credits: Neq00)

Il primo imperatore romano

Ottaviano era diventato l’unico padrone di Roma e nell’anno 27 “restituì” al senato i poteri straordinari dei quali era stato investito, “ripristinando” formalmente la Repubblica. In realtà, la mossa era una finzione, perché Ottaviano assunse nuovi poteri straordinari che, di fatto, trasformarono la repubblica in un principato: ottenne la tribunicia potestas, cioè il potere di veto sulle decisioni del senato, l’imperium (comando militare) su una parte delle province, e il titolo di Augustus, che significava che era degno di venerazione. Ottaviano divenne così princeps, cioè il primo tra gli uomini, e, pur non avendo abolito le magistrature repubblicane, esercitava il potere effettivo. Per tale ragione, è considerato il primo imperatore romano.

Gli anni del potere: la pace e le riforme

Con la nascita del principato le guerre civili terminarono e si affermò la pax augusta. Le legioni di Roma combatterono solo ai confini dell’impero per pacificare le ultime ribellioni in regioni già conquistate e per conquistare nuovi territori.

Le conquiste di Augusto (in verde). In rosa i regni clienti di Roma, in giallo il territorio già appartenente all'impero
Le conquiste di Augusto (in verde). In rosa i regni clienti di Roma, in giallo il territorio già appartenente all’impero

Augusto promosse riforme importanti in vari campi della vita sociale e politica. Anzitutto, divise le province in “senatorie”, cioè controllate dal senato, e “imperiali”, sottoposte al suo controllo diretto. Inoltre, riformò l’amministrazione dello Stato, istituendo nuove cariche e nominando funzionari che rispondevano direttamente a lui.

Promosse anche una vasta attività edilizia nella capitale: fece costruire il foro che porta il suo nome e altri importanti edifici, tra i quali il primo Pantheon. Attraverso Mecenate, finanziò l’attività di molti scrittori e letterati, dai quali sono emersi alcuni dei più noti autori della letteratura latina, come Virgilio e Orazio.

Il circolo di Mecenate, dipinto di S. Bakalovich
Il circolo di Mecenate, dipinto di S. Bakalovich

La morte di Augusto

Augusto era consapevole che il passaggio dalla repubblica al principato era irreversibile e doveva perciò preoccuparsi della successione. Non aveva eredi diretti (la sua unica figlia, essendo una donna, non poteva succedergli) e perciò nell’anno 4 d.C. adottò Tiberio Caio Cesare, figlio di un precedente matrimonio di sua moglie Livia Drusilla.

Augusto morì nell’anno 14 nei pressi di Nola e Tiberio gli successe nel ruolo di princeps, dando avvio alla dinastia giulio-claudia.

Alcune curiosità su Augusto

Il nome del mese di agosto, chiamato in precedenza sextilis, deriva dal titolo assegnato augustus al princeps: il senato decise di “intitolarlo” a lui perché era il mese nel quale era divenuto per la prima volta console e nel quale aveva il rivale Antonio.

Augusto fu autore di un’opera storica, Res Gestae Divi Augusti, nella quale narrò le imprese che aveva realizzato.

Fonti
Pat Southern, Augustus, Routledge, 2001
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