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20 Novembre 2024
6:00

Chi erano i Sumeri in sintesi? Breve storia di una delle prime e più importanti civiltà umane

I Sumeri, fioriti in Mesopotamia nel VI-III millennio a.C., hanno dato un enorme contributo allo sviluppo della civiltà, inventando o facendo progredire l’agricoltura, la scrittura, la matematica e tante altre conoscenze. Vediamo la loro storia in sintesi e la loro importanza storica.

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Chi erano i Sumeri in sintesi? Breve storia di una delle prime e più importanti civiltà umane
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I Sumeri erano una popolazione sedentaria del mondo antico, vissuta in Mesopotamia (attuale Iraq) nei millenni IV-III a.C. e basata sull'agricoltura. Erano organizzati in città-stato e introdussero le prime amministrazioni statali “moderne”. Quella dei Sumeri è stata una delle prime civiltà urbane ed era fiorente, tanto da aver inventato o perfezionato invenzioni di enorme portata come la scrittura, la ruota e l'irrigazione, ma nella seconda metà del terzo millennio subì invasioni da diverse popolazioni, tra le quali gli Accadi e i Gutei, e perse l'indipendenza. Intorno al 2190 a.C. i Sumeri furono in grado di liberarsi dalla dominazione "straniera", dando avvio a una vera e propria rinascita. La civiltà dei Sumeri terminò definitivamente alla fine del III millennio a.C., quando la Mesopotamia fu invasa dal popolo degli Amorrei. Grazie ai progressi del sapere e della tecnologia, i Sumeri lasciarono alle culture successive un'eredità di fondamentale importanza.

Storia e origine dei Sumeri

Le origini del popolo dei Sumeri non sono note con certezza. Probabilmente la popolazione era originaria dei Monti Zagros, situati nell’attuale Iran, e migrò intorno al V-IV millennio a.C. nella Mesopotamia, cioè il territorio compreso i fiumi Tigri ed Eufrate. Mesopotamia significa proprio “in mezzo ai fiumi”. Oggi il territorio mesopotamico si trova in Iraq, sebbene il corso dei due fiumi sia diverso rispetto al passato.

Mesopotamia (credits Goran tek-en)
La Mesopotamia (credits Goran tek–en)

Il nome “Sumeri” è stato introdotto nel 1869 dall'archeologo Julius Oppert, che lo scelse basandosi sul titolo portato dai sovrani del periodo accadico, “Re di Sumer e Akkad”. Sumer era la parte bassa della Mesopotamia e Akkad quella settentrionale. Il significato etimologico della parola Sumer non è noto. I sumeri identificavano se stessi come “gente dalla testa nera”.

Il primo periodo della storia sumera e lo sviluppo delle città-stato

Il primo periodo della storia sumera, che inizia nel V millennio a.C. e va all’incirca dal 4500 al 3500 a.C., è conosciuto come periodo della cultura Ubaid. La società era basata sull’agricoltura, che era stata “inventata” da poco tempo ed era diffusa solo in pochi territori. L’agricoltura prese gradualmente il sopravvento sull'economia di caccia e raccolta e comportò un cambiamento radicale nell’evoluzione dell'uomo, perché provocò il passaggio dal nomadismo alle società stanziali. Grazie a questo cambiamento nacquero anche i primi centri urbani.

Nel IV millennio a.C. per i Sumeri ebbe inizio il periodo di Uruk (dal nome della città più importante), nel quale l’urbanizzazione si sviluppò in misura maggiore, e intorno al 2900 prese avvio il periodo dinastico, durante il quale la civiltà sumera raggiunse il massimo splendore. La popolazione era organizzata in città-stato, ciascuna della quali controllava il centro urbano e il territorio circostante. Le città principali erano Uruk, Larsa, Kish, Eridu e altre.

Principali città sumere (credits Crates)
Principali città sumere (credits Crates)

In genere nelle città erano presenti due edifici importanti, che rappresentavano anche i due poteri esistenti: il tempio, costruito in forma di ziggurat (piramide a gradoni), e il palazzo, nel quale risiedeva il sovrano. Ogni città aveva la sua dinastia e l’amministrazione della cosa pubblica divenne molto più complessa rispetto al passato. Si può dire, pertanto, che i Sumeri introdussero una delle prime forme di Stato.

La popolazione era divisa in classi sociali: la più elevata comprendeva i sacerdoti e i funzionari, che detenevano il potere; al di sotto si trovava la classe dei mercanti e degli artigiani; più in basso si collocavano i contadini e i pastori, che costituivano il grosso della popolazione e non avevano peso politico; in fondo alla piramide si trovavano gli schiavi.

La conquista accadica, la rinascita e la scomparsa della civiltà sumera

Le città sumere erano spesso in guerra tra loro e lo stato di tensione favorì la conquista da parte degli Accadi, che nel 2335 a.C., con la guida del re Sargon, conquistarono l'intero territorio sumero, creando un regno unitario.

Testa in bronzo di un dignitario accadico (forse Sargon)
Testa in bronzo di un dignitario accadico (forse Sargon)

Il regno, però, si indebolì rapidamente e nel 2190 subì l’invasione dei Gutei, un popolo seminomade e meno civilizzato, che dominò il territorio per alcuni decenni. Intorno al 2120 a.C. le principali città sumere riguadagnarono l’indipendenza e diedero inizio all’età neosumera (o rinascita sumera), nella quale emerse la città di Ur. Alla fine del III millennio, la Mesopotamia fu invasa da altre popolazioni, tra le quali quella semitica degli Amorrei, e la civiltà sumera terminò definitivamente.

Sumeri: religione, lingua e istruzione

I Sumeri professavano il politeismo, ma i culti e gli dei cambiavano a seconda dei luoghi e dei periodi. Tra le divinità venerate in tutte le città figuravano An, il dio del cielo; Enlil, dio del vento e dell’atmosfera; Enki, dio dell’acqua, della conoscenza e della creazione. Molte divinità emersero in singole città e divennero poi oggetto di culto in tutto il territorio sumero.

Raffigurazione di Enki
Raffigurazione di Enki

I Sumeri parlavano una lingua isolata, che, per quanto è emerso dagli studi, non aveva collegamenti con alcuna altra lingua conosciuta. Nelle città-stato sumere nacquero le prime scuole della storia, cioè istituzioni nelle quali i bambini delle famiglie più importanti imparano a leggere, a scrivere e a far di conto per poter diventare funzionari e lavorare nell’amministrazione dello Stato.

Scoperte e invenzioni dei Sumeri

I Sumeri fecero compiere progressi di enorme portata alla conoscenza e alla tecnologia. Tra le loro invenzioni figurano:

Matematica e astronomia

I Sumeri gettarono le basi dell’aritmetica e della geometria. Scoprirono numerosi teoremi e crearono un sistema numerico a base sessagesimale, compiendo progressi anche nella misurazione del tempo. Furono inoltre eccellenti astronomi, individuando numerose costellazioni e i cinque pianeti visibili a occhio nudo.

Scrittura cuneiforme

Ai Sumeri si deve un’invenzione di fondamentale importanza: la scrittura, introdotta verso la fine del IV millennio a.C. Per scrivere, incidevano segni a forma di cuneo su tavolette d’argilla. La scrittura sumera è perciò nota come cuneiforme e, insieme a quella egizia, la prima forma di scrittura che conosciamo.

Frammento di iscrizione cuneiforme
Frammento di iscrizione cuneiforme

Progressi agricoli

Nel periodo sumero l’agricoltura compì enormi progressi e si affermò in tutta la Mesopotamia. Fu introdotto l’aratro e iniziarono a essere coltivate nuove piante. Grazie ai progressi, migliorò l’alimentazione. Ai sumeri, per altro, si deve l’invenzione della birra, derivata dalla fermentazione dei cereali.

Ruota

Forse i sumeri inventarono anche la ruota, nata prima come tornio del vasaio e poi applicata ai mezzi di trasporto. Non è certo, però, che l’invenzione sia dovuta a loro.

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