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3 Marzo 2025
6:00

Come funzionano i semafori in Giappone e perché alcuni hanno le luci blu

In Giappone si attraversa la strada con il semaforo... blu. Nel Paese del Sol Levante molti semafori utilizzano un verde molto tendente al blu: si tratta di una scelta legata alla lingua antica del Paese, che non faceva distinzione tra questi due colori.

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Come funzionano i semafori in Giappone e perché alcuni hanno le luci blu
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In Giappone, e in alcuni Paesi del mondo, potrebbe capitarvi di attraversare la strada… con il semaforo blu! Questa scelta apparentemente "bizzarra" è legata alla percezione dei colori: in passato infatti in quelle culture non esisteva il verde, ora chiamato midori, ma questo era considerato solamente come una sfumatura di blu, in giapponese ao. Per questo motivo in Giappone non è così difficile vedere semafori di un colore diverso dal classico rosso, giallo e verde.

L’origine del semaforo blu in Giappone

Per capire l'origine del semaforo blu dobbiamo vedere brevemente quali vocaboli si utilizzavano in passato per indicare i colori nel giapponese antico. All'epoca infatti esistevano solamente:

  • Shiro (白) –  bianco
  • Kuro (黒) – nero
  • Aka (赤) – rosso
  • Kiiro (黄) – giallo
  • Ao (青) – blu

Più nello specifico, con il termine ao in realtà si considerava anche ciò che oggi chiamiamo verde. In seguito la lingua giapponese si è evoluta e dunque oggi ao indica solamente il blu, mentre il verde si chiama midori. L'esigenza di separare nettamente questi due colori arrivò durante la Seconda Guerra Mondiale, quando la necessità di dipingere gli aerei militari impose un maggior rigore nel linguaggio per evitare fraintendimenti. Tuttavia quest'ambiguità tra i due colori permane tutt'oggi, tanto da aver spinto il Governo a scegliere proprio il blu come segnale di via libera sui semafori, a differenza del verde utilizzato nella maggior parte degli altri Paesi.

È legale usare un semaforo blu?

Nel 1968 molti Paesi sottoscrissero la Convenzione di Vienna sulla Segnaletica Stradale, un trattato internazionale il cui obiettivo era quello di standardizzare i segnali stradali. Tuttavia alcuni Stati decisero di tirarsi fuori, come ad esempio Stati Uniti e Giappone. Da un punto di vista legale, dunque, il Paese del Sol Levante non avrebbe avuto alcun obbligo di utilizzare luci semaforiche verdi.

Le cose cambiarono però nel 1973, quando il Paese decise di adottare il verde come colore per il segnale di attraversamento: tra tutte le possibili tonalità di verde permesse dalla Convenzione, decisero di scegliere quella più tendente al blu. Così facendo riuscirono a rendere più comprensibile quel segnale, pur non snaturandolo. Allo stesso tempo dobbiamo tenere presente che l'introduzione di semafori led ha progressivamente appiattito la differenza tra blu e verde, permettendo a buona parte della popolazione di adeguarsi gradualmente al cambio cromatico.

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Semaforo giapponese a Led con luce tendente al verde "tradizionale".
Sono un geologo appassionato di scrittura e, in particolare, mi piace raccontare il funzionamento delle cose e tutte quelle storie assurde (ma vere) che accadono nel mondo ogni giorno. Credo che uno degli elementi chiave per creare un buon contenuto sia mescolare scienza e cultura “pop”: proprio per questo motivo amo guardare film, andare ai concerti e collezionare dischi in vinile.
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