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11 Gennaio 2025
15:00

Chi ha disegnato i simboli dei nostri cartelli stradali? Un unico grande artista

Ciascuno dei cartelli che vediamo tutti i giorni in strada, dal pericolo di incendio all'attraversamento pedonale, è stato immaginato e realizzato da un unico artista: Michele Arcangelo Iocca, anche noto come Jocca, che li creò per lo Stato italiano negli anni Cinquanta.

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Chi ha disegnato i simboli dei nostri cartelli stradali? Un unico grande artista
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La mucca nera dentro il triangolo, il pedone che attraversa la strada su fondo blu, la macchina che sbanda sulla strada bagnata: questi sono tutti disegni a cui chi guida è molto abituato, perché sono raffigurati su cartelli che vediamo spesso per le strade italiane e che sappiamo riconoscere da lontano. È già meno scontato, però, pensare a quale sia la mano dietro queste celebri grafiche. Ciascuno di questi cartelli, così come tantissimi altri, è stato infatti immaginato e realizzato da un unico artista: Michele Arcangelo Iocca, anche noto come Jocca.

Questo fumettista e disegnatore abruzzese (morto nel 2023 a 97n anni) era stato incaricato di curare la grafica della segnaletica verticale verso la fine degli anni Cinquanta, in vista di un aggiornamento del Codice della strada.

Jocca si era da sempre cimentato con questo tipo di arte: aveva realizzato copertine per libri e riviste e illustrazioni per volumi per bambini (oltre ad alcune storie per il celebre programma Carosello). Con la chiusura di una delle riviste per cui lavorava, Jocca si dovette cercare un nuovo lavoro: diventò così impiegato al Genio Civile (l’ente statale che si occupava di opere pubbliche), dove fu incaricato di disegnare le grafiche per i nuovi cartelli stradali ispirandosi ai suggerimenti della Convenzione di Ginevra sulla circolazione stradale del 1949. Questa era pensata per allineare tutti i Paesi delle Nazioni Unite con simili segnali di divieto, obbligo e pericolo, anche se poi i dettagli erano lasciati ai vari membri.

Segnale stradale per l'attraversamento pedonale via Wikimedia Commons
Segnale stradale per l’attraversamento pedonale via Wikimedia Commons

Come lavorò Jocca? La priorità per l'artista era quella di creare dei disegni facilmente comprensibili e visibili anche da lontano, così che fossero chiari a pedoni e ciclisti, ma anche alle automobili in movimento. Poi, non si poteva dare per scontato che chi li guardava sapesse leggere, perciò non ci si poteva affidare alle parole. Il risultato sono dei disegni belli, chiari e straordinariamente evocativi, che ormai conosciamo tutti benissimo: per questo lo storico del fumetto Gianni Bono definì Jocca “il disegnatore di fumetti più visto dagli italiani”.

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