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21 Dicembre 2025
13:00

Come si calcolano i tempi di percorrenza nei sentieri di montagna: il modello CAI

Il CAI usa un modello svizzero che incrocia distanza e dislivello. Si tratta di una media che garantisce a tutti di fare escursioni in sicurezza.

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Come si calcolano i tempi di percorrenza nei sentieri di montagna: il modello CAI
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Se siete appassionati di trekking o se siete stati trascinati "a forza" dai vostri amici in montagna, vi sarete sicuramente chiesti almeno una volta: ma come vengono calcolati i tempi medi dei sentieri? Spesso sembra che non ci azzecchino molto: per alcuni leggere quel numero è un ostacolo psicologico ancora prima di partire, per altri diventa una sfida personale da battere. Eppure, quei numeri non sono messi a caso. Il sito del CAI (Club Alpino Italiano) spiega che esiste un metodo preciso, basato su una formula matematica complessa ma rappresentabile in modo molto intuitivo tramite un grafico. Le medie di percorrenza così calcolate prendendo in considerazione distanza e dislivello non servono a stabilire nuovi record, ma a garantire la sicurezza delle persone: sovrastimare leggermente il tempo, infatti, permette anche a chi è meno allenato di pianificare il rientro in tempo (prima, ad esempio, che cali il sole) e di affrontare il percorso senza rischi, camminando al giusto ritmo e prendendo le giuste pause.

Il sistema di riferimento utilizzato è stato ideato dall'istituto svizzero Schweizer Wanderwege e viene rappresentato come un grafico cartesiano con la distanza percorsa sull'asse delle X (orizzontale) e il dislivello (positivo se si sale, negativo se si scende) sull'asse delle Y (verticale).

grafico tempi percorrenza
Grafico per il calcolo dei tempi di percorrenza di un sentiero in montagna. Credit: CAI

Per ottenere un calcolo preciso, il tracciato del sentiero rilevato col GPS non viene analizzato in blocco, ma viene suddiviso in tante piccole parti. All'interno di questo grafico, ci sono delle linee curve rosse: ognuna di esse rappresenta un minuto. Per calcolare quanto ci vuole a percorrere un tratto, si guarda il punto di intersezione tra la distanza (linea verticale nera) e il dislivello (linea orizzontale nera). Il punto esatto in cui queste si incrociano cadrà su una specifica linea rossa del tempo. Sommando i risultati di tutti i piccoli segmenti, si ottiene il tempo totale dell'escursione.

Per capire meglio le differenze, prendiamo un tratto di sentiero lungo 1000 metri e vediamo come cambia il tempo in base alla pendenza :

  • In piano: se percorriamo quei 1000 metri senza dislivello, ci impiegheremo circa 14-15 minuti.
  • In salita: se gli stessi 1000 metri hanno un dislivello positivo di 100 m, il tempo si dilata, arrivando a circa 20 minuti; se il dislivello positivo è di 300 m ce ne impiegheremo 49.
  • In discesa: il tempo si riduce rispetto alla salita quando il dislivello è poco (– 100 m in 14 minuti). Quando il dislivello è molto invece la discesa richiede cautela e il tempo non diminuisce come si potrebbe pensare (– 300 m vengono infatti percorsi in media in 27-28 minuti).
grafico percorrenza sentieri con esempi
I cerchi gialli evidenziano i tempi di percorrenza per i 1000 metri: in piano, con 100 e 300 metri di dislivello in salita e 100/300 metri di dislivello in discesa. Credit: CAI

Questo modello è pensato per calcolare le tempistiche fino una pendenza massima del 40% (per ogni 100 metri percorsi in orizzontale, si sale (o si scende) di 40 metri in verticale (o viceversa). Oltre questa soglia non si parla più di semplice escursionismo, ma si entra nel territorio dell'alpinismo.

Spesso i tempi indicati sui cartelli CAI vengono percepiti come sovrastimati da chi è più allenato. Questo perché si tratta di una media generale, che tiene conto non solo degli escursionisti esperti, ma anche di famiglie o di persone più e meno giovani. L'obiettivo di queste stime non è stabilire una performance, ma garantire la sicurezza. Calcolare tempi leggermente più lunghi, infatti, permetterà a tutti, anche ai meno allenati, di pianificare il rientro ed evitare rischi inutili – come camminare al buio o affrontare bruschi cali di temperatura per cui si potrebbe non essere attrezzati.

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