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5 Giugno 2025
12:40

Come vengono identificati gli utenti che guardano Streaming Community e altre piattaforme pirata

È di questi giorni la notizia della stretta dell'AGCOM sugli utenti della piattaforma di streaming illegale Streaming Community. Ma come vengono individuati gli utenti? Sebbene un indirizzo IP da solo non permetta di risalire direttamente all'identità, i provider possono essere obbligati legalmente a collegarlo a un nome preciso e, in caso di indagini, a fornire le informazioni correlate alle autorità.

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Come vengono identificati gli utenti che guardano Streaming Community e altre piattaforme pirata
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Nei giorni scorsi ha destato un certo scalpore la notizia secondo cui gli utenti recidivi che consumano contenuti sulla piattaforma pirata Streaming Community (in cui si possono reperire illegalmente film, serie TV e documentari da guardare in streaming) possono ricevere una multa di 5000 euro. Alcuni, spinti dalla curiosità (e forse dal timore delle pesanti sanzioni), si sono giustamente chiesti se sia davvero possibile incastrare chi visita piattaforme di streaming illegale con l'indirizzo IP (un numero univoco assegnato a ogni dispositivo connesso alla rete Internet) e in che modo questo avviene. Ebbene sì, la cosa è tecnicamente fattibile. Ogni dispositivo connesso a Internet utilizza un indirizzo IP — una sequenza numerica univoca — che può essere paragonata a una sorta di “indirizzo postale digitale”.

Questo dato, assegnato dal provider Internet, serve a identificare il punto di accesso alla rete. Quando accedete a un sito Web, anche a vostra insaputa, il vostro indirizzo IP viene registrato. Se il sito in questione ospita contenuti illegali o se finisce sotto indagine, i dati che ha raccolto sul vostro conto – incluso il vostro IP – potrebbero essere utilizzati per ricostruire la lista degli utenti che ne hanno usufruito e, interpellando i provider, le autorità possono effettivamente riuscire a risalire all'identità degli utenti a cui sono stati assegnati gli indirizzi IP. Sebbene un indirizzo IP da solo non permetta di risalire direttamente alla vostra identità, i fornitori di servizi Internet possono essere obbligati legalmente a collegarlo a un nome preciso. Questo significa che visitare certi portali può comportare rischi, anche solo in termini di visibilità agli occhi delle autorità.

Cos'è un indirizzo IP e come può essere usato dalle autorità

Ogni volta che vi collegate a Internet, il vostro dispositivo riceve un indirizzo IP (Internet Protocol), ovvero un codice numerico come 192.158.1.38, assegnato dal vostro ISP (Internet Service Provider). Questo indirizzo, generato secondo regole internazionali stabilite dalla ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), permette al traffico dati di raggiungere il vostro dispositivo e viceversa. Proprio come una lettera ha bisogno di un indirizzo postale per arrivare a destinazione, anche le informazioni in rete devono sapere dove andare. Gli indirizzi IP servono proprio a questo.

Spesso questi indirizzi sono dinamici, cioè cambiano nel tempo o quando vi spostate da una rete all'altra. Tanto per farvi un esempio, se vi collegate da un bar, il vostro IP sarà diverso da quello che usate a casa. È però possibile impostare manualmente un IP statico, utile in contesti tecnici come il port forwarding, che consente di indirizzare dati specifici direttamente verso una specifica porta di comunicazione.

Visitando un sito, il server che ne ospita i contenuti deve sapere il vostro indirizzo IP per inviarvi i contenuti. Di conseguenza, chi gestisce la piattaforma può conservarlo. Se poi quel sito viene messo sotto inchiesta per violazioni del copyright (come nel caso della piattaforma pirata Streaming Community), anche i dati degli utenti visitatori potrebbero finire sotto la lente delle autorità.

Ma il tracciamento dell'indirizzo IP non si limita solo alla navigazione su siti pirata. Esistono molti altri scenari in cui può essere raccolto: cliccando su un link, compilando un modulo online, partecipando a un forum, oppure interagendo con annunci pubblicitari. Alcuni annunci, infatti, possono essere progettati appositamente per raccogliere dati personali, incluso l'IP.

Come già anticipato nell'introduzione, comunque, un indirizzo IP, da solo, non è sufficiente per identificare una persona fisica. Per intenderci, l'indirizzo IP non rivela direttamente nome, cognome o altri dati sensibili di una persona. Solo il fornitore di servizi Internet può sapere chi ha utilizzato un determinato IP in un dato momento, e solo un'autorità competente può chiedere legalmente queste informazioni (ad esempio in sede di indagini anti-pirateria).

Quando l'indirizzo IP è preda dei criminali informatici

In certi casi, l’indirizzo IP può diventare bersaglio di cybercriminali. Tramite tecniche di ingegneria sociale — l'arte di manipolare le persone per ottenere informazioni — o attraverso il monitoraggio delle attività online (online stalking), un malintenzionato può ottenere il vostro IP e usarlo per risalire in modo approssimativo alla vostra posizione geografica o per compiere azioni illecite. Per evitare che questo accada, potete ricorrere a una rete VPN, evitare reti Wi-Fi pubbliche non protette e fare attenzione ai siti che visitate.

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