0 risultati
video suggerito
video suggerito
14 Febbraio 2024
16:30

Cosa ha scoperto l’intelligenza artificiale leggendo i papiri di Ercolano

L'intelligenza artificiale ha cominciato a decifrare i papiri di Ercolano nell'ambito della Vesuvius Challenge, progetto dell'Università del Kentucky. L'IA ha decifrato 2000 caratteri e 11 colonne di testo: ecco cosa ha scoperto.

A cura di Andrea Basso
2.021 condivisioni
Cosa ha scoperto l’intelligenza artificiale leggendo i papiri di Ercolano
Papiri Ercolano AI
Credits: Vesuvius Challenge, via Getty.

L'intelligenza artificiale ha cominciato a “leggere” uno tra le centinaia di papiri di Ercolano rimasti carbonizzati durante l'eruzione del Vesuvio del 79 d.C., ritrovati in seguito nella Villa dei Papiri di Ercolano. Dai primi risultati, sembra che il testo analizzato contenesse un'opera di filosofia epicurea finora sconosciuta, in greco antico, incentrata sui piaceri della vita (musica e cibo). Nell'ambito del progetto Vesuvius Challenge dell'Università del Kentucky, gli studiosi Youssef Nader, Luke Farritor e Julian Schilliger sono riusciti finora a rilevare ben 2000 caratteri in 11 colonne di testo presenti all'interno di uno di questi papiri.

A ottobre 2023, grazie all'intelligenza artificiale Youssef Nader e Luke Farritor erano arrivati in maniera indipendente l’uno dall’altro a decifrare la parola “porpora. Il primo ad aggiudicarsi il premio da 40.000 dollari messo in palio dai responsabili del progetto Vesuvius Challenge era stato Farritor. Ora il gruppo si è allargato, grazie alla partecipazione di Julian Schilliger, e le aspettative portate avanti dal promettente inizio della fine del 2023 sono state ampiamente ripagate con l’anno nuovo.

I tre giovani ricercatori, grazie all’ausilio di tecnologie di ultima generazione come la tomografia a raggi X e l’intelligenza artificiale sono riusciti a leggere più di 11 colonne di testo – circa 2000 caratteri in lingua greca antica – da uno dei papiri custoditi all’interno dell’unica biblioteca dell’antichità giunta fino a noi, quella della Villa dei Papiri di Ercolano, sepolta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.

Per quanto molti rotoli siano stati letti già nel corso del ‘700 e dell’800, molti altri sono in condizioni di conservazione così precarie che srotolarli significherebbe distruggerli. Per questo motivo l’Università del Kentucky ha lanciato il progetto Vesuvius Challenge, che potrebbe permettere di leggere i testi senza neanche toccare i fragilissimi rotoli carbonizzati.

L’Intelligenza Artificiale è in grado di rilevare sui modelli dei rotoli (ottenuti tramite le tomografie a raggi X) le minime variazioni di spessore dei punti in cui è presente l’inchiostro, permettendoci così di risalire alla forma delle lettere e di intere parole.

Il testo che è stato decifrato fino ad adesso corrisponde ad appena il 5% del rotolo, ma ha già rivelato uno scritto sconosciuto, probabilmente del filosofo greco del I secolo a. C. Filodemo di Gadara, appartenente alla corrente dell’epicureismo. Si ritiene che la Villa dei Papiri sia appartenuta a Lucio Calpurnio Pisone, console nel 58 a.C. e suocero di Giulio Cesare, che era molto vicino al filosofo, tanto che è possibile che Filodemo stesso abbia risieduto nella villa per un periodo di tempo. E’ probabile che la biblioteca custodisse soprattutto testi di filosofia epicurea, in lingua greca antica. Effettivamente il testo decifrato da Nader, Farritori e Schilliger sembra confermare l’ipotesi: l’autore del testo discorre di temi particolarmente cari ai seguaci della corrente epicurea, come i piaceri della vita e il loro ruolo nella nostra esistenza. Si tratta di cibo (in particolare il sapore dei capperi), di musica e di piacere. Particolare interessante è che il passaggio di testo decifrato sembrerebbe essere la parte finale del rotolo, facendo sottintendere che come spesso accadeva nell’antichità si trattasse di un’opera scritta in più libri, tutti ancora da decifrare e scoprire.

Questo passo in avanti è di importanza decisiva nello studio della letteratura classica e della filosofia antica, e ci dimostra ancora una volta le enormi potenzialità dell’Intelligenza Artificiale anche nell’applicazione agli studi umanistici. I responsabili del progetto Vesuvius Challenge hanno appena annunciato un nuovo premio di 100.000 dollari per il primo gruppo di lavoro che entro la fine del 2024 sarà in grado di leggere almeno il 90% di un intero rotolo fra i quattro di cui sono stati resi disponibili i modelli delle tomografie a raggi X.

Sfondo autopromo
Cosa stai cercando?
api url views