Recentemente è stato utilizzato un tool basato su intelligenza artificiale per identificare nuove linee di Nazca nel deserto del sud del Perù. Queste linee sono dei "geoglifi" e sono state realizzate in passato scavando depressioni nel terreno. Il primo riferimento a queste figure risale al 1547 e furono documentate dal cronista spagnolo Pedro Cieza de León. In totale si stima siano oltre 13.000 le linee che formano oltre 800 disegni diversi (per la maggior parte rappresentanti animali come lucertole, condor o pappagalli).
Le quattro nuove figure rappresentano un uccello, un pesce, un individuo ed un paio di zampe, cioè motivi in linea con i soggetti naturali rappresentati solitamente tramite i geoglifi.
L'algoritmo di intelligenza artificiale utilizza il deep learning (algoritmi di reti neurali modellati per funzionare in maniera similare all'apparato cerebrale umano) per identificare e classificare automaticamente i soggetti raffigurati nel geoglifi, inoltre ne determina la posizione e le dimensioni.
Il modello di deep learning utilizzato è stato sviluppato dai ricercatori della Yamagata University in Giappone col fine di individuare automaticamente le linee di Nazca dalle immagini generate da scansioni satellitari. L'algoritmo analizza le scansioni e cerca elementi di forma similare all'interno del database che è stato utilizzato per il suo addestramento così da riuscire ad identificare il soggetto rappresentato dal geoglifo.