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Cosa accadrebbe se il Sole scomparisse: ipotizziamo per assurdo gli effetti per la vita sulla Terra

Se il Sole dovesse sparire da un momento all’altro, sulla Terra calerebbe una notte perpetua con temperature che scenderebbero a –70 °C. L’intera biosfera collasserebbe, e per sopravvivere dovremmo costruire dei bunker sotterranei alimentati a energia geotermica e nucleare.

17 Luglio 2025
18:30
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Cosa accadrebbe se il Sole scomparisse: ipotizziamo per assurdo gli effetti per la vita sulla Terra
sole scompare

Nella vita ci sono poche certezze. Piove nel giorno in cui le previsioni davano bel tempo, la persona che ti voleva tanto finisce con qualcun altro, la salute va e viene, ma su una cosa possiamo essere certi: domattina il Sole sorgerà. Sul Sole possiamo contare. Il Sole non scompare. Ok, ma cosa accadrebbe se scomparisse? In questo scenario puramente ipotetico, scenderebbe una notte gelida e perpetua con temperature di –70 °C ovunque nel mondo. L’intera biosfera collasserebbe, e per sopravvivere dovremmo costruire dei bunker sotterranei alimentati a energia geotermica e nucleare.

Se il Sole scomparisse non ce ne accorgeremmo subito

La relazione tra Terra e Sole è basata sulla gravità. È questa “forza” fondamentale a tenere il nostro pianeta legato alla sua stella in un'orbita stabile che da 4,5 miliardi di anni obbedisce fedelmente alle leggi di Keplero. Se il Sole sparisse di colpo, la prima cosa che mancherebbe alla Terra sarebbe proprio questa attrazione gravitazionale.

La cosa stupefacente è che ce ne accorgeremmo soltanto 8 minuti e 20 secondi dopo! La gravità non si propaga istantaneamente nello spazio, ma – in accordo con la teoria della relatività di Einstein – lo fa alla velocità della luce, che è di circa 300.000 km/s. La Terra dista dal Sole poco meno di 150 milioni di km, una distanza che alla velocità della luce si copre in 8 minuti e 20 secondi. Questo è il tempo che l’informazione gravitazionale “il Sole non c’è più” impiegherebbe per arrivare a noi.

Il Sistema Solare si “spegnerebbe” gradualmente

Senza la gravità del Sole, la Terra non avrebbe più nessun motivo di stare in orbita. Proprio come una palla legata a un filo che facciamo roteare, con la rottura del “filo” gravitazionale il nostro pianeta partirebbe – letteralmente – per la tangente e comincerebbe a viaggiare in linea retta mantenendo la velocità che aveva prima, cioè 108.000 km/h.

La Luna ci seguirebbe, perché continuerebbe a sentire la gravità terrestre. Non potremmo più vederla, però. La Luna ci appare brillare perché riflette la luce del Sole, quindi niente Sole significherebbe niente bagliore lunare. A essere precisi, dopo la scomparsa del Sole vedremmo ancora la Luna per 1,3 secondi, che è il tempo che impiega la luce per coprire la distanza Terra-Luna (mediamente 384.000 km). Dopo questo battito di ciglia, però, non potremmo contare nemmeno sul chiaro di luna.

Pian piano anche i pianeti del Sistema Solare, che riflettono la luce del Sole, sparirebbero dal firmamento, tanto più tardi quanto più sono lontani dal Sole. Saturno, per esempio, che è il più distante pianeta visibile a occhio nudo dalla Terra, ci abbandonerebbe dopo un paio d’ore. Le stelle, però, che emettono luce propria, non spariranno: anzi, potremmo riscoprire la Via Lattea, la striscia luminosa che l’inquinamento luminoso ci ha fatto dimenticare.

Una gelida notte perenne

Dal Sole dipende una pletora di fenomeni che accompagnano il nostro pianeta da sempre, tanto da darli per scontati. L’effetto più ovvio è che sulla Terra non ci sarebbe più l’alternanza tra il dì e la notte, ma un’oscurità perpetua su tutto il globo. Dal Sole dipende anche il ciclo delle stagioni: niente più primavera, estate, autunno e inverno. L’energia proveniente dalla nostra stella è poi il motore di tutti i fenomeni meteorologici: addio a piogge, venti, nuvole e quant'altro.

Ma l’effetto più devastante sarebbe il drastico calo delle temperature in ogni parte del mondo. L’energia solare ci tiene al caldo, non solo direttamente ma anche tramite l’effetto serra prodotto dalla nostra atmosfera. Senza Sole, la Terra comincerebbe a raffreddarsi disperdendo il suo calore interno nello spazio: nel giro di una settimana il globo arriverebbe a 0 °C; la colonnina di mercurio si fermerebbe a –70 °C entro un anno. In un paio d’anni tutti gli oceani ghiaccerebbero.

La vita finirebbe (ma non tutta)

Un mondo senza Sole avrebbe però un altro grande problema, questa volta di natura biologica. Tutta la biosfera dipende infatti dall’energia in arrivo dal Sole. Avete presente la fotosintesi? Quel processo per cui le piante si mantengono in vita producendo zuccheri sfruttando la luce solare. Ecco, senza luce solare la fotosintesi si interromperebbe all’istante: dovremmo dire addio a tutta la vegetazione terrestre entro qualche settimana.

Gli animali non se la passerebbero meglio. A patto di trovare una soluzione per le temperature antartiche, l’ossigeno in atmosfera gentilmente offertoci dalle piante basterebbe a farci respirare per millenni: il problema è che senza vegetazione collasserebbe l’intera catena alimentare. Cosa mangerebbero infatti gli erbivori? Una volta estinti loro, poi, cosa mangeranno i carnivori? I saprofagi – che si nutrono di altri organismi morti – avrebbero da mangiare per un po’, ma anche per loro prima o poi il cibo finirebbe.

Non tutta la vita terrestre sarebbe destinata però a scomparire. Esistono infatti organismi che non dipendono dalla luce solare, e non vi stupirà sapere che si trovano nei fondali oceanici. Le sorgenti idrotermali forniscono infatti energia direttamente dal sottosuolo e abbondanza di elementi chimici. Questi due fattori hanno permesso lo sviluppo di microorganismi che non hanno bisogno di fotosintesi ma vivono grazie alla chemiosintesi: trasformano cioè calore e sostanze chimiche in energia, le sorgenti idrotermali Endeavour, a 2200 metri di profondità al largo dell’Isola di Vancouver, nel Canada occidentale. Qui si trovano organismi che non hanno alcun bisogno della luce solare. Ecosistemi estremi come questo sarebbero gli unici a non essere verosimilmente toccati dalla scomparsa del Sole.

sorgenti idrotermali endeavour
Sorgenti idrotermali Endeavour. Credit: Nautilus Live

Come potremmo sopravvivere?

In mancanza dell’energia solare, la sopravvivenza dell’umanità sarebbe legata a quelle zone del mondo in cui è possibile attingere all’altra fonte di energia che abbiamo: quella proveniente dall’interno della Terra. Sarebbe una corsa alle località geotermiche, come quelle in Islanda, dove il calore terrestre potrebbe mitigare il gelo e offrire una fonte di energia. Piccole comunità umane potrebbero in linea di principio sopravvivere costruendo – molto in fretta, però – rifugi sotterranei autosufficienti, alimentati a energia geotermica ed energia nucleare. Per l’alimentazione si potrebbe ricorrere all'agricoltura idroponica. Prima o poi però avremmo il problema dell’ossigeno, visto che l’atmosfera è ghiacciata. Dovremmo scaldarla e liberare così il prezioso ossigeno contenuto al suo interno.

Questo scenario apocalittico è destinato a durare per sempre, a meno che – con un’incredibile fortuna – in un futuro lontanissimo il nostro pianeta dovesse entrare nell'orbita di un’altra stella alla giusta distanza da  quest’ultima per permettere alle temperature di tornare confortevoli e alla vita di rifiorire. Ma sarebbe una speranza molto utopistica: data la vastità del cosmo, le probabilità sarebbero infinitesime, e comunque le tempistiche incalcolabilmente lunghe.

Se dovesse succedere, però, nuove forme di vita intelligenti potrebbero infine camminare nuovamente sulla Terra senza sapere nulla di quanto è accaduto, se non ricostruendolo per via geologica. Chiamerebbero la Terra con un nome nuovo, inconsapevoli della sua storia e della stella che un tempo aveva permesso la nostra esistenza.

Fonti
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Filippo Bonaventura
Content editor coordinator
Ho una laurea in Astrofisica e un Master in Comunicazione della Scienza alla SISSA di Trieste. La prima mi è servita per imparare come funziona ciò che ci circonda, la seconda per saperlo raccontare. Che poi sono due cose delle tre che amo di più al mondo. Del resto, a cosa serve sapere qualcosa se non la condividi con qualcuno? La divulgazione per me è questo: guidare nel viaggio della curiosità e del mistero. Ah, la terza cosa è il pianoforte e la musica in ogni sua forma.
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