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8 Dicembre 2024
15:19

Da Matisse a Mondrian, le storie dei dipinti famosi appesi a testa in giù nei musei

È capitato più spesso di quanto non si pensi che dei quadri famosi siano stati appesi capovolti per errore, a volte per via del loro astrattismo, a volte per distrazione. In alcuni casi gli errori sono passati inosservati per decenni, in altri ce ne si è accorti quasi subito. Matisse, Mondrian, Gauguin, Klint e tanti altri gli artisti e le artiste coinvolti.

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Da Matisse a Mondrian, le storie dei dipinti famosi appesi a testa in giù nei musei
Quadri appesi al contrario

Potrà sembrare strano, ma è successo che alcuni dipinti anche di autori importantissimi (come Henri Matisse o Piet Mondrian) siano stati esposti  “a testa in giù”. Non capita di pensarci spesso, ma per le opere d'arte astratte, o quando l'immagine non rappresenta un soggetto facilmente riconoscibile (e non ha una firma), capire il corretto orientamento del dipinto può non essere banale nemmeno per gli esperti. Per questo è capitato molte volte, nella storia, che i quadri fossero appesi al contrario.

Piet Mondrian, New York City 1 (1941). Photo by Walter Klein, Düsseldorf, courtesy of © Mondrian/Holtzman Trust, c/o Beeldrecht, Amsterdam, Holland Kunstsammlung Nordrhein Westfalen, Düsseldorf
Piet Mondrian, New York City 1 (1941). Photo by Walter Klein, Düsseldorf, courtesy of © Mondrian/Holtzman Trust, c/o Beeldrecht, Amsterdam, Holland Kunstsammlung Nordrhein Westfalen, Düsseldorf

Aveva fatto molto scalpore, qualche anno fa, nel 2022, la notizia del quadro di Piet Mondrian, famoso artista olandese, appeso al rovescio: l'errore era stato ripetuto da più musei, nel corso di 75 anni. Il quadro del 1941 è un complesso reticolo intrecciato di nastri adesivi rossi, gialli, neri e blu intitolato New York City I: esposto per la prima volta al MoMA (Museum of Modern Art) di New York nel 1945, ma da quarant'anni si trova nella collezione d'arte del Nord Reno-Vestfalia a Düsseldorf. Qui il quadro era appeso in modo tale da avere le linee più spesse nella parte inferiore, suggerendo una versione molto semplificata di uno skyline. Ma quando la curatrice Susanne Meyer-Büser ha iniziato a fare ricerche per una nuova mostra si è resa conto che il quadro avrebbe dovuto essere al contrario: "L'ispessimento della griglia dovrebbe essere in alto, come un cielo scuro", ha detto Meyer-Büser al Guardian. "Una volta che l'ho fatto notare agli altri curatori, ci siamo resi conto che era ovvio. Sono sicura al 100% che l'immagine sia al contrario".

Un imbarazzante equivoco, ma non certo il primo del suo genere: sempre al MoMA di New York era stato esposto un quadro di Henri Matisse astratto e minimale di una barca a vela e del suo riflesso (ci sono solo pochi contorni e forme). Dopo più di un mese dalla sua esposizione, nel 1961, un agente di cambio di Wall Street si è convinto alla sua terza visita che l'opera doveva essere stata capovolta. Il catalogo della mostra ha confermato i suoi sospetti e la storia è arrivata al New York Times.

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Le Bateau, Henri Matisse

E poi ancora è successo con opere di Dalì, Pollock, Rothko. Qualcuno dirà"certo, se sono tutte opere astratte non è banale decidere il sopra e il sotto": e invece è capitato anche con un paesaggio. Si trattava di un villaggio bretone sotto la neve di Paul Gauguin. L'opera del 1903 (oggi al Musée d'Orsay a Parigi) era stata messa all'asta a Tahiti (dove l'artista era morto) con il titolo Cascate del Niagara. Che sia perché sull'isola caraibica non avevano mai visto la neve?

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Village breton sous la neige, Paul Gauguin

Quindi, si può dire che abbiamo imparato la lezione? Non proprio, perché solo l'anno scorso è stato fatto un altro errore dello stesso tipo: nel 2023 la Fondazione Hilma af Klint ha dovuto ammettere che una delle tele astratte dell'omonima artista svedese potrebbe essere stata appesa capovolta per decenni. Tra i visitatori, una persona ha notato qualcosa di strano nell'opera d'arte The Swan n. 14 esposta per alcuni mesi alla Tate Modern di Londra. Confrontando questo dipinto con altre opere della serie "Black Swan", sempre dell'artista, ha visto che il triangolo centrale era invertito, così come la combinazione di colori, cosa che peraltro cambiava l'intero significato dell'opera (dato che questi elementi sono stati utilizzati dall'artista per indicare delle specifiche "energie spirituali"): aveva ragione.

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Series SUW, No 14 Swan, Hilma Af Klint
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