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5 Giugno 2025
18:30

Dietro le quinte delle analisi del sangue: il percorso della provetta dal prelievo al referto

Siamo entrati in un laboratorio di analisi biomediche per capire il lavoro che c'è dietro le analisi del sangue: abbiamo seguito il percorso della provetta, dal prelievo, passando per la macchina contaglobuli fino alla trasformazione in referto.

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Dietro le quinte delle analisi del sangue: il percorso della provetta dal prelievo al referto
analisi del sangue

Dal momento del prelievo, alla ricezione del referto, cosa succede al nostro sangue? Quale percorso fa la provetta? Queste domande ci hanno spinto a realizzare un video in cui entriamo in un laboratorio di analisi biomediche per capire come viene trattato il sangue, come funzionano le strumentazioni e come si riesce ad ottenere un emocromo completo, ovvero il test che analizza le cellule del nostro sangue.

Il momento del prelievo

In ambulatorio l’infermiere aspira circa 4 ml di sangue in una provetta contenente EDTA, un anticoagulante che mantiene fluido il campione ed evita quindi che si formi il coagulo. Sull'etichetta poi viene stampato anche un codice a barre che certifica chi siete, che esame avete richiesto e a che ora è avvenuto il prelievo: queste informazioni guideranno ogni fase successiva.

sangue

Dal centro prelievi al laboratorio

La provetta viene alloggiata in un rack (un porta provette), inserita in una borsa termica e caricata su un furgone refrigerato che mantiene temperatura e tempi di trasporto sotto stretto controllo. Dopodiché viene spedita direttamente al centro analisi.

Al suo arrivo, un sistema di smistamento legge il codice a barre e invia il campione alla macchina contaglobuli. All’interno, il sangue scorre in un canale microscopico: laser, impedenza elettrica e coloranti fluorescenti contano le cellule una per una e ne rilevano dimensioni e contenuto. Se l’algoritmo individua risultati anomali, scatta il controllo di qualità: il biologo prepara un vetrino, osserva le cellule al microscopio e valida – o corregge – i dati generati dalla macchina.

Dal referto al medico (non a ChatGPT!)

Dopo la verifica, i risultati vengono firmati digitalmente e caricati sul portale del paziente. Qui termina il viaggio della provetta, ma inizia quello dell’interpretazione clinica: valori fuori norma non vanno letti in solitaria né affidati a un chatbot. Solo il medico curante può contestualizzare l’emocromo nella storia clinica, prescrivere eventuali esami di approfondimento e trasformare quei numeri in vere indicazioni per la salute.

Sono un appassionato del mondo microscopico, a partire dalle molecole fino agli artropodi. La laurea magistrale in chimica mi ha permesso di avere gli strumenti necessari per comprendere il funzionamento del mondo, ma soprattutto ha saziato la mia fame di risposte. Curioso, creativo e con idee folli: date una videocamera, un drone o una chitarra al DeNa e lo renderete felice.
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